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Il sindaco Adriano Zuccalà viene sfiduciato, a Pomezia finisce l’era del M5S 

Marco Battistini
Ovviamente la fine dell’amministrazione Zuccalà è stata accolta con grande soddisfazione da centrosinistra e centrodestra.
Settembre 1, 2022
Zuccalà e Di Maio

Il Comune di Pomezia verso il commissariamento, dopo che 13 consiglieri comunali hanno protocollato le loro dimissioni, decretando di fatto lo scioglimento dell’attuale consiglio comunale e della giunta. A voltare le spalle al sindaco Adriano Zuccalà anche 4 consiglieri fuoriusciti dal Movimento 5 stelle, che avevano creato un gruppo autonomo. Finisce cosi’, l’ultima amministrazione laziale guidata dal Movimento. Il sindaco ha espresso il proprio rammarico in un post Facebook pubblicato questa mattina, in cui attacca frontalmente: “I 4 consiglieri eletti con i voti del Movimento 5 Stelle si lasciano colpevolmente strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano con loro le liste per le prossime elezioni. Senza una propria personalità politica, sono incapaci di comprendere le reali conseguenze delle loro azioni, accecati da egocentrismo e brama di apparire in vista delle prossime elezioni amministrative che li riporranno senza dubbio nel nulla politico dal quale provengono. Silvio Piumarta, Marco De Zanni, Iolanda Mercuri e Zaira Conficconi chinano il capo e si mettono al servizio del centrodestra e del Partito Democratico. Servi dell’ambizione di chi vorrebbe riprendersi una città che il Movimento 5 Stelle ha salvato dall’orlo del baratro scongiurandone il dissesto finanziario e portandola a essere un modello virtuoso”. Risponde con un post Facebook, uno dei consiglieri chiamati in causa, Silvio Piumarta: “Il sindaco Zuccalà va a casa, nella speranza che il nostro comune non debba più sopportare in futuro, un altro sindaco arrogante e inadatto al dialogo”. 

LE REAZIONI POLITICHE

Ovviamente la fine dell’amministrazione Zuccalà è stata accolta con grande soddisfazione da centrosinistra e centrodestra. “A Pomezia ci risiamo: oggi si dimettono 4 consiglieri di Pomezia Attiva, ex 5 stelle, e insieme a loro tutti i consiglieri comunali di opposizione. Siamo nel bel mezzo di una crisi politica e non solo. La colpa e’ certamente del sindaco che non e’ stato capace di tenere la maggioranza compatta, che ha avuto in questi anni molti consiglieri e assessori dimissionari e oggi 4 ex 5 stelle hanno firmato insieme all’opposizione”. Lo dichiarano in una nota congiunta Stefano Mengozzi, capogruppo Pd a Pomezia e Patrizia Prestipino, deputata Pd e candidata a Roma nel collegio Eur, Ostia, Pomezia. “Le ragioni di questa crisi politica – spiegano gli esponenti Pd – sono da ricercarsi in più di un punto. Intanto il sindaco e la sua giunta da ambientalisti quali si professavano, sono diventati l’amministrazione degli accordi urbanistici, hanno tradito i cittadini e il programma. Inoltre abbiamo assistito in questi anni ad un totale distacco dai cittadini; c’e’ stata assenza di dialogo e quindi ora Pomezia ha bisogno di chi segua veramente quel territorio. E’ arrivato il momento di dire basta a giochi di potere”, concludono gli esponenti Pd. Anche a destra si guarda adesso al futuro.  Laura Corrotti, consigliera regionale di Fratelli d’Italia sentenzia: “Sfiduciata l’ultima amministrazione a guida 5stelle della provincia di Roma. Dopo le sconfitte alle ultime amministrative nelle città di Guidonia e Ardea, era diventata solo una questione di tempo per i grillini al comune di Pomezia: possiamo così finalmente dichiarare conclusa l’era del Movimento 5 Stelle a Roma e nella sua provincia”.

IL COMMENTO DI FUCCI

Fabio Fucci, ex 5 Stelle ed ex Sindaco di Pomezia, è intervenuto per commentare la caduta della giunta grillina del comune della provincia di Roma. “Sì, anche io come Zuccalà venni sfiduciato, ma con una differenza sostanziale: quando accadde a me i consiglieri mi fecero decadere solamente perché avevo annunciato che mi sarei ricandidato a sindaco, nonostante la regola assurda dei due mandati. Quello che è successo oggi invece è diverso: Zuccalà da inizio mandato si è perso per strada dieci consiglieri della maggioranza, in contrasto anche sui temi che hanno portato avanti in questi anni. Lo hanno fatto cadere sui provvedimenti e sull’atteggiamento assunto -ha sottolineato Fucci– il 31 luglio scorso – prosegue – 4 suoi consiglieri hanno annunciato l’uscita dalla maggioranza, dopo di che c’è stato un mese in cui sono state fatte commissioni consiliari, consigli comunali, nell’ultimo il 26 agosto scorso la sua maggioranza è andata sotto per tre volte ai voti. Non aveva più una maggioranza già da tempo, non ha avuto il coraggio di dimettersi prendendone atto e lo abbiamo fatto noi ponendo fine a questo stillicidio”. “Questo afferma un principio ormai noto ai più: il Movimento 5 Stelle è inadatto al governo ed è inaffidabile. Lo dico da ex 5 Stelle, da persona che conosce bene le dinamiche interne ma lo vede anche un osservatore esterno. I due governi in cui ha governato il M5S sono caduti, le amministrazioni di cui ha fatto parte sono cadute, a Roma e a Torino i sindaci sono stati bocciati: è evidente che questa forza politica è destinata a rimanere all’opposizione. Se mi ricandiderò? Io sarei in grado perfettamente di tornare a essere sindaco, ne parleremo con i colleghi”.

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