La giunta nel Lazio, come già preannunciato, sarà pronta per domani. Lo ha confermato Francesco Rocca, neo presidente della Regione Lazio, dopo l’incontro a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni. Assieme al presidente del Consiglio, il governatore deve risolvere il nodo giunta, definendone i dettagli. Una cosa è certa: l’ex numero uno della Croce rossa si terrà la delega alla Sanità. Rocca ha ancora pochi giorni di tempo, da statuto, per nominare la sua squadra.
In ogni caso la maggioranza è in ‘fermento’. Ieri ha avuto luogo alla Camera un altro vertice, quello dei coordinatori regionali dei partiti di centrodestra, ma l’ultima parola spettava proprio a Rocca e alla leader di FdI Giorgia Meloni. Il nodo del governo regionale deve sciogliersi del tutto nelle prossime ore.
Dopo la giunta venerdì si deciderà per l’ufficio della presidenza del Consiglio, che salvo sorprese andrà ad Antonello Aurigemma, mentre Daniele Sabatini è in vantaggio per il ruolo di capogruppo di FdI alla Pisana. Tra i pontini ruoli importanti in aula dovrebbero andare ad Enrico Tiero ed Orlando Angelo Tripodi.
GIUNTA ROCCA, ANGELILLI NUMERO 2
Roberta Angelilli che avrà le Attività produttive e la vicepresidenza e sarà la “donna forte” e i “capricci della Lega” che ha addirittura minacciato l’appoggio esterno per tentare di alzare la posta, la squadra è completa. La vice avrà anche la delega alle Attività Produttive e alla gestione dei Fondi Ue, una scelta che sostanzia la grande energia nella ripresa economica strutturale della regione di Roma. Giancarlo Righini avrà la delega al Bilancio. Di “rito meloniano fondamentalista, ha dalla sua i colonnelli schierati sul campo come Silvestroni e Trancassini e pare pure nella grazie di Giovanni Donzelli. Righini si è confermato una macchina da voti.
Poi c’è Fabrizio Ghera, altro recordman di consensi, già con Alemanno al Comune e “emanazione” di Fabio Rampelli. Da primo degli eletti a Roma, avrà la delega ai Lavori Pubblici. L’Urbanistica senza però le competenze sullo Stadio della Roma sarà nelle mani di Massimiliano Maselli, un sempre verde onnipresente che nella precedente legislatura ha occupato la poltrona più comoda della Commissione Commercio. Con l’obiettivo di averne almeno 4, le mani nell’Agricoltura regionale le metterà Laura Allegrini, 9 anni in Confagricoltura e lunga esperienza in Consiglio regionale. Il quadro si completa col fatto che viene da Viterbo.
LE BRICIOLE PER GLI ALLEATI MINORI
Forza Italia ha pronte le proposte, la Lega inchiodata dal caso Cangemi. A fronte della richiesta di affidare la Presidenza del Consiglio, l’offerta sul piatto è sempre la stessa: due assessorati e basta con uno già saldamente in pugno a Pasquale Ciacciarelli, già presidente uscente della Commissione Cultura e indicato proprio per l’assessorato, in vantaggio perché “quota regionale” come rappresentante della Ciociaria. Gli altri due nomi dovrebbero essere il “solito” Cangemi se privato del giocattolo dell’Aula in tandem con Anna Cinzia Bonfrisco. Per Forza Italia come figura femminile, oltre alla all’ex deputata Maria Spena, circolerebbe il nome dell’ex deputata Annagrazia Calabria, notizia non confermata al momento dai vertici di Forza Italia e Cosimo Mitrano.