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Sinergie virtuose: il centrodestra per il rilancio della sanità di Anagni. Università e Camera di Commercio per l’ambiente

Massimo Pizzuti
Febbraio 1, 2024
francesco rocca, massimo ruspandini, daniele maura e daniele natalia

Non c’è ancora l’ufficialità ma fonti bene informate riferiscono della volontà del commissario della Asl, Sabrina Pulvirenti di mettere mano, come da promessa del presidente Rocca, alla questione dell’Ospedale di Anagni. A tal proposito in una lettera indirizzata al Dott. Cedrone, direttore del distretto A, vengono richiesti tempi molto rapidi per l’attivazione del reparto riservato ai malati oncologici.
Pare che per il nosocomio della Città dei Papi, si stia accelerando oltre che per la realizzazione immediata di un centro destinato all’utenza della zona nord della Provincia anche per attivare la lungodegenza. Operazione propedeutica alla successiva apertura di un punto di primo soccorso. C’è da dire che nel caso di Anagni ha funzionato, per una volta, il gioco di squadra del
Centrodestra.
Con Francesco Rocca, Daniele Natalia, Massimo Ruspandini e Daniele Maura che mettendo da parte le bandiere stanno lavorando in simbiosi per centrare una “ripartenza” alla quale nessuno credeva.

Sabrina Pulvirenti, commissario Asl Frosinone

UN MASTER PER SVILUPPARE COMPETENZE PER L’ECONOMIA CIRCOLARE

Il convegno sul Master di primo livello sul Management dell’Economia Circolare ha in realtà fatto capire che l’Università di Cassino (organizzatrice del corso di perfezionamento scientifico) e la Camera di Commercio sono le due istituzione che più di tutte sul territorio stanno cercando di sviluppare conoscenze e competenze per azioni più incisive in tema di sostenibilità e tutela ambientale. Da un lato il Prof. Giuseppe Russo per l’Università e dall’altro Guido D’Amico per la Camera di Commercio hanno dato impulso ad un’iniziativa destinata ad avere risvolti importanti sul piano delle conoscenze in un settore, quello dell’economia circolare, che sia sul piano autorizzativo che su quello progettuale, paga un prezzo troppo alto non solo per il cumulo di norme vecchie e farraginose ma anche per la mancata formazione di personale e dirigenti in grado di cogliere tutta una serie di opportunità per ottimizzare, velocizzare ed efficientare il ciclo dei rifiuti.
A trarre vantaggio da questa proposta formativa alla fine potrebbero essere tutti quelli che hanno partecipato al convegno: gli industriali, gli operatori del settore, le forze dell’ordine.
E in particolare il nostro territorio che mentre è alla disperata ricerca di una nuova vocazione è costretto a fare i conti con un passato disastroso dal punto di vista del rapporto con l’ambiente.

Il presidente Confimprese Guido D’Amico
Il professore Giuseppe Russo

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