Non sarà certamente Francesco Lollobrigida il candidato del centrodestra alla Regione Lazio. Il numero due del partito che con tutta probabilità esprimerà con Giorgia Meloni il presidente del Consiglio dei Ministri non potrà abbandonare la guida, alla Camera dei Deputati, del foltissimo gruppo di parlamentari eletti il 25 settembre. Ecco perchè è in corso da qualche giorno il Toto-presidente per capire chi verrà chiamato dal partito alla riconquista, dopo dieci anni di governo di centrosinistra, della presidenza della Regione.
Ad oggi rimangono in campo le ipotesi Andrea Abodi, ex presidente della Lega di serie B e presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e di Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana. Tramontata l’ipotesi Massimo Giletti, anche se i più maliziosi avevano letto tra le righe dell’intervista concessa un paio di mesi fa dall’anchorman al Corriere della Sera una disponibilità “quasi concordata“. Resta in campo, in ambito giornalistico, la possibilità che a candidarsi sia l’attuale direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano.
Sulla tempistica per la scelta del candidato gioca anche quello che succederà nel centrosinistra. Se si ripetessero solo in parte le condizioni delle elezioni politiche (basterebbe che saltasse nel tentativo di ricostruzione del “campo largo” l’alleanza con Renzi e Calenda) il centrodestra potrebbe sistemare alla Regione anche qualche “deluso” non coinvolto nella formazione della squadra di governo.
Ma tutta una serie di eventi, primo tra i quali la candidatura nel collegio uninominale che cinque anni fa elesse la leader Giorgia Meloni, portano a pensare che il partito abbia puntato le sue fiches su Chiara Colosimo, che ha percorso, da Azione Giovani al Consiglio regionale gli stessi passi della futura premier e che, sembrerà un caso, ma chi conosce bene gli ambienti di Fratelli d’Italia sa bene che non lo è, ha conquistato il seggio di Montecitorio proprio nel collegio simbolo di Latina.
Con la Meloni Chiara Colosimo condivide anche il quartiere di origine della Capitale, la Garbatella , e la sua esperienza alla Regione è stata caratterizzata da un’opposizione attenta e puntuale che ha toccato la punta più importante con le interrogazioni sulle assunzioni sospette al Comune di Allumiere. Vicenda che costò la presidenza del Consiglio regionale a Mauro Buschini e che conquistò per qualche settimana la ribalta nazionale.
Se verranno confermati i “rumors” secondo i quali la scelta per la regione si concentrerà su un candidato dal profilo politico quello di Chiara Colosimo è da tenere nella massima considerazione. Giocherebbe a suo favore il richiamo per carattere, esperienza e storia personale a Giorgia Meloni. Il fatto che le elezioni arriverebbero a febbraio con gli elettori ancora in luna di miele con il Governo a navigazione appena iniziata. E, particolare da non sottovalutare, il fatto che dopo qualche mese dall’affermazione di Fratelli d’Italia nelle elezioni politiche il partito si ripresenti agli elettori proponendo ancora una volta una donna. Questa volta per la carica più prestigiosa della seconda regione italiana.
