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Inter scatenata, Juve in ripresa, Roma esagerata. La vera sorpresa si chiama Frosinone

Roberto Mercaldo
Una quarta giornata piena di gol e di emozioni si è chiusa ieri con il largo successo del Toro e il pari bianco di Verona
Settembre 19, 2023

Consegnata agli archivi del calcio anche la quarta giornata del massimo campionato di calcio. Benché si parli ancora di una frazione infinitesima, di un incipit che potrebbe essere sconfessato in fretta, alcune risposte sono state piuttosto perentorie. Ci saranno appello, cassazione e altri gradi di giudizio, ma intanto qualche verdetto è arrivato.
Dal derby meneghino è emersa forte e chiara la supremazia dell’Inter, capace di farne cinque ai cugini nel giorno in cui è rimasto a secco il bomber Lautaro. Un Mikhitarian “sempreverde” e un Frattesi capace di sfruttare lo spicchio di gara destinatogli sono l’ideale copertina del derby della Madonnina. Milan pesantemente bocciato e Pioli in confusione, tanto da rilevare ai microfoni una supremazia dei suoi, a suo dire evidente, per i primi cinque minuti.
È andato alla Juve l’altro big match di giornata, con la Lazio muta per rabbia, ma sul campo poco capace di minacciare la vittoria dei bianconeri, finalmente propositivi e in gol con i due gioielli dell’attacco, il ritrovato doppiettista Vlahovic e il caparbio Chiesa, più forte dei suoi frequenti acciacchi.
È risorta la Roma, che ha seppellito di gol un Empoli in palese difficoltà: 0 punti e 0 gol all’attivo per i toscani, con Zanetti che pagherà per tutti questi disastri di inizio stagione.
La Roma celebra la prima di Lukaku, ma ringrazia soprattutto il solito Dybala, che sblocca dal dischetto contro lo specialista Berisha e poi la chiude con un gol d’autore che vale il 4/0. Lui non lo sa, ma siamo ancora al prologo, perché mentre guarda dalla panchina arrivano altre tre marcature, la seconda delle quali proprio del suo compagno di linea.

LECCE E FROSINONE IN ALTA CLASSIFICA

Dietro le tre grandi tradizionali del nostro calcio, c’è in solitaria una squadra tutt’altro che attesa a quelle latitudini. Si tratta del Lecce, che sta procedendo in perfetta media inglese: due vittorie in casa e due pareggi esterni, il secondo dei quali colto sul campo del Monza. I brianzoli non hanno sfruttato la superiorità numerica determinata dall’espulsione di Baschirotto, ma hanno avuto conferma della prolificità di Colpani, che ha già realizzato 3 gol in questo avvio di torneo.
Ancora una frenata per il Napoli campione, che ha rischiato la seconda sconfitta di fila. Sul campo del Genoa i partenopei, sorpresi dalla partenza veemente dei liguri, hanno subìto un uno-due che solo nel finale hanno saputo restituire. Troppo tardi, però, per pensare al sorpasso.
Tra i team a quota sette c’è anche il Frosinone che, al pari del Lecce, tutti in sede di pronostico destinavano alla colonna destra (nel caso dei canarini addirittura all’ultimo posto).
L’avvio ha perentoriamente smentito gli scettici, perché dopo l’Atalanta anche il Sassuolo ha lasciato i tre punti allo Stirpe, a dispetto del doppio vantaggio costruito nella prima mezz’ora. Nel festival degli ex, il brano vincitore l’ha eseguito Mazzitelli, ma quanti acuti nello stadio frusinate in 101 minuti di emozioni forti!
A 7 punti c’è anche il Toro, che senza strafare si è tenuto in scia e ieri ha asfaltato a domicilio una Salernitana troppo sterile e disattenta sui tagli di un Radonjic scatenato.

A VERONA PORTIERI IN EVIDENZA

Nell’altro posticipo di giornata, in programma al Bentegodi, Skorupski e ancor più Montipò hanno negato la gioia del gol agli avanti avversari, per un pari che in fondo non ha scontentato nessuno. Gli scaligeri si godono una classifica soddisfacente, i felsinei trasferiscono al prossimo match le ansie di vittoria.
Quello di Verona è stato il secondo 0/0 di giornata, perché domenica all’ora di pranzo anche Cagliari e Udinese avevano chiuso il loro confronto diretto senza l’urlo del gol.
Sono due squadre che non hanno interpretato benissimo questo avvio di torneo e perciò, sebbene si sia ancora all’introduzione, una latente paura ha condizionato le vicende agonistiche dell’Unipol Arena.
Hanno invece battagliato a suon di gol Fiorentina e Atalanta: i viola hanno un’anima guerriera, che ha consentito loro di superare senza danni lo svantaggio iniziale e di tornare avanti quando sembrava che il 2-2 potesse in qualche modo accontentare entrambe le contendenti.
Venerdì si torna in campo, con Salernitana-Frosinone e Lecce-Genoa.

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