Alle 18,30 torna in campo il Frosinone. Il palcoscenico sarà quello dell’Arechi e la recita dovrà essere sontuosa, all’altezza di quelle che l’hanno preceduta.
I giallazzurri ciociari sono in serie positiva da tre gare, dopo la dignitosa sconfitta all’esordio con i campioni d’Italia del Napoli.
Due vittime illustri alla Stirpe, Atalanta e Sassuolo, e un buon pari a Udine, nell’unica gara sin qui giocata in trasferta.
Il Frosinone corre, ha voglia, schemi e coraggio e con questi ingredienti confeziona pietanze che agli avversari possono risultare indigeste.
Non dovrà smarrire questa identità, ma anzi rafforzarla, per uscire imbattuto dall’Arechi, contro una squadra che ha avuto un avvio non felicissimo, ma ha già saputo fermare la Roma all’Olimpico e che della A ha esperienza maggiore rispetto ai canarini.
Mister Di Francesco non teme rilassamento o sottovalutazione dell’avversario, perché per una squadra come il Frosinone sarebbe un errore imperdonabile.
Nella conferenza della vigilia non ha anticipato la formazione, ma è certo che non potranno esserci Harroui e Gelli, alle prese con infortuni di una certa consistenza, e nemmeno Lirola, il cui stop è però da ascrivere alla tipologia malanni lievi.
LE IPOTESI DI FORMAZIONE
Il legittimo silenzio del tecnico ci assegna l’onere di ipotizzare le sue scelte con meno approssimazione possibile.
Davanti a Turati, non dovrebbero esserci dubbi per le corsie basse, assegnate a Oyono e Marchizza, mentre nel cuore della retroguardia sono in tre per due maglie: la prova di Okoli contro il Sassuolo è stata solida ed ora l’ex atalantino insidia uno tra Romagnoli e Monterisi per un posto nell’undici di partenza.
Nel centrocampo a tre, a supportare l’eroe dell’ultimo match, Luca Mazzitelli, il dinamismo e la grinta di Barrenechea e un terzo che verrà fuori da un gruppo di quattro aspiranti: Garritano, Brescianini, Bourabia e Reinier, con il primo che potrebbe spuntarla sulla concorrenza.
Davanti, sicura conferma per Cheddira e Soulè, mentre per il terzo posto offensivo Caso propone la propria candidatura in alternativa a Baez.
In attesa di verificare se il tecnico abruzzese conforterà questa ipotesi, uno sguardo agli avversari. Paulo Sousa davanti a Ochoa schiererà Lovato, Pirola e Gyomber, mentre per il centrocampo le scelte non sono scontate. Mazzocchi, Legowski, Bohinen e Bradaric potrebbero essere i quattro; nel ruolo di rifinitori Kastanos e Candreva, di punta Botheim.
Alle 18,30 fischia Piccinini.
