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Anagni, Ferentino, Fiuggi: che centrodestra sarà? PD: nomenklatura confusa su Elly Schlein

Licandro Licantropo
Stefano Bonaccini, il grande sconfitto nelle primarie del Pd, ha detto che “chi se ne va, sbaglia”.
Marzo 1, 2023
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico

Per le elezioni politiche si è votato il 25 settembre 2022. Meno di un mese dopo, il 22 ottobre, il Governo Meloni era operativo. Le regionali del Lazio ci sono state il 12 e 13 febbraio. Probabilmente per il 12 marzo Francesco Rocca avrà presentato la sua Giunta, ma intanto tutti i tempi continuano a slittare. A cominciare dalla proclamazione degli eletti. Si stanno ancora controllando e verificando i voti di alcune sezioni. Questo impone una riflessione non soltanto su una legge elettorale che ha mostrato limiti enormi in questa tornata, ma anche sui tempi entro i quali gli organi preposti (le commissioni elettorali) devono assumere decisioni e dare un quadro completo e definitivo. Ci sono argomenti urgenti da affrontare che richiedono un esecutivo nel pieno delle proprie funzioni. Fra l’altro le trattative per la formazione della giunta si annunciano alquanto complicate

IL PD NON ACCETTA IL TRIONFO DELLA SCHLEIN

Stefano Bonaccini, il grande sconfitto nelle primarie del Pd, ha detto che “chi se ne va, sbaglia”. In questo modo però ha posto l’attenzione sul tema del momento: in tantissimi nel partito stanno ragionando sul da farsi. Un paradosso esiste: la stragrande maggioranza degli iscritti aveva votato per Bonaccini. Ma il segretario di un partito non viene scelto dagli iscritti? Non nel Partito Democratico, che ha da tempo individuato le primarie come metodo di selezione. Per far partecipare chi comunque si riconosce nell’area ma che non è necessariamente iscritto.

La stessa Elly Schlein ha la tessera da pochissimo tempo. Funziona così, come al solito gli sconfitti, invece di accettare il risultato, pensano di andarsene oppure di alzare la tensione per ottenere il massimo possibile. La Schlein cambierà il partito radicalmente. Non sarà semplice andare avanti come niente fosse. Anche in provincia di Frosinone il segretario Luca Fantini e l’intero gruppo dirigente (il leader è Francesco De Angelis) dovranno fare i conti con la nuova situazione. Su temi come i rifiuti, il consumo di suolo, l’ambiente, l’inquinamento, il rapporto con gli alleati, Elly Schlein cambierà moltissimo. Capiremo sin dalle elezioni comunali di maggio se ci saranno mutamenti pure nell’individuazione dei candidati a sindaco. Per esempio ad Anagni e Fiuggi.

A Ferentino il discorso è ancora più complicato, visto che Pensare Democratico ha individuato Piergianni Fiorletta “contro” l’area di Antonio Pompeo. Anche sulle alleanze si annunciano delle novità. Difficilmente il Partito Democratico di Schlein potrà essere alleato del Terzo Polo di Carlo Calenda (Azione) e Matteo Renzi (Italia Viva). Mentre con il Movimento Cinque Stelle si annuncia una competizione fortissima. In questi ultimi tempi il Pd ha vinto negli enti intermedi (grazie allo strapotere di De Angelis) e in alcuni Comuni. Tipo Sora, dove la formula scelta è stata quella di un sindaco civico (Luca Di Stefano) sostenuto dal partito (senza il simbolo sulla scheda). Siamo sicuri che una cosa del genere potrà stare bene alla nuova segretaria nazionale del Pd? Enrico Letta non aveva problemi, Nicola Zingaretti neppure considerando il Campo Largo. Ma con Elly Schlein sarà diverso.

IL CENTRODESTRA

Dei quattordici Comuni che andranno al voto, ce ne sono tre particolarmente importanti e strategici. Due hanno sindaci di centrodestra: ad Anagni c’è Daniele Natalia, a Fiuggi Alioska Baccarini. Mentre a Ferentino da tempo immemorabile la coalizione non tocca palla. Gli alleati saranno veramente capaci di sedersi attorno allo stesso tavolo e trovare delle soluzioni condivise? Senza ipocrisia: non sarà affatto semplice. Ad Alatri ci sono dei problemi, alle provinciali c’è stata una spaccatura forte, dappertutto il clima che si respira non è dei migliori. In vista della formazione della giunta regionale di Francesco Rocca, sia la Lega che Forza Italia stanno cercando di pressare Fratelli d’Italia nonostante i voti, le percentuali e il numero degli eletti siano ampiamente favorevoli al partito di Giorgia Meloni.

Tra poco si dovrà procedere anche alla nomina dei presidenti di 5 Egato: Roma città, provincia di Roma, Latina, Viterbo, Rieti. A Frosinone è stato già indicato Mauro Buschini, anche se c’è un ricorso al Tar pendente. Il centrodestra, pur  vincendo ed essendo maggioranza, fa molta fatica a trovare formule che vadano bene a tutti. Ad Anagni, Fiuggi e Ferentino la coalizione sarà in grado di marciare unita con un solo candidato a sindaco? Vedremo quello che succederà nelle prossime settimane, ma sinceramente la situazione appare complicata. Nei Comuni centrodestra e centrosinistra dovranno quindi rapportarsi a una realtà non semplice. Le liste civiche rappresenteranno ancora una volta un grimaldello fondamentale.

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