Pur scendendo nei sondaggi e nel peso politico elettorale anche locale, la Lega nel Lazio ed in particolare in provincia di Latina, può esultare, per aver portato a casa ‘conquiste’ davvero inimmaginabili fino a poco tempo fa. L’artefice: Claudio Durigon. Il sottosegretario al Lavoro, criticato e spesso sottovalutato per acume politico, ha dimostrato in quest’ultimo frangente di essere non solo estremamente lucido ma anche molto concreto.
IL DOPPIO COLPO
Il primo asso calato dalla manica è stata Sabrina Cenciarelli. Una manager di alto profilo per il ruolo di commissario Asl di Latina. Per quasi tre anni è stata la direttrice amministrativa dell’azienda. La dottoressa Cenciarelli ha ottenuto l’incarico dal presidente della Regione, nonostante le forti pressioni della corrente fazzoniana.
Sotto il profilo politico due sono i vincitori principali di quest’operazione sono stati Enrico Tiero, che ha sostenuto da subito la Cenciarelli e Claudio Durigon, da sempre il principale sponsor della manager. Sono loro ad aver sostenuto maggiormente la scelta del neo commissario. Di fatto si è creata una sinergia che ha visto Fratelli d’Italia e Lega protesi a rintuzzare le ambizioni di Forza Italia. Un copione simile ma dal valore politico ben più importante si è verificato relativamente al voto sulla nuova governance di Acqualatina. Qui è stato il voto dei sindaci a sancire il successo dell’asse FdI-Lega. Sicuramente il peso di Nicola Procaccini si è fatto sentire, ma va detto che chi rischia di portare a casa il colpo grosso è Claudio Durigon. Cinzia Marzoli, commercialista e amministratore Unico della società Capo d’Anzio dovrebbe assumere la carica di presidente. Si tratta di una professionista considerata vicina se non in quota Lega. Se ciò dovesse accadere, Durigon avrebbe compiuto un capolavoro politico notevole: Asl e Acqualatina sarebbero di fatto guidate da esponenti indicati espressamente dal Carroccio.
LA MAPPA INTERNA NEL LAZIO
Nel frattempo nel mondo leghista si registra una certa effervescenza sul piano degli equilibri locali. In chiave europee sembra in grado di ottenere un ottimo risultato l’europarlamentare Matteo Adinolfi, forte di oltre 30.000 preferenze strappate nel 2019. Adinolfi ha saputo comunque mantenere il suo consenso attraverso un rapporto stabile con il territorio, a partire dal sostegno mai fatto mancare al mondo produttivo locale. Oltre a lui a Latina spiccano due figure di primo piano: il vicesindaco di Latina Massimiliano Carnevale e soprattutto ‘fedelissimo’ di Claudio Durigon. Come pure si può dire di Giovanna Miele, deputato della Lega.
Occorre evidenziare che la Lega a Roma e nel Lazio ha però un nuovo leader: Davide Bordoni. 50 anni e romano. La nomina di Bordoni ha rappresentato già un cambio di direzione evidente. Di estrazione centrista, ex Forza Italia, Davide Bordoni rappresenta una scossa necessaria per una forza politica dilaniata da liti e polemiche interne. Un ‘moderato’, potrebbe riuscire a gestire in modo più efficace questa fase difficile per il Carroccio laziale. A Roma e nel Lazio sembra dunque prevalere una Lega a trazione moderata. E non è detto che in futuro non ci possano essere nuovi ingressi in grado di rafforzare questa nuova linea del Carroccio.