informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Australian Open 2023: Djokovic coglie il decimo trionfo australiano, Sabalenka si prende il primo slam della carriera

Roberto Mercaldo
Tsitsipas si scioglie nei tiebreak del secondo e del terzo set. Rybakina s’illude ma subisce la rimonta della bielorussa
Gennaio 30, 2023
Aryna Sabalenka (foto: Australian Open/Twitter)

Il decimo per Nole, il primo per Aryna. Gli Australian Open 2023 si sono chiusi con due vincitori degni e decisamente annunciati. Se Novak Djokovic era di gran lunga la prima scelta degli ardimentosi dell’ante-post, Aryna Sabalenka seguiva a non troppa distanza Iga Swiatek nel novero delle possibili vincitrici del Major dì Melbourne. Ad estromettere la polacca ci ha pensato Elena Rybakina, per un golpe al quarto turno che le è valso l’ultimo atto.

Il testa a testa finale è iniziato nel segno della kazaka, che pregustava il secondo slam dopo il trionfo inglese. Implacabile, è arrivata la rimonta di Aryna, brava a rischiare di più. L’errore della diafana Elena è stato quello di pensare che l’altra le avrebbe consegnato il trofeo in virtù di un saldo negativo tra vincenti e gratuiti. Invece il rischiare della bielorussa è stato stavolta proficuo. Sabalenka è stata la prima ad accelerare, a cercar gli angoli, poco importa se a costo di qualche errore in più. Quando è arrivato il doppio fallo sul match ball i fantasmi dell’incompiutezza hanno avvolto la sua anima, ma lei stavolta li ha cacciati via con un gesto regale, ritrovando l’equilibrio tra forza e armonia.

Aryna regina d’Australia è un inno alla perseveranza. Per pulizia del gesto e incisività era destinata a prenderselo prima questo Major, ma travolta da cicloni di dubbi si è troppo spesso arresa all’ineluttabile, che vestiva sembianze di doppi falli in quantità industriale e di volée sciagurate. Ora che ha iniziato, non è detto che smetta. Inga la fredda e le altre aspiranti regine sono avvisate.

AUSTRALIAN OPEN 2023: DJOKOVIC, PERFINO TROPPO FACILE

Meno tormenti per Nole, sebbene a quelle latitudini, appena un anno fa, avesse vissuto una tragedia umana. Mandato via dalla terra dei canguri come indesiderato, lui che lì aveva già messo in fila nove trofei, aveva dovuto assistere al trionfo del grande rivale Rafa. Tra i requisiti di partecipazione ce n’era uno che Nole non aveva rispettato. Non è questa la sede per valutare l’opportunità dell’esclusione, ma certamente il torneo fu privato del suo protagonista principale. Tornato a Melbourne, Djokovic ha vinto il suo decimo titolo in scioltezza. A sciogliersi, in verità, è stato Tsitsipas, che ha servito una percentuale insufficiente di prime, ha sbagliato un numero esagerato di dritti e ha giocato due tiebreak con l’ansia di un esaminando impreparato.

Così, è bastato un Nole al 70% per prendersi il trofeo in tre set: 6/3, 7/6 7/6. Chissà se il greco non sia stato frenato da una sindrome da appagamento. Più probabile che, trovandosi di fronte a un giocatore più forte, abbia cercato soluzioni improbabili, col risultato di andare fuori giri. Certamente non è stato pari a quello di altre esibizioni e ne ha risentito l’equilibrio, solo ipotizzato.

ITALIANI RIMANDATI… A GIUGNO

Il primo slam non ha regalato sorrisi alla nutrita pattuglia azzurra: al via con 6 uomini e 6 donne, si è assottigliata drasticamente già al primo turno, con le dolorose eliminazioni al quinto set di Musetti e Berrettini. Decisamente sfortunata in sede di sorteggio Cocciaretto, subito opposta a Rybakina. Così, abbiamo perso tre pedine essenziali già al turno inaugurale e non è che il prosieguo sia stato molto più confortante. Il solo a salvarsi e a raggiungere la seconda settimana è stato Jannik Sinner, che però agli ottavi ha incrociato i destini con Stefanos Tsitsipas, dando gran battaglia e arrendendosi solo in un quinto set che il greco ha interpretato in modo eccelso.

Scarsa adattabilità alla superficie per alcune nostre ragazze, ma va detto onestamente che il nostro tennis rosa non attraversa un momento esaltante. Tra gli uomini è diverso, lì possiamo e dobbiamo rifarci a Parigi, dove peraltro è ipotizzabile una partecipazione record, giacché dalle qualificazioni potremmo avere un buon numero di ammessi al tabellone principale. Prima del Roland Garros, ci saranno i mille americani, preceduti a loro volta da tornei in Europa di minor consistenza. Il tennis non si ferma e i nostri provano a sfruttare questa parte di stagione per scalare un pò il ranking ATP.

Maggio 20, 2024

A pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca. E allora traslando al calcio la massima d’esperienza

Maggio 19, 2024

Il Frosinone ha espugnato il Brianteo con un gol di Cheddira ed ha compiuto un passo sostanziale ma non ancora

Maggio 17, 2024

Penultimo match stagionale e ultima trasferta di un anno agonistico che non ha ancora regalato al Frosinone un cin cin

Maggio 15, 2024

Uscita di scena dalla porta di servizio. Nessuna concessione agli annunci, perché lei di annunci, proclami e dichiarazioni ad effetto

Maggio 14, 2024

Lotta salvezza sempre più palpitante nel massimo campioanto. La Salernitana è già in B da un paio di gare, ma

-->

ULTIMI ARTICOLI