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L’insopportabile gioco delle parti sulla discarica dei rifiuti in Ciociaria. Lo scontro Durigon-Madia sulla sanità apre la campagna elettorale per la Regione Lazio

Licandro Licantropo
Il trenta settembre si sta avvicinando. Entro quel termine, ha scritto la Regione, ogni provincia dovrà aver scelto e reso operativa una discarica. Indicazione tra il comico e il tragico.
Settembre 9, 2022
Claudio Durigon (Lega)

A SkyTg24 Giorgia Meloni ha detto: “Il governo che uscirà dopo il 25 settembre e a maggior ragione, lo garantisco, se dovesse vincere il centrodestra e Fratelli d’Italia fosse il primo partito, sarà un governo politico. I governi sono politici quando hanno una visione, sono politici quando mantengono gli impegni presi, sono politici quando non tradiscono quello che hanno promesso in campagna elettorale perché per quello sono stati mandati al governo dai cittadini. Senza il rispetto della parola data la democrazia, banalmente, non esiste”. Non è solo un manifesto di governo, ma anche una linea politica destinata a valere ad ogni livello: nazionale, regionale, provinciale, comunale. Contemporaneamente Enrico Letta spiegava che “se le cose dovessero andare male con il governo di centrodestra, non arriverà la protezione civile del Pd; se vinceranno loro, allora noi faremo l’opposizione”. Le posizioni di partenza di Fratelli d’Italia e Pd sono queste. Al netto degli stravolgimenti internazionali, finanziari ed economici.

LA PAURA DI FORZA ITALIA

Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, negli ultimi giorni sta attaccando frontalmente Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi. La posta in palio è la leadership dei moderati: il Terzo Polo crede nel sorpasso, gli “azzurri” sono convinti che Calenda e Renzi resteranno marginali. Ma probabilmente c’è un altro aspetto sul quale Silvio Berlusconi dovrebbe concentrarsi e cioè il convinto appoggio a Giorgia Meloni se quest’ultima dovesse essere il nuovo premier. Dal sostegno al Governo Draghi all’elezione del presidente della Repubblica, Forza Italia, ma anche la Lega, ha preso posizioni diverse rispetto a quelle di FdI. L’occasione è storica. Ci sono anche dei riflessi importanti in Ciociaria. Per esempio all’Amministrazione provinciale, dove Forza Italia non è rappresentata (non ha raggiunto il quorum) e dove Fratelli d’Italia e Lega non comunicano fra loro. Il Carroccio neppure al proprio interno ad essere sinceri, visto che Gianluca Quadrini, Luca Zaccari e Andrea Amata viaggiano in ordine sparso perfino sulla redazione dei comunicati stampa. Siccome a fine ottobre scade il secondo mandato di Antonio Pompeo ed entro gennaio si dovrà votare per eleggere il nuovo presidente, sarebbe importante perlomeno che il centrodestra trovasse un’intesa all’opposizione. Il modello di riferimento potrebbe essere il Comune di Frosinone, dove la coalizione ha saputo lasciarsi alle spalle incomprensioni e tensioni. Poi però il centrodestra dovrà indicare al più presto il candidato alla presidenza, evitando di commettere gli errori che lo hanno penalizzato negli ultimi dieci anni.

L’ETERNO BALLETTO SUI RIFIUTI

Il trenta settembre si sta avvicinando. Entro quel termine, ha scritto la Regione, ogni provincia dovrà aver scelto e reso operativa una discarica. Indicazione tra il comico e il tragico. In Ciociaria l’Amministrazione Provinciale del presidente Antonio Pompeo ha ripetuto ancora una volta di essere in attesa dei risultati dello studio del Politecnico di Torino. Una decisione quasi “messianica” considerando che sono trascorsi circa due anni. Daniele Maura, capogruppo di Fratelli d’Italia, l’ha buttata lì maliziosamente: “Ma non è che lo studio in realtà è pronto ma si aspetta a tirarlo fuori dopo le elezioni?”. Noi di Politica7 riteniamo che alla fine sarà ancora una volta la discarica di Roccasecca ad accogliere l’immondizia ciociara e, fin quando servirà, anche parte di quella romana. Certo va riattivata, ma non è un ostacolo insormontabile. Il problema è… nel frattempo. Perché l’autonomia della discarica di Viterbo sta per finire e le soluzioni prospettate conducono tutte fuori dai confini dell’Italia. All’estero. E’ troppo chiedere alla Saf e alla Provincia quale prezzo (letteralmente) dovrebbero pagare cittadini, famiglie e imprese della Ciociaria per smaltire i rifiuti? Siamo in un momento drammatico, con le bollette di gas e luce raddoppiate, triplicate, quadruplicate. Stangata dopo stangata, a quanto scenderà il reale potere d’acquisto degli stipendi e dei salari?

L’ALTRA FACCIA DEL CARO ENERGIA

C’è un aspetto del quale nessuno si cura. La crescita esponenziale del costo dell’energia elettrica e del gas non impatterà soltanto sulle imprese e sui cittadini, ma pure sugli enti pubblici. Comuni, Province, enti intermedi e Regioni di inverno sopportano consumi enormi per le spese di riscaldamento. Il piano di razionamento al quale il Governo sta già lavorando non soltanto dovrà tenere conto dei necessari controlli per far rispettare le regole, ma anche cercare di garantire tutti i servizi pubblici. E per servizi pubblici si intende pure la normale attività degli uffici municipali. Un problema nel problema, che non può essere trascurato.

LE REGIONALI NON POSSONO ATTENDERE

Il pepatissimo botta e risposta tra il deputato e coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon e la parlamentare del Pd Marianna Madia sulla sanità laziale di fatto ha aperto la campagna elettorale. Entrambi potrebbero essere candidati alla presidenza. Ma il punto vero è il tema, la sanità, sul quale si concentrerà il confronto-scontro tra le forze politiche. Durigon aveva chiesto le dimissioni di Alessio D’Amato come assessore dopo la sentenza della Corte dei Conti che ha disposto il risarcimento di 275.000 euro. Marianna Madia ha volto sottolineare che la giunta Zingaretti ha risanato la sanità laziale. Più di semplici schermaglie. Il centrosinistra proverà a difendere quella che probabilmente è una delle ultime roccaforti. Il centrodestra deve convincersi che soltanto vincendo nel Lazio potrà dare continuità politica al probabile successo alle politiche.

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