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Blue Forum Gaeta, 300 stakeholder a confronto con 30 esponenti di Governo

Tarcisio Di Pontecorvo
Conclusa oggi la terza edizione del Summit Nazionale dell’Economia del Mare con numeri e riscontri operativi che fanno prendere atto del successo della manifestazione. Il presidente Acampora soddisfatto per i risultati ottenuti. Rampelli: “Abbiamo definito il ruolo baricentrico del nostro mare”. De Meo: “Ci attende una grande sfida”
Aprile 13, 2024

“In questi quattro giorni di dibattito abbiamo adottato un metodo vincente, quello della partecipazione. Lo stesso utilizzato dal Ministro Musumeci per la stesura del Piano del Mare che ci ha visto coinvolti. La cifra del successo di questa kermesse non è nei numeri della straordinaria partecipazione ma nei risultati ottenuti. Abbiamo avuto una classe politica pronta a recepire le nostre istanze, gli esponenti di governo che sono stati qui hanno ascoltato le nostre richieste, soprattutto in vista del Collegato sul Mare e sulla Blue Economy al quale si sta lavorando – ha detto Giovanni Acampora – Presidente Assonautica Italiana, Si.Camera, CCIAA Frosinone Latina al Talk Show di Parenzo, Maredì -. Sono parole che chiudono anche la terza edizione del Blue Forum di Gaeta dando l’appuntamento al 2025. Quella odierna è stata l’ultima delle quattro giornate di dibattito che hanno coinvolto oltre 300 stakeholder istituzionali e associativi rappresentativi di 20 aree di attività legate dell’Economia del Mare, insieme a oltre 30 esponenti di Governo e Parlamento italiano, tra Ministri, Sottosegretari, Presidenti di Commissione, deputati e senatori. Un’occasione unica per condividere momenti di confronto e di networking finalizzati a mettere al centro delle politiche nazionali un settore che vale più di 140 miliardi di euro.

“L’Europa ha iniziato un percorso di consapevolezza della risorsa mare con azioni e strategie che mettono al centro anche la salvaguardia della biodiversità per combattere i cambiamenti climatici – ha detto da parte sua l’on. Salvatore De Meo – Il mare è un elemento che unisce ed esprime mille potenzialità che vanno disciplinate per rafforzare sempre più quell’economia blu all’interno della quale quella italiana è tra le prime in Europa. Anche su questo fronte l’Europa deve mettere in campo strategie credibili e pragmatiche per le sfide complesse che ci attendono. L’Italia ha un ruolo chiave, come è emerso dal dibattito di questi giorni, dobbiamo però superare le frammentazioni politiche, puntando sulla condivisione e sull’unione. Abbiamo bisogno di grande responsabilità, alla luce degli scenari geopolitici attuali. Ci attende una grande sfida che passa anche attraverso il mare”.

“Aver varato un Piano triennale del Mare, realizzando un Ministero che coordina una realtà così importante, ci ha permesso di definire il ruolo baricentrico del nostro mare. – Ha argomentato ieri Fabio Rampelli, vice presidente della Camera dei Deputati – Da questo Summit arriva un contributo centrale per arricchire la nostra azione con elementi necessari per proseguire in questo salto di livello importante. Sarà ora necessario puntare sulle fonti rinnovabili per l’approvvigionamento energetico ma non si possono abbandonare le strade vecchie senza aver costruito con dovizia di particolare quelle nuove. Devo ringraziare il Ministro Musumeci per lo straordinario lavoro svolto e per essere riuscito a mettere insieme tutte le competenze necessarie. Grazie anche al presidente Acampora per il suo ruolo, perché questo appuntamento per chi ha a cuore lo sviluppo del settore è ormai divenuto centrale; grazie ad Urso e a tutti coloro che sono qui in questi quattro giorni perché il contributo di ognuno dei presenti sarà centrale per le azioni del Governo. Si è parlato di formazione e ritengo che una nazione che ha 8000 km di costa abbia anche bisogno di una formazione diffusa, di mettere in rete tutti gli istituti di formazione. Il progetto di un’università del mare potrebbe oggi essere rivalutato perché il Mediterraneo, grazie al governo Meloni e alla sensibilità della Premier nella costruzione del Ministero del mare, ha ora una nuova prospettiva, una visione diversa, senza dubbio operativa. Con la prospettiva di una formazione integrata da un’attività istituzionale possiamo ottenere quello che manca per completare il puzzle della nostra vocazione di nazione di mare”. 

Numerose le proposte dei relatori recepite dai rappresentanti del governo e dai diversi ministeri che hanno competenza diretta sull’Economia del Mare. In apertura dei lavori il focus “Italia Nazione di Mare leader in Europa e nel Mediterraneo”, moderato da David Parenzo giornalista e conduttore di La7, nel corso del quale si sono succeduti gli interventi del sindaco di Gaeta, Cristian Leccese; Francesco Maresca, Assessore al Patrimonio, Porto, Mare e Pesca del Comune di Genova; Pino Musolino – Presidente AdSP Mar Tirreno Centro-Settentrionale e Medports; Salvatore De Meo – Presidente Commissione Affari Costituzionali Parlamento Europeo.

Nel primo pomeriggio si è svolto un momento di sport e condivisione con le Blue Exhibition – Sport acrobatici ed esercitazioni in mare, in collaborazione con Capitaneria di Porto di Gaeta, ITS Academy Fondazione “G. Caboto” e Assonautica Italiana – sul Pontile di Villa Irlanda, con la conduzione di Marino Masiero – Vicepresidente Assonautica Italiana e della giornalista Rai Roberta Ammendola.

