«Una restituzione anticipata di una cospicua parte del debito ed una conseguente ridefinizione delle modalità di recupero del debito residuo in rate annuali costanti e sostenibili»; «ultimati i lavori delle nuova palazzina di Lettere (attualmente in fase di collaudo)», «successo straordinario nelle immatricolazioni di studenti italiani e stranieri, amplificato dall’ingresso nella prestigiosa alleanza europea EUT+». Il rettore Marco Dell’Isola, inaugurando l’anno accademico, questa mattina nell’aula magna del campus universitario di Cassino, ha ancorato il suo lungo intervento alle direttrici dell’ulteriore passo per la messa in sicurezza dei conti d’Ateneo (dopo la scoperta nel 2017 del maxi debito da 44 milioni di euro, i cui effetti negativi si protrarranno almeno fino al 2029), dell’imminente trasferimento degli studenti di Lettere dal centro cittadino al nuovo stabile della Folcara, del recupero del calo degli iscritti, legato anche all’inverno demografico in corso specialmente nelle aree interne del centro-sud, grazie all’accelerazione sull’internazionalizzazione degli universitari. Presenti all’evento, tra gli altri, gli onorevoli Ruspandini e Pulciani, l’assessore regionale Ciacciarelli, i consiglieri regionali Maura, Savo e Battisti, i sindaci del territorio, a partire da quelli di Frosinone Riccardo Mastrangeli e Gaeta Cristian Leccese.
Rocca: la nomina di Trequattrini testimonia
la mia attenzione a questo territorio
Ad aprire la cerimonia il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca – che subito dopo l’evento Unicas ha preso parte ad un’assemblea con i lavoratori della Reno de Medici per poi dirigersi alla Casa della salute di Pontecorvo -. «Questa università è un punto di riferimento importante di un territorio che ha potenzialità incredibili che adesso andiamo recuperando, dopo un periodo di disattenzione. Non è responsabilità del recente passato ma di una situazione di vecchia data, anni di assenza della politica e di visione su questa area». Rocca ha sottolineato come la «rinascita ciociara» debba avere al centro l’azione dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale. Ha ricordato che i bilanci regionali sono appesantiti dai 500milioni di euro da pagare annualmente per interessi sui debiti ereditati dal passato, ma che non diminuirà l’impegno su residenze studentesche e borse di studio. Ha concluso parlando del Consorzio Industriale Unico: «Sono particolarmente contento che Unicas, accompagnando il professor Raffaele Trequattrini, contribuirà ad una nuova stagione di rilancio. Questa nomina testimonia l’importanza che do a questo territorio e alle sue professionalità. Ho ritenuto che fosse necessario uscire da una logica politica e che si dovesse sostenere una persona di spessore. Così tra Università e Regione possiamo fare strategia insieme di rilancio del nostro territorio, con un dialogo costante con le nostre comunità. Mi auguro che sia l’inizio di un cammino da compiere con la vicinanza della nostra amministrazione».
Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, ha ricordato le molte collaborazioni in corso tra il Comune e l’ateneo, dal piano traffico alla situazione dell’inquinamento da polveri sottili.
Dell’Isola: le novità dall’accordo di programma
col Miur all’alleanza europea Eut+
Nella sua relazione il rettore Dell’Isola ha parlato di «un anno accademico reso particolarmente fertile dal successo straordinario nelle immatricolazioni di studenti italiani e stranieri, amplificato dall’ingresso nella prestigiosa alleanza europea EUT+; dal rilancio delle nostre infrastrutture edili e digitali; dal consolidamento della vocazione universitaria alla formazione continua e all’abilitazione degli insegnanti; dagli eccezionali risultati della ricerca, del trasferimento tecnologico e dei progetti PNRR; e, infine, dal nuovo accordo di programma concesso dal MUR, che prevede una restituzione anticipata di una cospicua parte del debito ed una conseguente ridefinizione delle modalità di recupero del debito residuo in rate annuali costanti e sostenibili».
Dell’Isola si è soffermato sulla crescita progressiva degli studenti stranieri con un aumento medio di circa il 20 per cento su base annua negli ultimi 10 anni. Quest’anno si sono avute oltre 15mila domande di preammissione, circa 3500 sono stati gli ammessi alla piattaforma Universitaly e più di 900 gli immatricolati con titolo di studio conseguito all’estero: provengono da oltre 50 nazioni. Quasi il 50% dal continente asiatico, poco meno dall’Africa e il 10% da Europa e Americhe.
