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Regionali 2023: le preferenze della Battisti e i voti di Pompeo, nel Pd battaglia finale

Licandro Licantropo
Dopo l’elezione di Mauro Buschini al vertice dell’Ente di gestione dell’ambito territoriale ottimale dei rifiuti e quella di Luca Di Stefano alla presidenza della Provincia, Francesco De Angelis vuole calare il tris
Dicembre 21, 2022
Francesco De Angelis, Luca Di Stefano e Sara Battisti dopo la proclamazione del già sindaco di Sora a Presidente della Provincia

Corsa contro il tempo per presentare le candidature per le Regionali 2023. Il termine scade il 12 gennaio, in pratica “domani mattina” considerando che di mezzo ci sono le feste di Natale. I partiti non hanno avuto nemmeno il tempo di riprendere fiato dopo le provinciali di domenica, che hanno dato indicazioni importanti.

REGIONALI 2023: DUELLO FINALE NEL PD

Dopo l’elezione di Mauro Buschini al vertice dell’Ente di gestione dell’ambito territoriale ottimale dei rifiuti e quella di Luca Di Stefano alla presidenza della Provincia, Francesco De Angelis vuole calare il tris. Attraverso la conferma di Sara Battisti in consiglio regionale. A contenderle il seggio alla Pisana sarà Antonio Pompeo, che dovrà metabolizzare molto in fretta la delusione di domenica scorsa.

Pompeo ha capito che nel partito De Angelis rimane prevalente. Non solo: si è reso conto che tanti che gli avevano assicurato il voto ponderato per Luigi Germani, poi nella cabina elettorale hanno scelto Di Stefano. Pompeo ha un’unica carta da giocare: rivolgersi anche al di fuori dei Democrat e perfino del centrosinistra. Deve puntare ai voti, perché nel campo delle preferenze non c’è partita. De Angelis è più forte e questo vuol dire che Sara Battisti andrà su quell’onda lunga. Con il sostegno di Luca Di Stefano, di Barbara Di Rollo, di Mauro Buschini e dell’intero apparato di Pensare Democratico.

Le preferenze si ottengono puntando soprattutto sui fedelissimi, i voti possono essere intercettati ampliando il panorama. Nel 2018 il Pd elesse due consiglieri regionali (Buschini e Battisti) in virtù del successo bis di Nicola Zingaretti. Stavolta non è affatto scontato che Alessio D’Amato possa vincere. In lista potrebbe esserci anche il sindaco di Paliano ed ex segretario del partito Domenico Alfieri. Una spina nel fianco per Pompeo, anche se non dovesse presentarsi in tandem con la Battisti.

IL CENTRODESTRA

La candidatura alla presidenza della Regione di Francesco Rocca ha galvanizzato Fratelli d’Italia per la formazione della lista provinciale. Massimo Ruspandini, deputato e leader del partito in Ciociaria, è in costante collegamento con i livelli regionali per allestire la squadra migliore. I problemi sono di… abbondanza. Ci sarà sicuramente il consigliere provinciale Daniele Maura. Poi bisognerà scegliere tra Antonello Iannarilli, Fabio Tagliaferri, Riccardo Roscia, Gabriele Picano.

Alle Regionali 2023 su sei postazioni, tre dovranno essere in quota rosa: Alessia Savo, Nadia Belli, Sara Petrucci, Federica Aceto, Ginevra Bianchini. Le opportunità non mancano, ma bisognerà capire quali potranno essere eventuali “ticket”. Nella Lega la lista sarà costruita su Pasquale Ciacciarelli, lungo l’asse ormai consolidato tra il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani e Mario Abbruzzese, da sempre mentore di Ciacciarelli. Ci sarà poi Andrea Amata, consigliere provinciale e uomo di fiducia di Ottaviani. Il gruppo di Frosinone potrebbe concentrarsi su Francesca Chiappini. Il lista dovrebbe entrare anche Maria Veronica Rossi, responsabile dei Giovani del partito e prima dei non eletti alle europee.

Sembrano invece definitivamente sfumate le possibilità che siano candidati il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri e l’assessore al bilancio Adriano Piacentini. Il primo non è certo uno che accetta una candidatura di servizio: concorre solo se può competere per l’elezione. Il secondo non ha intenzione di uscire da Forza Italia, anche se all’interno del partito c’è molto da registrare. Chi farà parte della lista degli “azzurri”? Si sentono soltanto due nomi in questo momento: Rossella Chiusaroli e Samuel Battaglini. Vedremo nei prossimi giorni.

LE REGIONALI

Il quadro inizia a definirsi completamente. Sarà una campagna elettorale sicuramente impostata molto sulla sanità. I candidati dei due principali schieramenti sono l’assessore regionale Alessio D’Amato (centrosinistra) e l’ex presidente nazionale della Croce Rossa Francesco Rocca (centrodestra).

Il Movimento Cinque Stelle non scioglie ancora la riserva. Nel frattempo ha “bruciato” diverse possibilità, tra le quali l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino e le giornaliste Bianca Berlinguer e Luisella Costamagna. Nei giorni scorsi qualcuno ha avanzato il nome di Sabrina Ferilli, un tempo icona della sinistra capitolina. Ma non sarà neppure lei a guidare i pentastellati.

Intanto però nessuno può prescindere dai sondaggi, perché alla fine le regionali del Lazio e della Lombardia risentiranno del voto di opinione. Le ultime rilevazioni Swg per La7 sono chiare. Fratelli d’Italia al 30,6% (-0,2% rispetto alla settimana precedente), Cinque Stelle al 17,4% (+0,3%), Pd al 14,7% (-0,4%), Lega al 9%, Terzo Polo al 7,8%, Forza Italia al 6,1%. A colpire è soprattutto un dato, quello del Partito Democratico, in caduta libera dal 25 settembre in poi. Un’emorragia di consensi che non accenna a scendere.

L’errore maggiore di Enrico Letta è quello di non aver favorito un cambiamento di leadership subito. Le primarie di febbraio sono troppo lontane. Per la gioia di Giuseppe Conte.

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