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Reddito di cittadinanza, oggi gli ultimi pagamenti. Cosa cambia e chi verrà escluso

Martina Arduini
Luglio 27, 2023
Foto Claudio Furlan LaPresse

Oggi, 27 luglio, è l’ultimo giorno in cui verrà erogata la mensilità del Reddito di Cittadinanza per circa 440mila famiglie italiane. Ma solo per alcune categorie di beneficiari, così come definito dalla legge 4 del 2019. Da settembre sarà operativo l’assegno di supporto per la formazione e il lavoro.

Questo mese la ricarica del Rdc è cominciata il 15 luglio per i neo-percettori mentre quella prevista oggi spetta ai beneficiari a cui il sussidio è stato erogato almeno una volta o hanno presentato richiesta di rinnovo dopo le prime 18 mensilità.

L’importo base ha un tetto di 780 euro mensili, calcolati in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito. Come spiegato dall’Inps, la scala di equivalenza applicata a ogni nucleo beneficiario equivale a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è aumentata di 0,4 per ogni ulteriore maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave.

Chi perderà del tutto il sostegno

L’assegno di aiuto pubblico cambierà per i nuclei “occupabili” composti da persone di età compresa tra i 18 e 59 anni non portatori di disabilità. A partire da settembre, le famiglie che quest’anno hanno già beneficiato delle sette mensilità di reddito per il 2023, riceveranno l’assegno di supporto per la formazione e il lavoro da 350 euro mensili. La scadenza di luglio non vale invece per chi non ha usufruito delle sette mensilità di reddito previste per il 2023, e per i percettori che entro il 31 luglio hanno ottenuto la proroga dopo i primi 18 mesi. Per loro sarà possibile ripresentare la richiesta dopo un mese di pausa dell’erogazione, rimanendo sempre sotto la soglia delle sette mensilità disponibili.

Il reddito di cittadinanza non sparirà del tutto nel mese di luglio, ma continuerà ad essere erogato fino al 31 dicembre di quest’anno per le famiglie “non occupabili” che hanno tra i componenti minori, anziani e persone con disabilità. Dal 1° gennaio 2024, le famiglie “non occupabili” riceveranno il nuovo assegno di inclusione, con importi non inferiori a 480 euro mensili, sempre erogati dall’Inps. Come controllare e verificare se il saldo di luglio della carta Rdc fornita da Poste italiane è avvenuto? Il percettore può accedere tramite Spid all’area riservata del sito ufficiale del reddito di cittadinanza. In alternativa può inserire la carta in un Atm Postamat e digitare il pin, oppure chiamare il numero verde 800 666 888 o contattare Poste italiane o l’Inps.

Cosa succede alla carta Rdc?

La carta Rdc non verrà bloccata e non c’è un termine entro cui i nuclei familiari che stanno per perdere il Reddito di cittadinanza dovranno spendere i soldi (la scadenza entro un mese vale solo per chi continuerà a percepirlo). Dopo questa data, come detto, non ci saranno altri pagamenti, in quanto il nucleo familiare non risulterà più percettore del sostegno.

L’unico caso in cui si potrà fare una nuova domanda, per gli ultimi mesi dell’anno visto che il Reddito di cittadinanza verrà comunque cancellato il 1° gennaio 2024, è quello in cui cambia il nucleo familiare, con l’entrata di almeno un componente minorenne, disabile oppure ultrasessantenne. In tal caso, però, bisognerà prima richiedere un nuovo Isee.