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Negata la pre-sospensiva a Coletta: il 26 luglio nuovo round al Consiglio di Stato

Marco Battistini
Il giudice ha lasciato intendere che sulla sentenza del Tar che ha disposto il ritorno alle urne degli elettori di 22 sezioni del Comune di Latina, occorrerà riunire il collegio dei magistrati per valutazione più approfondita.
Luglio 13, 2022
Damiano Coletta

Gianpiero Paolo Cirillo, presidente della seconda sezione del Consiglio di Stato non ha concesso la pre-sospensiva al sindaco decaduto Damiano Coletta. Il magistrato con un decreto monocratico, ha respinto il primo ricorso cautelare come ampiamente prevedibile dopo la nomina del commissario prefettizio Carmine Valente. Nelle motivazioni del decreto si fa riferimento proprio a questa nomina avvenuta nella giornata di lunedì. “Considerato che nel caso di specie non ricorre l’estrema gravità ed urgenza -si legge nel decreto inaudita altera parte emesso nella serata di ieri- in quanto la continuità dell’azione amministrativa può essere assicurata dalla nomina del commissario ad acta da parte del prefetto, mentre la decadenza del sindaco per il breve periodo intercorrente tra l’emissione del presente provvedimento e la fissanda udienza camerale non compromette in maniera considerevole e irreversibile la posizione del sindaco eletto”. Il giudice ha lasciato intendere che sulla sentenza del Tar che ha disposto il ritorno alle urne degli elettori di 22 sezioni del Comune di Latina, occorrerà riunire il collegio dei magistrati per valutazione più approfondita. “Considerato in ogni caso che i profili di illegittimità, per la loro intrinseca difficoltà, debbono essere necessariamente valutati in sede collegiale -si legge ancora nel decreto, che oltre a sancire il rigetto dell’istanza- fissa per la discussione, la camera di consiglio del 26 luglio 2022”.

COLETTA SI GIOCHERA’ TUTTO FRA DUE SETTIMANE

In attesa di quella data, il sindaco Coletta e i suoi consiglieri rimangono così al momento fuori dal comune. Il civico, eletto con la coalizione di centro sinistra, è stato scalzato dal ricorso presentato da tre candidati non eletti della lista Latina nel cuore, guidata dall’ex sindaco di centro destra Vincenzo Zaccheo, a causa di alcune incongruenze riscontrate nei verbali approvati da diversi presidenti di seggio. Nel ricorso, si sottolineava che il mancato raggiungimento del 50% + 1 al primo turno del candidato sindaco Zaccheo sarebbe stato determinato “da un significativo numero di voti illegittimamente assegnati e da schede elettorali illegittimamente rendicontate” nei verbali delle sezioni elettorali. “Da parte mia c’è massima fiducia nella giustizia e c’è anche la consapevolezza che le partite debbano essere considerate concluse solo quando sono stati completati tutti i gradi di giudizio”, scriveva lunedì Coletta annunciando la presentazione del ricorso. “Io sono pronto a qualsiasi scenario -ha sottolineato l ‘ex sindaco- ho già battuto due volte una certa politica, sono pronto a farlo anche una terza volta”. Per poter tornare a piazza del Popolo Damiano Coletta dovrà adesso vincere anche la partita giudiziaria. Fra due settimane tutto sarà molto più chiaro.

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