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Sinistra alla frutta: studenti come “balilla” cantano l’inno. L’attacco a Durigon si trasforma in un autogol

Marco Battistini
I sindacati e la sinistra hanno scatenato una bufera mediatica contro il Carroccio, come conseguenza di quanto accaduto mercoledì 25 gennaio all’Hotel Europa, nel corso di una convention sulle scuole
Gennaio 31, 2023
Gli studenti cantano l'inno nazionale durante il convegno organizzato dalla Lega

Studenti che cantano l’inno nazionale con la mano sul cuore durante il convegno organizzato dalla Lega a Latina. Una manifestazione spontanea di amore per la Patria, che non piace alle sinistre, che parlano di un “riadattamento leghista dei balilla del secolo scorso”. Ancora una volta i progressisti nostrani, non sapendo più come evitare un’altra sonora sconfitta elettorale alle prossime regionali, provano ad alzare il livello delle polemiche. E Latina finisce nell’occhio del ciclone.

DIRIGENTI SCOLASTICI DA PUNIRE?

I sindacati e la sinistra hanno scatenato una vera e propria bufera mediatica contro il Carroccio, come conseguenza di quanto accaduto nel corso della convention di mercoledì 25 gennaio all’Hotel Europa, intitolata “Pnrr: Piano Scuola 4.0. Ambienti di Apprendimento Innovativi”.

Con una interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Valditara, il deputato Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali, ha chiesto provvedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti scolastici e dei docenti che hanno coinvolto in una iniziativa di partito i loro studenti.

“Si tratta dell’evento tenuto alla presenza dello stesso ministro Valditara lo scorso il 25 gennaio nella sala conferenze dell’hotel Europa sul tema ‘Pnrr Piano scuola 4.0’, presente anche il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, coinvolti gli Istituti San Benedetto, Buonarroti, Frezzotti Corradini e il Giulio Cesare di Latina”, ha spiegato Filiberto Zaratti. “Mano destra sul cuore e fazzoletto verde al collo, come hanno riportato le cronache giornalistiche, gli studenti hanno salutato le autorità in un’atmosfera d’altri tempi e in una chiara liturgia di partito.

Ricordo che il Piano scuola 4.0 oggetto dell’evento, un investimento di 2,1 miliardi di euro, è teso alla trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi, realizzando ambienti di apprendimento ibridi che possano fondere le potenzialità educative e didattiche degli spazi fisici concepiti in modo innovativo e degli ambienti digitali. Proprio distante dalle modalità usate nell’evento in questione, oltre che sideralmente lontano dalla proposta dello stesso ministro Valditara di ripristinare ‘gabbie salariali’ tra il personale scolastico su cui chiedo conferme nella stessa interrogazione”, ha concluso Zaratti.

LA CGIL METTE IL CARICO

In una nota, la Cgil di Roma e del Lazio e la Cgil di Frosinone-Latina in riferimento alla vicenda è intervenuta polemizzando con la Lega. “Una scena grottesca – commenta il sindacato – non solo per l’inopportunità e la gravità di coinvolgere le scolaresche in un’iniziativa di propaganda di un partito, ma anche per il ruolo che le studentesse e gli studenti hanno dovuto svolgere nel riadattamento leghista dei balilla del secolo scorso. Una fase storica del nostro Paese da cui, evidentemente, Durigon, massimo esponente della Lega in provincia di Latina, fatica a separarsi. Del resto non è neanche passato troppo tempo da quando, nel 2021 in un comizio pubblico, propose di re-intitolare ad Arnaldo Mussolini il parco comunale Falcone e Borsellino. È bene che – prosegue la nota della Cgil -, come avvenuto in passato, Durigon faccia un passo indietro perché ci pare chiaro che la lezione del 2021 non sia stata recepita e che continui a dare prova di non essere degno di ricoprire incarichi istituzionali. Dal ministro Valditara ci aspettiamo invece un pronto chiarimento su questo disdicevole episodio, anche alla luce della richiesta di ascolto da parte della Rete degli studenti medi di Latina, disattesa dal ministro, in merito alla fatiscenza degli edifici scolastici e al problema della continuità didattica”.

LA REPLICA DELL’ON. MIELE

La Lega fa quadrato e parla di ricostruzioni demagogiche e totalmente prive di ogni fondamento. “L’incontro è stato centrato completamente ed esclusivamente sui temi della scuola e del futuro della didattica e nulla ha avuto a che fare con la campagna elettorale. Non possiamo tacere e non siamo disposti ad accettare ricostruzioni totalmente prive di ogni fondamento della sinistra e della Cgil che si presta alla politica per fare demagogia” ha affermato Pina Cochi, coordinatore della Lega a Latina. Non è mancata inoltre una replica parlamentare, affidata all’on. Giovanna Miele.

“Le scolaresche, impegnate nel coro di benvenuto riservato al Ministro dell’Istruzione e la cui divisa era una maglia con il nome della scuola, erano presenti in rappresentanza degli istituti che a Latina e provincia si sono resi protagoniste per le iniziative che hanno realizzato grazie all’impegno del loro gruppo docenti e dirigenti -ha evidenziata la Miele– nel convegno nessun riferimento è stato fatto alla politica né tanto meno alle prossime consultazioni elettorali regionali né tantomeno alcun candidato ha preso parola o è intervenuto durante i lavori”.

Una vicenda dai contorni ridicoli che probabilmente è servita solo all’estrema sinistra per giustificare i motivi della propria esistenza. In mancanza di programmi, proposte e visione politica, si preferisce gettare fango persino su dirigenti scolastici e studenti. Una polemica che a conti fatti potrebbe persino rivelarsi un boomerang per chi l’ha fatta esplodere.

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