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L’Italdonne travolge anche il Brasile e si prende la Nations League

Roberto Mercaldo
Alla legge del 3/0 non riesce a sottrarsi neanche il sestetto di Ze Roberto
Luglio 18, 2022
Paola Egonu

La superiorità impressionante esibita dall’Italia del volley femminile nelle finali di Nations League genera orgoglio e ammirazione, ma anche un inevitabile interrogativo; come ha fatto a perdere ai Giochi? Dal disgraziato quarto di finale con la Serbia, le azzurre hanno intrapreso una sorta di marcia trionfale, vincendo i campionati Europei, battendo in finale proprio la Serbia, ed ora hanno ribadito la superiorità sul resto del mondo, travolgendo tutte le avversarie e vincendo per la prima volta la Nations League. Il 23 settembre cominceranno i mondiali e le ragazze di Mazzanti dovranno sostenere necessariamente il ruolo di grandi favorite. Completare il tris di successi consegnerebbe alla storia Paola Egonu e compagne ma acuirebbe il rammarico per il flop olimpico. Correremo il rischio, perché al femminile la nostra bacheca mondiale è attualmente impreziosita da un solo trofeo, quello del 2002. Era l’Italia di Elisa Togut, migliore giocatrice di quella manifestazione, chiusa con il 3/2 sulla Russia. Ma torniamo alla Nations League e al meraviglioso uno/due assestato alle padrone di casa della Turchia e al Brasile delle stelle. In entrambe le sfide il più insidioso avversario delle azzurre è stato un calo di tensione, arrivato più o meno puntualmente quando il vantaggio ha acquisito dimensioni troppo corpose. Con 6/7 lunghezze di margine qualche errore di deconcentrazione è arrivato, ma quando hanno di nuovo avuto il fiato delle avversarie sul collo, Orro e compagne hanno sistematicamente ritrovato la ferocia agonistica. Una macchina perfetta, l’Italia di Mazzanti, nelle fasi conclusive di ogni parziale. Se ne è accorto anche il Brasile, troppo falloso in attacco, spaventato dai tentacoli delle centrali Danesi e Chirichella, coadiuvate egregiamente nel fondamentale del muro da Egonu e Petrini. La Paola nazionale ha chiuso l’ultima fatica con 21 punti e con tante bordate ai tre metri tirate da un’altezza inusuale, ma anche Petrini e Caterina Bosetti si sono fatte rispettare. Per l’esperta novarese un terzo set da incorniciare, con soluzioni variegate ma tutte terribilmente incisive. In regia sempre lucida Orro e pronta, quando chiamata in causa, Malinov. Fantastica in difesa il libero Di Gennaro, inserita nel sestetto ideale della manifestazione con Orro, Bosetti ed Egonu. Un monologo anche per le nomination. Così, dopo il 3/1 alla Cina e il 3/0 alla Turchia, il 3/0 al Brasile ha chiuso il cerchio, con un verdetto senza appello. A Ze Roberto resta il dubbio che un ingresso anticipato della baby Ana Cristina, praticamente inarrestabile dal suo tardivo inserimento, avrebbe potuto cambiare qualcosa. A Mazzanti tante certezze, da impacchettare e da portare ai prossimi mondiali come gradite compagne di viaggio. Le ragazze terribili vogliono stupire ancora.

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