informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Giorgia Meloni e gli apprendisti giuristi

Massimo Pizzuti
La Meloni invita a scrivere solo il nome sulla scheda, i “professoroni” indossano subito l’elmetto.
Procaccini, De Meo, ma anche Chiusaroli e Abbruzzese: perché le preferenze avranno comunque un peso enorme.
Quanti voti prenderà Nicola Zingaretti in Ciociaria?
Aprile 29, 2024
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e leader Fratelli d’Italia

Strano Paese l’Italia. Succede che il presidente del consiglio Giorgia Meloni, in un evento di partito dal chiaro sapore di campagna elettorale, dice: “Sulla scheda scrivete solo Giorgia”. Dopo poche ore solerti “apprendisti giuristi”, attraverso le ormai consuete casse di risonanza, cominciano ad avanzare dubbi: c’è il rischio che il voto possa essere annullato. Alle europee il presidente del consiglio sarà capolista ovunque come “Giorgia Meloni, detta Giorgia”. Ma se c’è un’altra Giorgia nella lista di Fratelli d’Italia? La verità è che Giorgia Meloni ha voluto esprimere un concetto semplice, quello di considerarsi fiera di essere percepita come una persona del popolo. E’ vero che tutti la chiamano Giorgia. Mentre gli avversari politici l’hanno spesso derisa con appellativi che lei stessa ha ricordato dal palco: “pesciarola”, “borgatara”. Sinceramente: se un elettore barra il simbolo di Fratelli d’Italia e scrive Giorgia, secondo voi a chi intende riferirsi? Strano Paese, l’Italia.

GLI SPUNTI NEI TERRITORI

La politicizzazione dell’appuntamento di giugno è palese, ma le preferenze potranno dare piena dignità alla dimensione locale. L’europarlamentare Nicola Procaccini (Fratelli d’Italia) ha già dimostrato nel 2019 che si può fare. Lui è della provincia di Latina, ma molto conosciuto e attivo anche in Ciociaria. Si sta cimentando con dei monologhi di taglio “teatrale” molto apprezzati. Un’innovazione con la quale prova ad avvicinare e a ri-coinvolgere i cittadini stanchi dei soliti comizi. Sabato sera a Fondi un altro europarlamentare, Salvatore De Meo (Forza Italia), ha dato una straordinaria dimostrazione di forza e di capacità di mobilitazione. Fedelissimo del senatore Claudio Fazzone (leader regionale di Forza Italia), anche De Meo sa che le preferenze possono regalargli il bis in Europa e aumentare ulteriormente il suo peso politico. La kermesse di Fondi promette bene e gli addetti ai lavori danno per scontata la rielezione dell’ex sindaco di Fondi.
Dalla provincia di Frosinone si sono messi in moto Mario Abbruzzese (Lega) e Rossella Chiusaroli (Forza Italia). Situazioni molto diverse. Il primo stando ai “rumors” più recenti sta scalando la vetta della lista del Carroccio. E a suo favore giocano gli accordi che sta facendo con quel che è rimasto dei grandi elettori della Lega. Dovrà fare i conti con Vannacci e con la Ceccardi ma l’ex presidente del Consiglio regionale punta all’exploit. La Chiusaroli si è messa a disposizione del partito e punta ad un risultato in grado di garantirle più peso dopo l’appuntamento con le europee.
Nei giorni scorsi Maria Veronica Rossi ha lasciato la Lega per approdare in Fratelli d’Italia: nel 2019 fu l’elemento di punta dei Giovani del Carroccio e soprattutto in Ciociaria ottenne un discreto risultato. Potrebbe far parte della lista di FdI.m
Nel Pd c’è Nicola Zingaretti. Negli anni scorsi Francesco De Angelis spostò l’intera sua componente (Pensare Democratico) a sostegno dell’allora presidente della Regione Lazio. Lasciando l’area di Matteo Orfini. Erano gli anni della maggiore forza politica di De Angelis, con due consiglieri regionali come Sara Battisti e Mauro Buschini, con la stragrande maggioranza dei sindaci, con i presidenti della Saf, dell’Ater e dei due Consorzi industriali (uno dei quali, l’Asi, lo guidava lui). Nel corso del congresso nazionale del Pd, dopo la disfatta del 2018, in provincia di Frosinone Nicola Zingaretti ottenne la percentuale di voti più alta in Italia come candidato alla segreteria. Da allora è passato tanto tempo e questa campagna elettorale servirà a capire anche di che livello sarà l’impegno di Pensare Democratico. La corrente di De Angelis non ha sostenuto Elly Schlein, si  è schierata con Stefano Bonaccini. Mentre invece ha dato un forte contributo all’elezione di Daniele Leodori alla segreteria regionale del partito. Proprio per quell’impegno Francesco De Angelis è stato indicato come presidente del Pd laziale. A mancare (alla federazione provinciale del Pd) è sempre la stessa cosa: la possibilità di indicare candidati in grado di essere eletti alle politiche e alle europee. Perciò occhio alle preferenze di Zingaretti in Ciociaria.

-->
Maggio 15, 2024

Non soltanto non si è nascosto, ma ha dato sostanza e prospettiva ad un esperimento amministrativo destinato a fare scuola.

Maggio 14, 2024

Leader politici, esperti e addetti ai lavori sono concordi nel ritenere che stavolta la possibilità che alle europee voti meno

Maggio 12, 2024

Il lungo conto alla rovescia è terminato ieri con la presentazione delle liste. Il solito diluvio di numeri è… un

Maggio 8, 2024

La sanità pubblica come “asset” irrinunciabile e il Consorzio industriale come fulcro baricentrico per una visione di sviluppo basata sulle

Maggio 7, 2024

La Regione per il riassetto di giunta che Forza Italia si appresta a chiedere, la Provincia per capire se si

-->

ULTIMI ARTICOLI