Un momento di condivisione sul pontile di Villa Irlanda dove, dopo un light lunch, i presenti hanno potuto assistere ad una simulazione di salvataggio in mare della Guardia Costiera e alle acrobazie del campione del mondo Mariani.“In questi quattro giorni di dibattito abbiamo adottato un metodo vincente, quello della partecipazione. Lo stesso utilizzato dal Ministro Musumeci per la stesura del Piano del Mare che ci ha visto coinvolti. La cifra del successo di questa kermesse non è nei numeri della straordinaria partecipazione ma nei risultati ottenuti. Abbiamo avuto una classe politica pronta a recepire le nostre istanze, gli esponenti di governo che sono stati qui hanno ascoltato le nostre richieste, soprattutto in vista del Collegato sul Mare e sulla Blue Economy al quale si sta lavorando – ha detto Giovanni Acampora – Presidente Assonautica Italiana, Si.Camera, CCIAA Frosinone Latina al Talk Show di Parenzo, Maredì -. Sono parole che chiudono anche la terza edizione del Blue Forum di Gaeta dando l’appuntamento al 2025. Quella odierna è stata l’ultima delle quattro giornate di dibattito che hanno coinvolto oltre 300 stakeholder istituzionali e associativi rappresentativi di 20 aree di attività legate dell’Economia del Mare, insieme a oltre 30 esponenti di Governo e Parlamento italiano, tra Ministri, Sottosegretari, Presidenti di Commissione, deputati e senatori. Un’occasione unica per condividere momenti di confronto e di networking finalizzati a mettere al centro delle politiche nazionali un settore che vale più di 140 miliardi di euro.

“L’Europa ha iniziato un percorso di consapevolezza della risorsa mare con azioni e strategie che mettono al centro anche la salvaguardia della biodiversità per combattere i cambiamenti climatici – ha detto da parte sua l’on. Salvatore De Meo – Il mare è un elemento che unisce ed esprime mille potenzialità che vanno disciplinate per rafforzare sempre più quell’economia blu all’interno della quale quella italiana è tra le prime in Europa. Anche su questo fronte l’Europa deve mettere in campo strategie credibili e pragmatiche per le sfide complesse che ci attendono. L’Italia ha un ruolo chiave, come è emerso dal dibattito di questi giorni, dobbiamo però superare le frammentazioni politiche, puntando sulla condivisione e sull’unione. Abbiamo bisogno di grande responsabilità, alla luce degli scenari geopolitici attuali. Ci attende una grande sfida che passa anche attraverso il mare”.

“Aver varato un Piano triennale del Mare, realizzando un Ministero che coordina una realtà così importante, ci ha permesso di definire il ruolo baricentrico del nostro mare. – Ha argomentato ieri Fabio Rampelli, vice presidente della Camera dei Deputati – Da questo Summit arriva un contributo centrale per arricchire la nostra azione con elementi necessari per proseguire in questo salto di livello importante. Sarà ora necessario puntare sulle fonti rinnovabili per l’approvvigionamento energetico ma non si possono abbandonare le strade vecchie senza aver costruito con dovizia di particolare quelle nuove. Devo ringraziare il Ministro Musumeci per lo straordinario lavoro svolto e per essere riuscito a mettere insieme tutte le competenze necessarie. Grazie anche al presidente Acampora per il suo ruolo, perché questo appuntamento per chi ha a cuore lo sviluppo del settore è ormai divenuto centrale; grazie ad Urso e a tutti coloro che sono qui in questi quattro giorni perché il contributo di ognuno dei presenti sarà centrale per le azioni del Governo. Si è parlato di formazione e ritengo che una nazione che ha 8000 km di costa abbia anche bisogno di una formazione diffusa, di mettere in rete tutti gli istituti di formazione. Il progetto di un’università del mare potrebbe oggi essere rivalutato perché il Mediterraneo, grazie al governo Meloni e alla sensibilità della Premier nella costruzione del Ministero del mare, ha ora una nuova prospettiva, una visione diversa, senza dubbio operativa. Con la prospettiva di una formazione integrata da un’attività istituzionale possiamo ottenere quello che manca per completare il puzzle della nostra vocazione di nazione di mare”. 

Numerose le proposte dei relatori recepite dai rappresentanti del governo e dai diversi ministeri che hanno competenza diretta sull’Economia del Mare. In apertura dei lavori il focus “Italia Nazione di Mare leader in Europa e nel Mediterraneo”, moderato da David Parenzo giornalista e conduttore di La7, nel corso del quale si sono succeduti gli interventi del sindaco di Gaeta, Cristian Leccese; Francesco Maresca, Assessore al Patrimonio, Porto, Mare e Pesca del Comune di Genova; Pino Musolino – Presidente AdSP Mar Tirreno Centro-Settentrionale e Medports; Salvatore De Meo – Presidente Commissione Affari Costituzionali Parlamento Europeo.

Nel primo pomeriggio si è svolto un momento di sport e condivisione con le Blue Exhibition – Sport acrobatici ed esercitazioni in mare, in collaborazione con Capitaneria di Porto di Gaeta, ITS Academy Fondazione “G. Caboto” e Assonautica Italiana – sul Pontile di Villa Irlanda, con la conduzione di Marino Masiero – Vicepresidente Assonautica Italiana e della giornalista Rai Roberta Ammendola.

Un momento di condivisione sul pontile di Villa Irlanda dove, dopo un light lunch, i presenti hanno potuto assistere ad una simulazione di salvataggio in mare della Guardia Costiera e alle acrobazie del campione del mondo Mariani.

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