Quanto agli studenti italiani, il rettore ha spiegato che «rispetto ai semplici progetti formativi Erasmus, i programmi di studio dell’Alleanza EUT+ sono generalmente: molto più flessibili; consentono agli studenti di personalizzare il loro percorso formativo; permettono di ottenere un titolo internazionale direttamente spendibile in diversi paesi europei (fino a conseguire una vera e propria laurea europea). In tal modo gli studenti iscritti all’Università di Cassino possono accedere oggi ad un Campus Europeo capace di rispondere alle esigenze formative delle imprese europee».
Rilancio dei poli universitari di Frosinone e Gaeta
e l’eccellenza nella ricerca in progetti e pubblicazioni
«Negli ultimi 3 anni l’offerta formativa è cresciuta da 31 a 39 corsi di studio. Oggi ci sono 15 corsi di laurea triennali, 22 magistrali e 2 corsi di laurea a ciclo unico. Il rettore ha parlato di rilancio del Polo di Frosinone grazie alla collaborazione del Comune capoluogo, dell’Its Meccatronico e di Unindustria. Tra le principali novità l’attivazione della laurea di Scienza della Formazione primaria, i due corsi triennali in lingua inglese in economia ed i due cosi triennali nella sede di Frosinone. Anche presso la sede di Gaeta la sperimentazione del master in diritto epolizia sul mare è stata premiata con oltre 60 iscritti. Sul piano strutturale realizzata la mensa universitaria della sede di Frosinone (in collaborazione con DiSCo Lazio) ed avviati i lavori di rifunzionalizzazione dell’intero immobile (in sinergia con l’ITS Meccatronico ed Unindustria Frosinone); avviato un intervento di recupero del Castello di Gaeta (che prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche all’interno del percorso dedicato alla musealizzazione delle celle piemontesi).
«L’eccellenza nella ricerca dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale – ha poi sottolineato il rettore – è testimoniata non solo dalla visibilità dei suoi ricercatori (anche quest’anno con il 4,7% ottimamente collocati nella classifica 2023 della Stanford University “World’s Top 2% Scientists”), ma soprattutto dall’eccezionale contributo fornito in progetti e pubblicazioni nei più svariati campi della scienza e della tecnica, quali ad esempio quelli più sfidanti ed attuali del PNRR. In questo ambito Unicas è particolarmente impegnata sia direttamente (con la partecipazione al Centro di Ricerca Nazionale sulla Mobilità Sostenibile – MOST, all’ecosistema dell’innovazione “Fondazione Rome Technopole” e al centro di competenza “Cyber4.0”), sia indirettamente con le fruttuose collaborazioni e partecipazioni a bandi a cascata attraverso i partenariati estesi e i centri nazionali (come Changes, Restart, Agritech, 3A-Italy, Nest, Grins)».
Gaglione (studenti): male il rinvio del trasferimento
di Lettere ma segnali positivi dalla sede di Frosinone
Luigi Gaglione, in rappresentanza degli studenti, ha detto tra l’altro: «Anche quest’anno, siamo costretti a sperare che l’anno prossimo sia quello giusto per la nuova sede di Lettere. Siamo stanchi delle belle parole e delle promesse. Gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale e magistrale (di lettere) pagano tasse universitarie come tutti noi, hanno gli stessi diritti di usufruire di servizi universitari in condizioni ottimali e quindi hanno bisogno di un cambio di passo per favorire la diminuzione di una disuguaglianza dovuta solo ed esclusivamente a motivi strutturali che impediscono il salto di qualità e ne peggiora, anno dopo anno, il dato delle iscrizioni».
«Un cambio di passo che abbiamo visto, seppur minimo, nel polo di Frosinone che negli anni ha avuto una crescita esponenziale, diventando un fiore all’occhiello del dipartimento di economia e giurisprudenza, di quello di Ingegneria civile e meccanica e di tutto l’Ateneo. Forte di una posizione strategica all’interno della città capoluogo di provincia, rende la nostra Università ancora più appetibile e, soprattutto, mette i nostri laureati in vetrina per le tante imprese che sono presenti sul territorio. Speriamo che si cominci a ragionare su una nuova collocazione per il polo per dare, finalmente, agli studenti una struttura adeguata e dignitosa con servizi all’altezza. Parlando di servizi, non possiamo che essere orgogliosi del lavoro svolto dal CUDIR».