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Chi è Francesco Rocca, il nuovo governatore del Lazio con origini ciociare. Una vita dedicata al volontariato e alla sanità

Martina Arduini
Il centrodestra riconquista il Lazio dopo dieci anni di governo di centrosinistra
Febbraio 13, 2023
francesco rocca
Francesco Rocca

Gli exit poll e le proiezioni di queste ore non lasciano spazio ai dubbi: Francesco Rocca è il nuovo presidente della Regione Lazio che succede così a Nicola Zingaretti. A contendersi il primo posto del podio con l’ex presidente della Croce Rossa Italiana, Alessio D’Amato, candidato del centrosinistra, Donatella Bianchi, candidata del Movimento 5 Stelle, Rosa Rinaldi per Unione Popolare e Sonia Pecorilli per il Partito Comunista Italiano.

LEGGI QUI GLI I DATI COMPLETI SULLE ELEZIONI REGIONALI LAZIO

E’ stata la premier Giorgia Meloni e azionista di maggioranza della coalizione di centrodestra dopo il trionfo alle politiche a imporre il nome di Francesco Rocca come candidato alla presidenza del Lazio. La scelta del presidente del Consiglio è ricaduta su una figura relativamente più civica rispetto a quelle “più politiche” in lizza, come il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli Nicola Procaccini, europarlamentare ed ex sindaco di Terracina.

AL FIANCO DEI PIU’ DEBOLI

Niente ha fermato Francesco Rocca, vincitore di queste elezioni regionali. Sarà per il suo passato al fianco dei più deboli o la sua capacità nell’ambito sanitario. I cittadini hanno creduto nelle sue parole, pulite e senza fronzoli. Una persona che ha dimostrato di voler cambiare le sorti del Lazio, mettendo al servizio di tutti le sue capacità.

Rocca, romano classe 1965, laureato in legge, ha esercitato la professione forense dal 1990 al 2003, ma sin dai primi anni universitari è stato vicino al mondo del volontariato collaborando con Jesuit Refugee Service, Caritas e Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo. Negli stessi anni affianca al volontariato, l’attività manageriale sanitaria per due istituti pubblici di assistenza e beneficenza, il “Santa Maria in Aquiro” e l’Asilo della Patria. Ha iniziato da giovane a vivere gli ambienti della destra romana e amico da sempre dell’esponente di FdI Fabio Rampelli.

Nella seconda metà degli anni ’90 è in prima linea nella lotta contro la mafia.

FRANCESCO ROCCA, UNA VITA DEDICATA ALLA SANITA’

Un gran punto a suo favore, il curriculum in ambito sanitario, tema tanto dibattuto in queste regionali Lazio. Rocca ha alle spalle una grande carriera, dalla gestione del Sant’Andrea fino alla presidenza della Croce Rossa.

Nel 2002 viene nominato commissario straordinario dall’allora presidente della regione Lazio, Francesco Storace, nell’ambito dell’operazione di salvataggio dell’ospedale romano Sant’Andrea, divenendo il nuovo Commissario e poi direttore fino al 2007. Tra il 2005 e il 2009 è stato membro del nucleo di valutazione dell’Istituto Fondazione Pascale di Napoli, mentre dal 2007 al 2010 è diventato membro del consiglio d’indirizzo dello Spallanzani. Nel 2011 è stato commissario straordinario della Asl Napoli 2 e nel 2017 è stato Direttore generale dell’Idi.

Francesco Rocca

Eletto presidente nazionale della Croce Rossa Italiana nel gennaio 2013 ad Antalya, in Turchia, in quello stesso anno è stato eletto vice presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Nel 2017 e nel 2020, l’incarico di Presidente della Croce Rossa gli viene rinnovato.

Il 19 dicembre annuncia le sue dimissioni per partecipare alle elezioni regionali del Lazio: “Ho deciso di presentare le mie dimissioni dalla carica di presidente nazionale della Croce Rossa Italiana perché ho scelto di mettermi a disposizione del territorio. Come esperto di sanità pubblica, penso di poter portare un valore aggiunto: ho accettato una nuova sfida in cui credo fortemente

LE ORIGINI CIOCIARE

Grande appassionato di musica, predilige quella jazz e la napoletana. Amante degli animali e grande tifoso della Lazio, Francesco Rocca ha origini ciociare. Il nonno di Rocca infatti (anche lui Francesco) era il fratello di Tullio capostipite di una famiglia di Ceccano molto conosciuta. Uno dei figli di Tullio, Lillo, è stato per anni un noto attivista cittadino della Democrazia Cristiana. Il nonno si arruolò nell’Aeronautica Militare trasferendosi a Roma mentre il padre, Arnaldo, ha sempre lavorato in Rai.

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