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Il nuovo corso di Acqualatina è destinato a rompere con il passato. Finisce l’era del sud: il nord pontino per la prima volta predominante nel Cda 

Marco Battistini
Maggio 9, 2024

La nuova governance di Acqualatina è destinata a rompere con la gestione passata. Negli uomini e nei metodi i nuovi componenti di parte pubblica del Cda sembrano avere un profilo ben diverso dai predecessori. Il ruolo di Presidente, come previsto, è stato assegnato a Cinzia Marzoli, mentre vengono confermate la carica di Vicepresidente per Stefano Mereu e quella di Amministratore Delegato per Marco Lombardi. Marzoli viene affiancata anche dai consiglieri di area pubblica, Giacinto Giancaspro e Toni De Simone. Nel collegio dei revisori, sono stati eletti professionisti storicamente vicini a FdI quali Alessandro Cerilli (che passa dal cda al collegio dei revisori) e Tiziana Nale. 

IL PROFILO

Cinzia Marzoli, nuova Presidente di Acqualatina Spa, data per vicina alla Lega, ma in realtà nominata anche grazie al sostegno di Fratelli d’Italia senza il cui gradimento non sarebbe passata, si è dimessa a inizio aprile dalla carica di amministratore unico della Capo d’Anzio, la società che gestisce il porto della città del litorale sud capitolino. Dimissioni senza le quali non avrebbe potuto essere scelta per il cda di Acqualatina per una chiara incompatibilità. La manager, che è stata in carica dal gennaio 2023, ha lasciato una società, quella della Capo d’Anzio, il cui bilancio consuntivo ha presentato nel 2022 una perdita di oltre 600mila euro. Conti che sarebbero stati criticati dalla stessa Marzoli per una società che è decisamente a rischio fallimento, senza contare che traballa la realizzazione del porto turistico. Marzoli peraltro, ha ricoperto, in provincia di Latina, anche la carica di assessore nella Giunta di Antonello Merolla a Cisterna di Latina, oltreché ad essere presente nel collegio sindacale nell’azienda comunale Progetto Ambiente di Aprilia.

LE ‘QUOTE’

Come noto, tre nuovi consiglieri d’amministrazione di parte pubblica, votati dalle tre città più grandi (Latina, Aprilia e Terracina) e, per il voto ponderato, più incisive, sono i commercialisti Cinzia Marzoli (tra le cariche in faretra anche quella nell’organismo di valutazione in Arsial) e Giacinto Giancaspro, già direttore pontino di Poste Italiane ed ex amministratore di Acqualatina, e l’avvocato amministrativista Toni De Simone, espressione di quella Fratelli d’Italia che governa il capoluogo di provincia, sponda Nicola Calandrini e consigliere giuridico della Sindaca Matilde Celentano, Giacomo Mignano. Insieme a Latina, Aprilia e Terracina, hanno votato anche i Comuni di Prossedi, Sermoneta, Rocca Massima, Roccagorga, Sperlonga, Sezze, Vallecorsa, Villa Santo Stefano, Amaseno e Giuliano di Roma. Da notare che quest’ultimo Comune, pur esprimendo un sindaco del Partito Democratico, ha seguito la linea impressa da Fratelli d’Italia.

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