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Non si ferma l’ascesa di Procaccini: partita ancora aperta per la Regione. Free Beach perde peso e FdI cala il tris d’assi 

Marco Battistini
In attesa di capire se il nome di Procaccini sarà davvero in campo per le Regionali, Fratelli d’Italia si appresta a vivere la stagione più emozionante: quella del raccolto dei frutti. In provincia di Latina la triade Procaccini-Calandrini-Tiero non sembra conoscere ostacoli.
Dicembre 5, 2022
Nicola Procaccini

A 70 giorni dal voto il centrodestra è ancora alla ricerca del candidato che metta tutti (o quasi) d’accordo per la presidenza della Regione Lazio.

Oltre ai gettonatissimi Trancassini e Colosimo, resta in auge Procaccini, che ormai non può più essere considerato un semplice outsider.

Il suo nome circola da tempo, almeno un anno, tra i possibili candidati governatori del centrodestra. Pur agendo a fari spenti, Nicola Procaccini, ha riscosso notevoli apprezzamenti a Bruxelles come a Roma.

E’ certamente una delle figure più competenti del partito della Meloni e la sua lenta quanto inesorabile ascesa sorprende fino ad un certo punto.

Nicola Procaccini è diventato parlamentare europeo dopo due mandati da sindaco nella sua Terracina. E’ stato autore di un libro molto indicativo del lavoro compiuto in quegli anni: “Il crack di Terracina”, relativo al problema del dissesto finanziario della cittadina del litorale pontino.

Procaccini è presidente della Delegazione parlamentare che cura i rapporti tra l’Unione Europea e le nazioni del Sud Asia: è in quel luogo democratico che si batte per difendere i diritti delle minoranze cristiane e i diritti di libertà in generale, in contesti internazionali molto difficili.

Presso il Parlamento Europeo dal 26 gennaio 2022 è membro della Commissione ENVI – Ambiente, Sanità pubblica e sicurezza alimentare la più partecipata dell’intero emiciclo. È stato membro della Commissione LIBE – Libertà civili, Giustizia e Affari interni, all’interno della quale ha ricoperto l’incarico di coordinatore per il Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei (ECR). È membro supplente della Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale.

Un altro punto essenziale della visione dell’ex sindaco di Terracina riguarda il Made in Italy: sin dall’inizio del mandato, Procaccini è in campo per tutelare i prodotti italiani, in specie quelli alimentari, da quello che percepisce come un assalto sopra istituzionale alle nostre migliori qualità.

ALL’OMBRA DI GIORGIA MELONI

L’europarlamentare è stato il portavoce del leader di FdI ai tempi del Ministero della Gioventù e della Vicepresidenza della Camera, oltre che spin doctor della Meloni delle origini.
Ma Nicola Procaccini è partito dal basso, iniziando a fare politica come militante del Fronte della Gioventù, per poi aderire ad Azione Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale, di cui diventa dirigente nazionale.

La sua attività politica negli anni universitari si divide tra l’organizzazione universitaria della destra e l’elezione, a soli 21 anni, a consigliere comunale di Terracina, dove è fra i banchi dell’opposizione.
Dopo gli anni della vicinanza a Giorgia Meloni, nel 2011 si candida a sindaco di Terracina, risultando il candidato più votato al primo turno con il 44,78%, accedendo al ballottaggio col candidato di centro-sinistra Gianfranco Sciscione (21,71%). Al ballottaggio viene eletto sindaco di Terracina con il 52,85%, contro il 47,14 del suo avversario. Sempre nel 2011 entra a far parte del Popolo della Libertà. Con la sospensione del PdL nel 2013, aderisce a Fratelli d’Italia.

Il 6 maggio 2015 Procaccini decade dalla carica di sindaco di Terracina a seguito delle dimissioni di 13 consiglieri comunali che lo hanno sfiduciato. L’anno successivo Procaccini si ripresenta come candidato a sindaco e nel primo turno riceve il 36,55% dei consensi, contro il 30% del suo avversario Gianluca Corradini, accedendo al ballottaggio. Il 21 giugno viene rieletto sindaco di Terracina col 63,09% dei consensi, contro il 36,91% del suo avversario.

Alle Elezioni europee del 2019 si candida con Fratelli d’Italia al Parlamento europeo nella circoscrizione Italia Centrale, risultando il primo dei non eletti con 45.331 preferenze. Entra nel Parlamento Europeo a seguito della rinuncia del seggio proprio da parte di Giorgia Meloni. A Terracina il suo posto da sindaco lo lascia a Roberta Tintari.

FREE BEACH SI SGONFIA, FDI CENTRALE IN PROVINCIA

A luglio l’unico vero incidente con l’indagine sulle concessioni balneari a Terracina, denominata Free Beach. E’ notizia di questi giorni che è stata rigettata la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex sindaco di Terracina, e attuale europarlamentare, Nicola Procaccini.

Il Gip Giorgia Castriota ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex primo cittadino poiché le intercettazioni, nelle quali Procaccini parla con altri indagati o coinvolti nell’indagine, non sono utilizzabili. In sostanza, secondo il Gip, non sono emersi elementi sufficienti per inoltrare all’europarlamento la richiesta di autorizzazione a procedere.

Più in generale l’inchiesta Free Beach si sta rivelando sempre di più come un’autentica bolla di sapone. E non è pensabile che possa incidere negativamente sulle chance di Procaccini di conquistare la nomination in Regione. 

In attesa di capire se il nome di Procaccini sarà davvero in campo per le Regionali, Fratelli d’Italia si appresta a vivere la stagione più emozionante: quella del raccolto dei frutti. In provincia di Latina la triade Procaccini-Calandrini-Tiero non sembra conoscere ostacoli. Europarlamentare e senatore sono le due figure locali che recitano un ruolo importante in chiave nazionale.

Saranno anche centrali in vista delle scelte che si dovranno fare con l’avvicinarsi della campagna elettorale regionale. Enrico Tiero dal canto suo ha l’occasione della vita. Entrare finalmente in Consiglio regionale con migliaia di consensi e centrare un obiettivo che gli è stato precluso in passato dall’inner circle pontino di Forza Italia. Una rivincita che l’ex vicesindaco di Latina sogna da almeno un decennio.

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