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Centrodestra, questione di leadership

Massimo Pizzuti
Le esternazioni del generale Roberto Vannacci e gli impegni inderogabili (scoperti all’ultimo istante) di Matteo Salvini. La ferma presa di posizione di Francesco Rocca e la scelta di Maria Veronica Rossi. Nella coalizione ad ogni livello c’è un problema legato al rifiuto del Carroccio di riconoscere il ruolo e la posizione di Giorgia Meloni. Dopo le europee, però, potrebbe cambiare tutto
Aprile 28, 2024

La campagna elettorale finirà, ma le parole e le posizioni politiche assunte  resteranno. Soprattutto, il centrodestra dovrà continuare a governare il Paese, le Regioni e moltissimi Comuni. Per questo Francesco Rocca, Governatore del Lazio che fino ad oggi ha sempre avuto un profilo molto basso, ha ritenuto di intervenire immediatamente per prendere le distanze dalle esternazioni del generale Roberto Vannacci, capolista della Lega nella Circoscrizione Centro, che non a caso comprende anche il Lazio. “Le parole del generale Vannacci – ha scritto Rocca su Facebook – che propone classi separate per gli alunni con disabilità non possono che generare imbarazzo. La risposta è sempre nell’inclusione, nella solidarietà, non certo nella ghettizzazione. Crediamo in questi valori e non arretreremo di un millimetro. Lo abbiamo dimostrato fin dal primo giorno di governo. Nessuno nel Lazio rimarrà indietro”.
La questione politica sta tutta nella dimensione di governo. Tra poco Giorgia Meloni annuncerà la sua partecipazione in prima persona alle europee. Sul palco ci sarà il numero uno di Forza Italia Antonio Tajani, non quello della Lega Matteo Salvini, che ha scoperto ieri sera di avere degli impegni inderogabili. Inutile negare l’evidenza: da tempo c’è un problema tra Fratelli d’Italia e Forza Italia da una parte e la Lega dall’altra. La candidatura del generale Vannacci, però, ha avuto l’effetto di rendere chiaro un altro scenario. Luca Zaia, Massimiliano Fedriga, Gian Marco Centinaio, Giancarlo Giorgetti e tanti altri si sono smarcati. In apparenza da Vannacci, nella sostanza da Salvini. Dopo le europee tutti faranno i conti, ma la Lega in modo particolare perché si tratterà di capire se il Capitano resterà tale nel ruolo di segretario. Oppure no e in quest’ultimo caso sarebbero inevitabili dei mutamenti profondi nella classe dirigente, nella linea politica, nelle alleanze.

Nel Lazio da mesi Forza Italia ha il triplo dei consiglieri del Carroccio (e il distacco potrebbe aumentare), ma nessuno ha parlato ufficialmente di rimpasto finora. Per rispetto delle alleanze e per quella mentalità di governo che Francesco Rocca tende ad evidenziare in ogni occasione. Questo non toglie che ci siano numerosi aspetti da chiarire nei rapporti tra alleati. In Ciociaria negli ultimi giorni Maria Veronica Rossi, europarlamentare in carica, ha lasciato la Lega per avvicinarsi a Fratelli d’Italia. Parliamo di una esponente che cinque anni fa era la punta di diamante del movimento giovanile del partito di Matteo Salvini. Evidentemente è successo qualcosa, non si può liquidare l’episodio con luoghi comuni banali e non rispondenti alla realtà. La Lega non accetta la  leadership di Fratelli d’Italia: quanti volte lo abbiamo visto in provincia di Frosinone. La candidatura di Roberto Vannacci è il tentativo di Salvini di evitare il sorpasso di Forza Italia (che potrebbe costargli la segreteria nazionale), ma le parole di Francesco Rocca servono a far capire a tutti che c’è una responsabilità di governo ad ogni livello.
Negli anni (lunghissimi) dello strapotere di Forza Italia, Gianfranco Fini (Alleanza Nazionale), Umberto Bossi (Lega) e Pierferdinando Casini (Ccd) non hanno mai messo in discussione la leadership di Silvio Berlusconi. Nella stagione (brevissima) della Lega primo partito della coalizione, Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) hanno perfino accettato il fatto che Matteo Salvini andasse al governo con il Movimento Cinque Stelle di Luigi Di Maio, con Giuseppe Conte premier.
Perché adesso che Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni hanno conquistato sul campo il diritto di guidare l’alleanza chiamata a governare l’Italia, la Lega non riesce a riconoscerlo? Cioè, non ci riesce la Lega oppure è un problema di Matteo Salvini?

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