informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Rocca e Leodori, alle Europee da “pacificatori”

Massimo Pizzuti
Nessun assessore della Regione Lazio candidato alle europee: come voleva il Governatore. Schlein, Zingaretti e… la terza casella: tutte le triangolazioni nel Pd laziale per salvaguardare gli equilibri. Con il timbro del segretario
Maggio 5, 2024

Nessun assessore regionale del Lazio candidato alle europee. Come voleva il presidente Francesco Rocca, che ancora una volta dimostra di sapersi imporre senza clamore. Con la forza calma della determinazione.
Nei mesi e nelle settimane scorse erano circolate diverse ipotesi, specialmente per i big di Fratelli d’Italia: la vicepresidente Roberta Angelilli, Fabrizio Ghera, ma anche il presidente dell’aula della Pisana Antonello Aurigemma. Per Rocca era importante affermare un concetto: a poco più di un anno dalla vittoria elettorale nel Lazio tutto si poteva fare meno che trasmettere il messaggio che quel successo poteva trasformarsi in un trampolino di lancio.
La Giunta è concentrata sul proprio lavoro e con il Giubileo ormai alle porte su tematiche come la sanità e la gestione dei rifiuti serviranno decisioni importanti.
Quanto alla competizione tra Lega e Forza Italia, certamente bisognerà aspettare il risultato delle europee nel Lazio, ma la situazione in Consiglio è già delineata: gli “azzurri” sono saliti a 6 consiglieri (7 se si considerae l’intergruppo con Noi Moderati). Possono aumentare ancora se davvero Pino Cangemi (Lega), ad urne chiuse, effettuerà lo stesso percorso di Angelo Tripodi. A quel punto il Carroccio resterebbe con un solo consigliere. Ma con due assessori, come Forza Italia. La probabile richiesta di rimpasto di Claudio Fazzone non sarà comunque determinata dalle percentuali delle europee, ma dalla “fotografia” già scattata in Consiglio. La Lega lo sa e anche per questo nella circoscrizione dell’Italia centrale concorrono Laura Cartaginese, Davide Bordoni e Mario Abbruzzese. Quest’ultimo è convinto di poter conquistare il seggio a Strasburgo, ma intanto proverà a blindare quello dell’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli.
In ogni caso Francesco Rocca vuole che la questione che riguarda Forza Italia e Lega venga affrontata dalle segreterie politiche regionali dei partiti. Senza scaricare la patata bollente sulla giunta. Se la vedranno Antonio Tajani e Claudio Fazzone da una parte, Claudio Durigon e Davide Bordoni dall’altra.
Sulla sponda opposta, quella del Partito Democratico, Daniele Leodori dimostra di essere perfetto per il ruolo di segretario regionale. Sosterrà la leader Elly Schlein e il deputato ed ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Poi c’è una terza preferenza, strategica per cercare di mantenere gli equilibri più che di accontentare tutti. Già, perché Leodori sa perfettamente come sia ingarbugliata la situazione nel Pd laziale e romano. Il guru Goffredo Bettini, per esempio, vede bene sia il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che l’ex direttore del quotidiano L’Avvenire Marco Tarquinio (uomo di punta delle gerarchie cattoliche). Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sicuramente darà una mano a Zingaretti, ma forse anche a Tarquinio. Il potentissimo parlamentare Claudio Mancini è attentissimo a restare al coperto, studiando tutte le triangolazioni possibili. Inoltre bisogna fare i conti con Dario Franceschini, leader di AreaDem, “signore” delle correnti Democratiche. Franceschini appoggia il sindaco di Firenze Dario Nardella.
Daniele Leodori ha il dna politico democristiano, condiviso per anni con il compianto Bruno Astorre, che lo ha preceduto nel ruolo di segretario regionale. Fra l’altro gli obiettivi politici del Pd alle europee sono gli stessi a livello nazionale e regionale: provare ad accorciare il distacco con Fratelli d’Italia e arrivare davanti (di 3 o 4 punti) al Movimento Cinque Stelle. Per ribadire di essere la prima forza politica delle opposizioni, imprescindibile per qualunque alternativa di governo.
A proposito dei Cinque Stelle: le liste hanno tutte il timbro politico di Giuseppe Conte. Nel Lazio è stata tenuta ai margini Virginia Raggi, l’ex sindaca di Roma. Capiremo dal risultato finale (di Roma e del Lazio) se la Raggi è ancora nelle condizioni di far perdere voti e percentuali a Conte.

-->
Maggio 17, 2024

Quattro dei dodici consiglieri provinciali (un terzo) è direttamente impegnato in questa ennesima fase elettorale. Tre sono candidati a sindaco,

Maggio 16, 2024

La sede della federazione provinciale di Fratelli d’Italia di Piazzale Europa, a Frosinone, ha fatto da cornice a un’importante novità

Maggio 16, 2024

Si è tenuto, presso l’Aula Magna dell’Area di Ingegneria dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, un convegno in vista

Maggio 16, 2024

Non solo Cassino e Veroli tra le sfide più importanti alle comunali dell’8 e 9 giugno prossimi. Da altre realtà

Maggio 15, 2024

Non soltanto non si è nascosto, ma ha dato sostanza e prospettiva ad un esperimento amministrativo destinato a fare scuola.