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Lottizzazione in Regione, Enrico Tiero (FdI) attacca il centrosinistra

Marco Battistini
Ad essere al centro delle polemiche è soprattutto l’accelerazione della giunta sui nuovi ambiti territoriali ottimali dei rifiuti.
Dicembre 6, 2022
Enrico Tiero

Si alzano i toni della polemica politica sulla vicenda delle nomine last minute dell’amministrazione regionale. E’ l’esponente pontino di Fratelli d’Italia, Enrico Tiero ad attaccare il centrosinistra.

“Ci sono i voli dell’ultimo minuto, quelli in offerta scontatissima e ci sono le nomine last minute, come quelle che sta preparando il governo regionale di centrosinistra in questi ultimi giorni – ha affermato Tiero – la malinconica uscita di scena di questo gruppo dirigente regionale ci riserva una nuova avvilente performance. Ovvero, la corsa all’occupazione delle poltrone.

Purtroppo il lupo perde il pelo ma non il vizio. Evidentemente al Pd laziale interessa più portare a casa le ultime posizioni di potere, piuttosto che pensare a vincere le prossime elezioni. Con la legislatura agli sgoccioli, si preferisce regalare gli ultimi posti disponibili agli amici trombati della politica. Magari avendo presagito un futuro incerto si abbandonano ad atteggiamenti da ultimi giorni di Pompei, elargendo prebende e regalie nel tentativo di ingraziarsi qualcuno che conta o anche per lasciarsi alle spalle, almeno un buon ricordo.

Si tratta di un vergognoso e spregiudicato tentativo di mantenere quote di potere anche nel prossimo futuro. Assistiamo agli ultimi valzer sulle nomine nelle Asl romane e al commissariamento dell’Ater”.

EGATO NEL MIRINO

Ma ad essere al centro delle polemiche è soprattutto l’accelerazione della giunta sui nuovi ambiti territoriali ottimali dei rifiuti. “Trovo poi inopportuna la predisposizione da parte dell’assessore Valeriani dei decreti di costituzione delle Assemblee di Gestione degli Enti di governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (Egato) per le province e la Città metropolitana di Roma -ha continuato Tiero– la legge per istituire gli Egato prevede l’assegnazione di 42 incarichi tra presidenti, membri dei consigli direttivi, direttori e revisori dei conti.

Per i vertici è stabilita una retribuzione pari all’80% dell’indennità del presidente della Regione, oltre ottomila euro, mentre per gli altri componenti il compenso sarà pari al 40% (4.000 euro). Il tutto avviene nonostante la giunta sia in carica solo per l’ordinaria amministrazione. La scelta di forzare su queste nomine non farà che produrre ulteriore caos nei prossimi mesi. È prevedibile che le scelte verranno contestate anche sul piano giudiziario attraverso ricorsi amministrativi.

Senza dimenticare che sugli atti posti in essere in regime di prorogatio potrebbe prima poi pronunciarsi la Corte dei Conti. Sarebbe dunque ora di farla finita con questi giochi di potere. È doveroso che il centrosinistra smetta di lottizzare la Regione Lazio e lasci le decisioni strategiche a chi verrà a governarla fra poche settimane. L’auspicio è che il 12 febbraio si possa una volta per tutte mettere la parola fine ad una gestione del potere irrispettosa delle regole e della correttezza istituzionale”.

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