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Tutti contro tutti verso il rimpasto

Massimo Pizzuti
Il centrosinistra si sta riorganizzando e nel caso di elezioni anticipate si ricompatterà. Anche perché c’è un certo Francesco De Angelis… Mastrangeli alle prese con troppi veti incrociati ora pensa al bilancio. Poi metterà mano alla giunta…
Marzo 18, 2024
Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli

Il centrodestra a Frosinone si culla sugli allori per la mancanza di opposizione e per le divisioni di un centrosinistra che non riesce a mettere in campo una credibile alternativa di governo. Ma nulla dura per sempre e inoltre le divisioni della maggioranza in questo momento sarebbero impossibili da ricucire nel caso di elezioni anticipate. Riccardo Mastrangeli, dunque, dovrebbe riflettere molto su questo.
Intanto c’è uno “svincolato” di lusso nel campo del centrosinistra: Francesco De Angelis, presidente regionale del Pd. Dopo la lunghissima stagione alla guida del Consorzio industriale, sta riflettendo sul da farsi. Non concorrerà alle europee e le politiche sono troppo lontane. Probabilmente il suo nome sarà tenuto in considerazione per il consiglio di amministrazione di enti intermedi importanti e magari di caratura regionale. Ma la prospettiva di concorrere per il ruolo di sindaco del capoluogo stimolerebbe (e molto) il suo spirito competitivo. De Angelis è uno di quelli in grandi di compattare il centrosinistra. Non solo. Ha più volte dimostrato come sia aperto a governi di larghe intese rinunciando a simboli e colorazioni partitiche. Ha capito che nel momento della politica “fluida” il lato amministrativo può essere tenuto a debita distanza dalle esigenze dei partiti e delle coalizioni tradizionali.
Però ci sono altri segnali che Riccardo Mastrangeli non può non cogliere. In aula consiliare la Lista Marzi da diverso tempo, nonostante qualche piccola convergenza su singole tematiche, fa capire  che rimarrà ancorata ai banchi della minoranza: Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi e Armando Papetti non si muoveranno. Il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli non ha mai aperto neppure una finestrella: Claudio Caparrelli e Francesca Campagiorni sono e resteranno all’opposizione. Il gruppo del Pd è zeppo di malumori, personali e politici. Però Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi hanno sempre preso moltissime preferenze nell’area del centrosinistra. Non salteranno il fosso. Andrea Turriziani (Lista Marini) è l’unico ad aver assunto una posizione indipendente nelle opposizioni. Ma nel centrodestra più di qualcuno ha storto la bocca quando si è trattato di aprire davvero nei suoi confronti. Oggi Turriziani non ha alcuna necessità impellente di muoversi: può restare a guardare come andrà a finire.
Per il Partito Socialista il discorso è differente: Vincenzo Iacovissi “incarna” un altro centrosinistra possibile. Se però si andasse ad elezioni anticipate con il centrodestra diviso, allora Gian Franco Schietroma e Francesco De Angelis approccerebbero in modo diverso un confronto di natura politica. Comunque alle elezioni comunali di due anni fa Domenico Marzi è arrivato al ballottaggio, sfiorando il 40% al primo turno. Con altri due candidati a sindaco di area in corsa: Vincenzo Iacovissi (Psi) ha raccolto oltre il 5%, Mauro Vicano (un’intera vita politica a sinistra) ha superato il 4%. I numeri vanno analizzati a mente fredda e dare tutto per scontato è un esercizio pericoloso.
Basti ricordare due precedenti su tutti. Quando il bacino elettorale era ancor più di centrodestra di oggi. Quello di Fanelli frettolosamente mandato a casa “tanto si rivince” e i quindici anni di centrosinistra a Frosinone e quello di Carlo Maria D’Alessandro a Cassino che ha messo Enzo Salera e i suoi in una condizione di supremazia che difficilmente potrà essere scalfita.

LE DIVISIONI E I VETI INCROCIATI
Sull’amministrazione di Frosinone aleggiano i fantasmi delle troppo frizioni interne che da tempo covano sotto la cenere. E sbaglia chi ritiene che queste possano essere risolte dalle dimissioni della “scomoda” Alessandra Sardellitti. Anzi.
Qualcuno sostiene che la lettera inviata al sindaco sabato mattina con l’ufficializzazione della sua uscita dalla giunta abbia innescato una corsa che vede troppi protagonisti in gara per un posto al sole.
Mastrangeli sarà balzato sulla sedia domenica mattina leggendo la surreale intervista-invettiva scoop rilasciata da Pasquale Cirillo a Ciociaria Oggi nella quale senza troppi fronzoli viene a più riprese accusato di incapacità e invitato a dimettersi. In altri tempi al coraggioso e intrepido avvocato sarebbe stata indicata la porta…
Ma il Sindaco conosce troppo bene i tanti veti incrociati che renderanno complicato trattare con leggerezza un eventuale azzeramento o rimpasto di giunta. Con barricate pronte ad alzarsi sulle molte eventualità e sui tanti nomi che sono in circolazione.
Ecco perchè é ottimistico pensare che la possibile approvazione del bilancio possa risolvere qualcosa se non permettere all’amministrazione di assaporare la colomba pasquale.
Dimenticando per un paio di giorni i numerosi falchi che si aggirano intorno a Palazzo Munari.

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