Jannik Sinner vuol tornare nella top ten e per farlo deve sfruttare i tornei indoor di febbraio. Pochissimi punti da difendere e un buon potenziale di punti da raggranellare, a patto di confermare le buone sensazioni destate all’Open d’Australia.
L’altoatesino riparte dal numero 17, appena una posizione più avanti rispetto a Lorenzo Musetti. E riparte da Montpellier, un 250 nel cui contesto è la testa di serie numero 2, dietro Rune. Una finale tra il rosso della Val Pusteria ed il biondo danese è negli auspici di organizzatori e appassionati, ma non mancheranno competitor di livello, che quella finale proveranno a scombinare fin dal secondo turno (nel primo le quattro teste di serie saranno esentate). È possibile che l’esordio di Sinner lo veda di fronte a Fucsovic, che a Melbourne ha spaventato il nostro campione, sottraendogli i primi due set, prima di arrendersi al suo poderoso ritorno. Prima però l’ungherese dovrà confrontarsi con un tennista proveniente dalle “quali”, in corso di svolgimento mentre scriviamo.
Del tabellone francese fa parte anche Lorenzo Sonego, fermamente determinato a risalire nel ranking. Per lui esordio non proprio agevole contro Bonzi, col torinese che comunque si lascia preferire in sede di pronostico. Coric, Bautiste Agut, Davidovich Fokina e Bubkik le teste di serie dalla 3 alle 6, con Ruusvori e lo stesso Bonzi a completare il quadro.
JANNIK SINNER, A CORDOBA ALTRI TRE AZZURRI
Doveva esserci solo Cecchinato nel 250 di Cordoba, ma ora il contingente italiano è arrivato a tre unità, perché Luciano Darderi e Andrea Vavassori hanno brillantemente superato le qualificazioni. Per il siciliano il primo ostacolo sarà un giocatore di casa, quel Facundo Bagnis che fa della regolarità la propria arma peculiare. La fantasia del piccolo Gaston sarà invece la prima barriera che si opporrà alle legittime ambizioni di un Luciano Darderi in crescita esponenziale, come le qualificazioni in terra d’Argentina hanno confermato. Quanto a Vavassori, esordio non certo impossibile contro Guido Pella, tennista di discreta caratura, ma senza armi decisive. Se Andrea riesce a servire con buone percentuali, può portare a casa il match. Intanto in casa Italia si saluta con una certa soddisfazione la vittoria di Matteo Arnaldi nel challanger di Tenerife, peraltro in finale con Brancaccio. Le seconde linee del nostro movimento tennistico sono in continuo fermento.