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Il Museo della Scienza si farà al Flaminio: parte il concorso per la progettazione

Marco Battistini
Il progetto sarà realizzato grazie ad un investimento di 75 milioni la cui prima pietra verrà posata – nelle intenzioni del Campidoglio – all’inizio del 2025, per essere inaugurato nel 2027.
Novembre 15, 2022
Il premio nobel e presidente del Comitato scientifico del Museo Parisi con il sindaco di Roma Gualtieri

Un Museo della Scienza prima del possibile Expo 2030. Ben 5000 metri quadrati di esposizione interna e duemila all’esterno per spazi verdi adatti a mostre ed eventi all’aria aperta: così il Campidoglio riqualificherà l’ex caserma di via Guido Reni trasformandola appunto nel Museo della Scienza di Roma. L’obiettivo è inaugurare il nuovo polo museale, atteso da trent’anni, nel 2027. Grazie a un investimento totale, con fondi pubblici, di circa 75 milioni di euro provenienti dagli oneri dovuti da Cassa depositi e prestiti per la ristrutturazione, oggi parte il concorso internazionale per la progettazione dell’opera. Le linee guida dettate da Palazzo Senatorio prevedono, per questo primo appalto da 1,7 milioni e della durata di 270 giorni, un progetto che si estende su 19 mila metri quadrati e va a innestarsi nel quadrante Flaminio tra il Museo Maxxi e l’Auditorium Parco della Musica.

GUALTIERI IN PRIMA LINEA

“Roma ha quasi una quarantina di poli museali scientifici, delle università e degli istituti di ricerca. Questo museo li metterà a sistema, Roma è già un museo della scienza diffuso. Mancava di un hub, un centro di coordinamento e irradiazione. Poi, ovviamente, si metterà in collegamento con gli altri musei della scienza italiani e internazionali”, ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in occasione della presentazione in Campidoglio. “Con questo concorso internazionale avviamo la progettazione di un museo atteso da decenni. Sarà un hub espositivo del patrimonio scientifico della città. Uno spazio di didattica, partecipazione e coinvolgimento dei cittadini alla scoperta delle attività scientifiche della città”, ha aggiunto il sindaco.

LE PROCEDURE

Le linee guida tracciate dal Campidoglio, per i progettisti che vorranno partecipare al concorso, prevedono la realizzazione oltre che dei 9.000 metri degli spazi espositivi anche dei 1.100 destinati alla ricerca. Il resto della struttura, oltre al parco esterno, dovrà essere ripensata con aree per il pubblico, dagli spazi per il ristoro e il relax a quelli per la biglietteria e l’accoglienza. A questo si aggiungono gli spazi tecnici necessari, deposito, area di carico e scarico, uffici, servizi igienici. Criterio premiale nel concorso è l’efficienza energetica del progetto. L’idea vincitrice sarà premiata con 150 mila euro, per tutti gli studi che vorranno partecipare, invece, è previsto un rimborso di 20 mila euro. “Il 19 maggio del 2023 speriamo di avere il vincitore del concorso, poi si avvierà lo sviluppo del piano di fattibilità tecnico ed economica del progetto premiato”, ha chiarito l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia.
Le tappe temporali prevedono la posa della prima pietra nel 2025 e l’inaugurazione della struttura nel 2027. “Il concorso si concluderà nel 2023, ci sarà poi la progettazione definitiva, la gara, e contiamo di concludere tutto per il 2027 al più tardi”, ha precisato il sindaco. Per quanto riguarda gli spazi espositivi, è previsto un costo di 15 milioni per l’allestimento del futuro Museo della Scienza di Roma, il quale non avrà una propria collezione, ma metterà a rete le collezioni di altre strutture “poiché dovrà costituire uno strumento di formazione, di rappresentazione e di diffusione del metodo scientifico e della cultura scientifica nel suo insieme. Dovrà avere il compito di conservare e valorizzare la memoria della storia e dei progressi scientifici”, ha spiegato Giorgio Parisi, premio nobel e presidente del Comitato scientifico del museo. 

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