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Ok ai bonus benzina di 200 euro ai dipendenti delle aziende private, escluse le amministrazioni pubbliche

Martina Arduini
Non sono tassati, non concorrono alla formazione del reddito e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa.
Luglio 18, 2022

Arriva l’ok ai bonus benzina introdotti dal Decreto Energia diventato poi Legge, pensato dal governo per agevolare gli automobilisti alle prese con il caro-carburanti. I datori di lavoro esclusivamente del settore privato (non sono compresi i settori pubblici ndr) possono da oggi erogare ai propri dipendenti i buoni carburante. Spetta a quest’ultimo scegliere come e a chi dare il benefit di non oltre 200 euro.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le istruzioni per ottenere i bonus, che potranno essere erogati soltanto entro fine 2022. Non sono tassati, non concorrono alla formazione del reddito e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa.

Rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. L’Agenzia delle entrate precisa che l’accesso al contributo è possibile anche per i dipendenti di studi professionali.

La scelta dei lavoratori ai quali erogare il beneficio può essere effettuata anche ad personam e senza necessità di un preventivo accordo contrattuale. I buoni potranno essere erogati sia in formato cartaceo che elettronico e dovranno riportare il loro valore nominale. 

La cifra vale per rifornirsi di benzina, gasolio, Gpl, metano, ma anche la ricarica di veicoli elettrici. I beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina). La cifra può anche essere erogata al posto di un premio di risultato, in questo caso “in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”.

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