Il calendario si prospettava estremamente favorevole ed i responsi del campo hanno confermato quel che era in qualche modo preventivabile. Il Frosinone ha liquidato la pratica Salernitana ed ha regalato al campionato il suo secondo verdetto: dopo lo scudetto dell’Inter è infatti arrivata la matematica retrocessione della squadra campana. Per le altre compagini impegnate nella lotta permanenza c’erano sfide davvero ardue. Ne è uscita in qualche modo soddisfatta soltanto l’Udinese, che ha lasciato Bologna con un punto in più in tasca, ma anche con un terzultimo posto solitario che certo non regala tranquillità ai friulani. Nel borsino salvezza scendono sempre più le quotazioni del Sassuolo, travolto a Firenze e ulteriormente fiaccato nel morale.
Non è un mistero che la compagine meno abituata a un certo tipo di lotta possa paradossalmente risultare il vaso di coccio tra vasi di ferro. I neroverdi, privi di Berardi e senza un giocatore che possa sostituirlo nel ruolo di leader, stanno progressivamente naufragando e sembra un’impresa ormai impossibile recuperare in soli 4 turni i 5 punti di ritardo che attualmente gli emiliani accusano dalla quartultima posizione. E nel prossimo match gli uomini di Ballardini dovranno misurarsi con l’Inter, che non sembra intenzionata a regalare alcunché alle avversarie, come ha mostrato chiaramente nel match casalingo contro il Torino.
Insomma, se la retrocessione della Salernitana è già sancita ufficialmente dalla matematica, quella del Sassuolo sembra partorita con identica evidenza dalla logica calcistica e dal calendario delle quattro giornate residue. E allora? Allora c’è un solo posto in concreto da evitare per non cadere in serie cadetta. Impegnati nella corsa a schivarlo sono l’Udinese, a quota 29, il terzetto a quota 31 con Frosinone, Empoli e Verona e il Cagliari, sempreché stasera ai sardi non riesca il colpaccio di espugnare il Ferraris. In caso di pareggio i sardi si porterebbero a quota 33, con una sconfitta vedrebbero ridotto a un solo punto il margine attivo sulle tre inseguitrici. Sembra invece più tranquilla la posizione del Lecce, che solo nel caso dovesse perdere tutti e quattro i match restanti potrebbe essere coinvolta nella zona retrocessione.
Il Frosinone contro la Salernitana è finalmente tornato al successo, dopo un’attesa davvero lunga, visto che l’appuntamento con i tre punti non era più stato onorato dal successo casalingo con il Cagliari di inizio girone di ritorno. Sul 2-0, per un quarto d’ora del secondo tempo, la Salernitana si è fatta pure minacciosa a più riprese e i ragazzi giallazzurri hanno accusato un momento di leggera flessione, ma nel complesso la prova è stata superata a pieni voti. Non era per nulla scontato, visto che le pressioni della gara gravavano tutte sui ragazzi giallazzurri.
L’Empoli ha cercato, senza trovarla, gloria sul campo dell’Atalanta, che stavolta ha fatto tesoro di quanto le era accaduto pochi giorni orsono contro il Verona. A differenza del match contro gli scaligeri, stavolta la “dea” non ha abbassato la tensione e ha protetto senza troppi patemi il doppio vantaggio.
Domenica sfida importantissima tra i toscani e il Frosinone: chi vince si prende più di mezza salvezza, perché a 34 il traguardo sarebbe davvero a un dipresso.
Anche il Verona è tornato con le pive nel sacco dalla trasferta dell’Olimpico contro la Lazio: il redivivo Zaccagni ha condannato gli scaligeri alla sconfitta con il minimo scarto e li ha rigettati in piena bagarre salvezza. E nel prossimo turno per i veneti c’è la visita di una Fiorentina tornata pimpante e galvanizzata dalla goleada con il Sassuolo.
Quanto al Lecce, benché il suo successo sul Monza sia sfumato proprio all’ultimo istante, il punto guadagnato gli ha, come detto, spalancato le porte della salvezza, salvo ipotesi davvero ai limiti dell’impossibile.
Stasera vedremo dopo la sfida tra Genoa e Cagliari, il definitivo aspetto della classifica dopo 34 turni, almeno per quanto concerne la zona rossa.
