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Latina, slitta ancora la proclamazione degli eletti. Azione apre a un governo di responsabilità

Marco Battistini
Incombe ad ogni modo il ricorso da parte dei rappresentanti della lista civica Latina nel cuore, che hanno fatto istanza per chiedere l’indizione di un nuovo ballottaggio.
Settembre 8, 2022

Tutto rinviato a oggi. La commissione elettorale ha proceduto alla validazione dei voti di lista e all’attribuzione dei seggi. La seduta è stata quindi aggiornata alla giornata odierna per la validazione delle preferenze dei consiglieri comunali. Si procederà alla trasmissione degli atti alla Commissione Circoscrizionale centrale della Prefettura di Latina. Con ogni probabilità procederà alla proclamazione del sindaco e degli eletti. Incombe ad ogni modo il ricorso da parte dei rappresentanti della lista civica Latina nel cuore, che hanno fatto istanza per chiedere l’indizione di un nuovo ballottaggio. Alla base delle tesi degli uomini di Zaccheo ci sarebbe un’incongruenza di fondo legata all’esito del mini voto di domenica in 22 sezioni. L’esponente del Movimento Cinque Stelle, Gianluca Bono, consigliere comunale fino a due mesi fa non è stato rieletto. Il M5S è sceso sotto il 3% ed è stato escluso dalla ripartizione dei seggi. Questo elemento creerebbe i presupposti per un vulnus legato al ballottaggio del 17/18 ottobre 2021. Infatti i pentastellati si sono apparentati con Coletta e la sua maggioranza in base al fatto che quel 3% era stato raggiunto e superato al primo turno di un anno fa. Oggi però l’esclusione di Bono dall’assise metterebbe in discussione la validità del ballottaggio 2021 ed avrebbe come conseguenza l’indizione di un nuovo secondo turno fra i due candidati sindaci che hanno ottenuto più voti.

AZIONE APRE A GOVERNO DI RESPONSABILITA’

“A seguito del voto dello scorso 4 settembre a Latina c’è poco da essere allegri per i cittadini”. E’ il commento che arriva dal gruppo dirigente di Azione Latina, il partito che fa riferimento a Carlo Calenda, dopo il risultato del voto nelle 22 sezioni cittadine del 4 settembre. “Il voto ha costretto i cittadini a esprimersi in un quadro surreale che non ha tenuto conto di quanto è mutato in questo anno, facendo ancora leva su un sentimento sterile di contrapposizione tra ‘bene e male’ -si legge in una nota- L’obiettivo di chi si propone ad amministrare una città dovrebbe essere quello del buon governo per i cittadini. A Latina la discussione è su chi ha vinto e chi ha perso ma la domanda che dobbiamo porci è: dopo questo ulteriore voto si sono create le condizioni per riuscire a governare bene? La risposta è no. Il sindaco resterà ostaggio delle formazioni di centrodestra non avendo la maggioranza in consiglio comunale. Adesso ripartiremo con la divisione delle presidenze di commissione, i litigi vari e tutto ciò che abbiamo vissuto esattamente un anno fa e intanto la città muore. Si faccia un accordo programmatico su dei punti precisi. La gestione dei rifiuti, la riqualificazione della marina, il decoro urbano, la ripartenza dello sport, la cultura con programmazione e riapertura delle strutture del teatro e della biblioteca, l’urbanistica ferma ormai da anni. Si riesce a trovare una sintesi programmatica che consenta di far ripartire la città? Bene si vada avanti. Questa sintesi non è possibile? Il sindaco e i consiglieri ne prendano atto”. In sostanza Azione apre ad un possibile governo di responsabilità che amministri la città sulla base di alcuni (pochi) punti programmatici. Una sorta di riedizione del governo di emergenza nazionale. Peccato che a Latina manchi un Draghi.

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