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Ciacciarelli, chi l’ha visto? Ruspandini e il momento della responsabilità. Il Pd non ha ancora capito la lezione

Licandro Licantropo
Giorgia Meloni ha invitato senatori e deputati di Fratelli d’Italia a limitare la vita mondana. E’ molto più di un segnale politico, è un “timbro” di responsabilità di non poco conto. Per le decisioni che il suo Governo dovrà prendere nei prossimi mesi.
Settembre 28, 2022
Pasquale Ciacciarelli

Nel centrodestra ha funzionato la triangolazione vincente tra Massimo Ruspandini, Nicola Ottaviani e Claudio Fazzone. Il senatore di Forza Italia era l’unico dei tre ad avere il nome stampato sulla scheda in tutti i Comuni delle province di Frosinone e Latina. Sicuramente ha fatto da traino nella zona pontina del collegio della Camera Cassino, Terracina, Gaeta, Fondi. Spingendo quindi pure Nicola Ottaviani, responsabile provinciale della Lega. Il leader di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini è stato il più votato nel Lazio e alla Camera di Frosinone ha fatto il vuoto. Ma nel suo collegio il contributo del Carroccio è stato decisamente più marcato rispetto al sud della provincia.

OTTAVIANI SURCLASSA CIACCIARELLI

L’analisi del risultato della Lega parte sicuramente dall’arretramento evidente che il partito ha fatto segnare sia sul piano nazionale che regionale. La stessa leadership di Matteo Salvini è ormai in discussione, nonostante il rinnovo della fiducia (atto dovuto, per ora) da parte del Consiglio federale. Ma c’è un dato: la Lega ha avuto percentuali più alte nei collegi della Camera di Frosinone di Latina e anche al Senato. Risultato inferiore invece nel collegio della Camera di Cassino, Terracina, Gaeta e Fondi. Dal punto di vista politico, in Ciociaria, vuol dire che l’effetto Ottaviani c’è stato: l’ex sindaco di Frosinone si è impegnato nel capoluogo e nel nord della provincia, perché voleva dimostrare di avere un proprio peso specifico. Alla fine questo si è visto. Pur con il clamoroso distacco registrato rispetto a Fratelli d’Italia.

Nel sud invece il Carroccio non ha fatto registrare la stessa performance. L’effetto Ciacciarelli non c’è stato, il consigliere regionale non ha “tirato” come qualcuno si aspettava.
Sarà un elemento di valutazione per Nicola Ottaviani. Nelle prossime settimane bisognerà scegliere la griglia dei candidati alle regionali: sei in totale, la metà donne. Può anche darsi che a questo punto venga tenuta in considerazione l’idea di un candidato di Frosinone. Ci sono potenzialità importanti. Per esempio il presidente del consiglio comunale del capoluogo Massimiliano Tagliaferri o l’assessore della Lista Ottaviani Valentina Sementilli. Perché no?

Pasquale Ciacciarelli sarà sicuramente ricandidato al consiglio regionale e avrà il sostegno del suo mentore Mario Abbruzzese. La tornata delle politiche però non ha lasciato il segno. A questo punto non è affatto scontato che Ottaviani decida di far concorrere in “tandem” con Ciacciarelli una esponente importante di Frosinone. Nelle scorse settimane si era parlato molto di Francesca Chiappini, prima degli eletti in assoluto nel capoluogo ed esponente della Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia. Anche lei a questo punto potrebbe pensare di guardare alle regionali in una prospettiva diversa. Non soltanto come portatrice di voti. Poi naturalmente ci saranno le valutazioni del coordinatore regionale Claudio Durigon, eletto al Senato nel collegio di Viterbo. Il feeling politico tra lui e Ottaviani è totale. Infatti il due volte sindaco di Frosinone ha colto al volo la proposta di Durigon di concorrere nel collegio uninominale di Cassino, Terracina, Fondi, Gaeta. Intuendo che per la Lega il proporzionale sarebbe stato un rischio.

LA MISSIONE DI FRATELLI D’ITALIA

Giorgia Meloni ha invitato senatori e deputati di Fratelli d’Italia a limitare la vita mondana. E’ molto più di un segnale politico, è un “timbro” di responsabilità di non poco conto. Per le decisioni che il suo Governo dovrà prendere nei prossimi mesi. Senza girarci intorno: tra le bollette e l’aumento delle materie prime ci saranno da fare scelte coraggiose e drastiche. Giorgia Meloni vuole massima concentrazione e zero gossip. Gli eletti dovranno essere all’altezza e anche nei territori sarà vietato sbagliare o alimentare polemiche sterili. Massimo Ruspandini è alla sua seconda legislatura: senatore la volta scorsa, ora deputato. Ha dimostrato che la Ciociaria ha tutte le caratteristiche di una “roccaforte”: percentuali più alte di quelle nazionali, presenza importante nei Comuni, classe dirigente radicata e responsabile. L’esame di maturità era stato già superato in occasione delle comunali di Frosinone. Ora si tratta di non sbagliare i candidati alle regionali. Con i numeri che Fratelli d’Italia ha riportato alle politiche c’è la concreta possibilità di eleggere due rappresentanti alla Pisana. Un risultato che si può ottenere in un solo modo: mettere in campo una lista di sei persone che abbiano i voti, che giochino di squadra, che tirino al massimo. Senza colpi bassi e retropensieri. Massimo Ruspandini è già al lavoro su questo tema.

IL PD SOTTO CHOC

Le prime dichiarazioni post voto del Partito Democratico provinciale fanno capire che ancora una volta la lezione non è stata capita. Non basta ammettere la sconfitta (è evidente), non basta rivendicare l’impegno profuso (è documentato), c’è bisogno di una presa d’atto che a mancare sono… gli elettori. E’ rimasto lo zoccolo duro, ma non basta, non può bastare. Più volte abbiamo ascoltato il “mantra” che tocca ai giovani prendersi il partito. Per fare questo però ci sarebbe bisogno che figure politicamente ingombranti come Francesco De Angelis, Mauro Buschini, Sara Battisti e Antonio Pompeo lasciassero davvero spazio ai giovani. Perlomeno nella gestione del partito. Visto che poi per le candidature eleggibili i nomi sono sempre gli stessi.