Il Napoli di Spalletti non ha fallito l’obiettivo. Con una prova champagne ha rimandato in patria l’Eintracht Francoforte sotto il peso di tre marcature, che aggiunte alle due dell’andata fanno cinque a zero. Un verdetto inappellabile, una supremazia schiacciante, per un team ormai consapevole della propria forza e pronto a gettare il suo guanto di sfida alle grandi d’Europa. Il solito Osimhen, autore di una doppietta, un grande Kvaratskhelia, e una prova d’orchestra senza stecche, come piace a “Spallettone”, hanno ridimensionato i tedeschi, costretti a recitare, loro malgrado, il ruolo di sparring partner.
Il tecnico toscano nei commenti del dopo gara ha restituito al mittente gli elogi di Guardiola, derubricandoli a un tentativo nemmeno tropo originale di distogliere attenzioni e pronostici.
Possibile che il “Pep” voglia solo allentare la pressione dal suo club, che ha appena preso a pallonate i tedeschi del Lipsia. Certo è che il Napoli gioca un calcio moderno e “totale”, che abbina alla bellezza delle trame un grande senso della praticità.
E a proposito di praticità, va detto che le tre squadre italiane non hanno subito un solo gol nelle sei partite del quarti di finale. L’Inter e il Milan si sono fatti bastare un gol all’attivo per superare il turno, il Napoli ha invece largheggiato, regalandosi una meravigliosa cinquina.
Complessivamente per l’Italia 7 gol all’attivo e 0 al passivo, con il risultato che nei quarti di finale il contingente azzurro è di gran lunga il più numeroso, contando su ben 3 squadre. Due saranno invece le formazioni inglesi, una ciascuno hanno espresso Spagna, Germania e Portogallo.
Un trionfo sorprendente, se si pensa a come il calcio italiano venga, in patria ancor più che altrove, sottovalutato e persino criticato.
STASERA ALTRI QUATTRO CLUB CERCANO GLORIA CONTINENTALE
Stasera scendono in campo altre quattro formazioni italiane, che cercano il visto per i quarti di Europa League e Conference League.
Alle 18,45 la Juventus sfida a domicilio i tedeschi del Friburgo, che a Torino hanno limitato i danni, perdendo di misura. L’eroe del match di andata, Angel Di Maria, difficilmente potrà essere titolare, ma certamente sarà della partita in caso di necessità. L’undici di Allegri, al di là delle tribolate vicende giudiziarie e contabili, sta cercando di dare un senso a una stagione pesantemente condizionata dal fallimento in Champions. L’Europa League può essere l’ancora di salvataggio, ma sul campo dei tedeschi il compito non sarà agevole.
Avrà invece un vantaggio più ampio da amministrare la Roma, che all’andata è riuscita nell’impresa di segnare due gol alla Real Sociedad.
Nonostante il buon margine attivo, la qualità degli spagnoli lascia un margine di incertezza sul passaggio turno, che la Roma dovrà mettere in ghiaccio grazie alle prodezze del suo uomo guida, quel Dybala sempre più determinante nelle fortune giallorosse.
Compito estremamente complesso per la Lazio di Sarri, che con una formazione lievemente rimaneggiata andrà a caccia dell’impresa nella terra dei mulini a vento.
In casa dell’Az i biancocelesti devono ribaltare l’1/2 dell’Olimpico. Serve almeno un successo di misura per trascinare il match all’overtime.
Infine, la viola: per l’undici di Italiano il risicato successo casalingo è stato motivo di rammarico per le tante, troppe occasioni sciupate. La differenza con i padroni di casa, i turchi del Sivasspor, è però evidente. Fiorentina favorita, a patto di giocare come sa.