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Sanità: Rocca vara la “Cabina di regia”, mentre a Frosinone si litiga per le assunzioni Asl

Cesidio Vano
Aprile 28, 2023
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Rocca vara la “cabina di regia” per la gestione della Sanità nel Lazio, nel frattempo a Frosinone scoppia la polemica per lo stop dettato dal governatore ad assunzioni e consulenze senza il preventivo benestare della Regione. Dopo la determina in tal senso della Direzione regionale Sanità, la Asl ciociara ha dovuto stoppare una quarantina di contratti, per alcuni si tratta di rinnovi di personale già in servizio temporaneo, che era in programma di chiudere entro fine mese.

Nessuna firma per adesso, in attesa che la Regione Lazio, a cui la Asl si è rivolta dopo la comunicazione delle nuove disposizioni sul personale, per avere il necessario ‘nulla osta’. Sara Battisti, consigliere regionale del Pd, va all’attacco: “Incomprensibile decisione del presidente Rocca, ci sono persone che hanno lasciato il precedente lavoro perché sicure dell’assunzione a Frosinone”.

La cabina di regia sulla Sanità

La Giunta regionale, presieduta dal presidente Francesco Rocca, ha approvato ieri la delibera per la costituzione di una cabina di regia inerente alle realizzazioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in tema di sanità e digitalizzazione.

Come spiegano dall’Esecutivo, “la cabina di regia avrà il compito di rilevare lo stato di attuazione degli interventi nell’ambito delle linee di investimento previste dalla Missione 6, Salute, e dalla Missione 1, Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, del Pnrr. L’obiettivo è anche quello di favorire l’implementazione di una strategia unitaria regionale in materia di innovazione tecnologica e trasformazione digitale, nonché assicurare la coerenza tra gli interventi e il coordinamento dei progetti che dovranno essere realizzati”. La delibera sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio (Burl) e sul sito istituzionale.

Le accuse di Battisti e la chiamata in causa della Savo

“L’incomprensibile decisione del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, di accentrare su di sé le nomine di nuovo personale all’interno delle aziende sanitarie locali sta già producendo i primi effetti negativi” accusa Sara Battisti evidenziando come a Frosinone alcuni dipendenti che avrebbero dovuto firmare i nuovi contratti entro fine mese sono stati invece messi in stand by.

“Non potranno iniziare a lavorare a causa del provvedimento della Regione Lazio che ha disposto la sospensione di ogni procedura in materia di personale. Ci sono persone che hanno lasciato il precedente posto di lavoro – dice Battisti -, altri che addirittura che hanno provveduto a cancellarsi dagli albi professionali perché in procinto di iniziare questa nuova esperienza. Auspico un intervento immediato, in particolare dalla presidente della Commissione Sanità Alessia Savo”.

Battisti ricorda anche che “come gruppo Pd in consiglio regionale, anche in virtù delle accese proteste dei sindacati, ci siamo detti contrari al provvedimento della nuova giunta. Il rischio è che questo accentramento comporti ritardi nei programmi assunzionali con conseguenti rallentamenti nell’immissione di nuovo personale e minori servizi ai cittadini”.

La presidente Savo: “Nessun blocco, ma verifiche per contenere il deficit

Chiamata direttamente in causa, Alessia Savo (FdI) presidente della Commissione regionale Sanità, chiarisce quanto, in realtà, già ben illustrato nei giorni precedenti: “Non c’è nessun blocco assunzionale ma il temporaneo obbligo di chiedere autorizzazione alla Regione Lazio. La determina del 18 aprile scorso, dice che va richiesta autorizzazione regionale per le stesse, cosa che le Asl stanno facendo avendo repentina risposta dalla Regione Lazio, come sta accadendo per la Asl di Frosinone!”. 

Poi Savo ricorda che “La determinazione regionale del 18 aprile scorso, numero G05286, mi sembra un atto coerente e temporaneamente necessario, nell’attuale fase di insediamento che vede la Regione Lazio impegnata in un’attenta analisi sia delle risorse economico-finanziarie che umane e del loro utilizzo nelle aziende sanitarie, tenendo conto della difficile situazione ereditata dalla precedente amministrazione che ci ha consegnato oltre 200 milioni di sforamento sul bilancio e che purtroppo, peseranno sul futuro: Quello che abbiamo trovato – ha sottolineato- è un’organizzazione dei servizi sanitari che se non modificata, ci porterebbe a più di 600 milioni di euro di disavanzo per il 2023”.

Anche Maura (Fdi) ricorda il buco lasciato dal Pd nella Sanità laziale

Anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Daniele Maura, si sente in dovere di intervenire dopo la ‘sparata’ di Sara Battisti: Forse giova ricordare a tutti, e principalmente a Sara Battisti – fa notare Maura – che abbiamo ereditato dalla giunta Zingaretti oltre 200 milioni di sforamento sul bilancio che peseranno non poco sul futuro dei cittadini del Lazio. Entrando nel merito – aggiunge – c’è da dire che vanno ancora approvati i piani di fabbisogno e il budget 2023 da assegnare alle varie aziende.

Nelle more di tutto ciò – prosegue Maura – si è deciso di fare un’attività di valutazione finalizzata a migliorare e potenziare l’offerta. Venendo al punto, è bene evidenziare che non si tratta di un blocco delle assunzioni ma di una misura volta alla razionalizzazione delle risorse. Ma una volta individuata la copertura finanziaria, si procederà con la stipula dei contratti”. Anche Maura evidenzia che “l’organizzazione dei servizi sanitari, se non modificata, ci porterebbe a oltre 600 milioni di disavanzo nel 2023.

Per fortuna di tutti, però, – conclude il consigliere regionale di FdI – quelli del Pd hanno smesso di fare danni, dopo aver raccontato di avere i bilanci in ordine, accendendo mutui milionari che ora cercheremo di non far ricadere sui cittadini del Lazio”.

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