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Il borsino delle elezioni: su Ruspandini e Ottaviani giù l’intero Partito Democratico

Licandro Licantropo
Nel Pd Enrico Letta chiama all’ennesima mobilitazione, ma nel Lazio la situazione continua ad essere più complicata. Anzi, terribilmente complicata.
Settembre 4, 2022
Il senatore di Fratelli d'Italia, Massimo Ruspandini

Il Movimento Cinque Stelle appaia la Lega nelle rilevazioni di tutti i principali sondaggi e, in alcuni, accende la freccia per guadagnare il terzo posto. Matteo Salvini risponde mettendo in dubbio… l’efficacia delle sanzioni alla Russia. Confermando quindi le preoccupazioni di Giorgia Meloni sul ruolo del Carroccio nella futura politica estera del Paese. Non a caso la leader di Fratelli d’Italia ha inviato il “plenipotenziario” Adolfo Urso negli Usa per rassicurare su quella che sarà la linea di un eventuale governo da lei presieduto.  Nel Pd Enrico Letta chiama all’ennesima mobilitazione, ma nel Lazio la situazione continua ad essere più complicata. Anzi, terribilmente complicata.

Non solo per gli effetti del caso relativo al video di Ruberti, ma anche perché la sentenza della Corte dei Conti che ha condannato l’assessore Alessio D’Amato ad un risarcimento di 275.000 euro promette di influire fortemente sulle candidature alla presidenza della Regione.

Si chiude oggi l’ennesima settimana di fibrillazioni e colpi di scena: mancano ventuno giorni al voto e anche in Ciociaria è il momento di fare il punto della situazione.


CERTEZZE, CONTRADDIZIONI ED ECLISSI

E’ nei collegi uninominali che si giocano le partite più interessanti ed importanti. Nel centrodestra l’elemento caratterizzante è la sicurezza. Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) sta facendo quello che gli riesce meglio: stare sul territorio. Ha dalla sua il fatto che il collegio della Camera di Frosinone-Sora comprende tutti Comuni (60) della Ciociaria. Ha il vantaggio di essere uscente e di non aver mai perso il contatto con la dimensione locale. Dopo le politiche si concentrerà sulla lista per le regionali e sulla scelta del candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia. Alle comunali di Frosinone ha dimostrato una maturità politica ormai acquisita e sta continuando su quella linea, evitando ogni tipo di polemica sulle posizioni diverse della Lega, per esempio in politica estera.

Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale del Carroccio, avrebbe preferito cimentarsi nel collegio comprendente il capoluogo. Invece è stato candidato in quello di Cassino, Terracina, Fondi, Gaeta. Si è adattato e pure lui si tiene lontano da temi nazionali che potrebbero diventare scivolosi. Massimo Ruspandini e Nicola Ottaviani non sono soltanto gli elementi di punta del centrodestra in questa fase, ma promettono di diventarlo pure in quella successiva. Quando si dovrà formare il Governo in tutte le sua articolazioni: ministeri e sottosegretariati. Nel centrodestra ci sono anche Claudio Durigon e Claudio Fazzone, leader regionali di Lega e Forza Italia. Non avranno problemi per la conferma: pur essendo della provincia di Latina, entrambi sono da molto presenti in Ciociaria. Particolarmente interessante poi la posizione nella lista del proporzionale di Paolo Pulciani. Sono tante le combinazioni che potrebbero allinearsi favorendo un suo ingresso alla Camera. Su tutte la concreta possibilità che Fratelli d’Italia ottenga qui da noi una percentuale più alta dell’altro collegio di Roma dove è candidato Lollobrigida. Circostanza che porterebbe il capogruppo alla Camera di FdI ad essere eletto a Roma, alla probabilissima elezione della seconda in lista Chiara Colosimo nel maggioritario di Latina e dunque all’ingresso di Pulciani, storico esponente di FdI, in Parlamento.

Sia il Carroccio che gli “azzurri” dovranno duellare per difendere il terzo e quinto posto, insidiati dal Movimento Cinque Stelle e dal Terzo Polo di Calenda e Renzi. In provincia di Frosinone però potrebbero dimostrare di conservare un vantaggio più cospicuo sui competitor rispetto ai dati nazionali. Un elemento che sarà poi oggetto di valutazione. Dalla campagna elettorale sono letteralmente spariti, almeno finora, Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti. Pesa il caso Ruberti, ma non c’è più molto tempo né per provare un recupero né per dare un segnale. Antonio Pompeo ha annunciato uno scatto di partecipazione: aspettiamo di vederlo. Lo abbiamo scritto ieri e lo confermiamo oggi: soltanto l’elezione di Matteo Orfini (capolista nel collegio plurinominale) darebbe una boccata di ossigeno alla federazione provinciale dei Dem. Ma in ogni caso solo una boccata d’ossigeno, non sufficiente per cercare un recupero credibile. Azione e Italia Viva puntano al 10% a livello nazionale. E in Ciociaria? I candidati locali ci sono e stanno anche lavorando senza troppi clamori. Ma i partiti? I referenti politici locali? Antonello Antonellis (Azione), Germano Caperna e Valentina Calcagni (Italia Viva) magari dovrebbero farsi vedere e sentire di più. Nulla di nuovo invece sotto il cielo del Movimento Cinque Stelle: la dimensione della campagna elettorale è soltanto nazionale e prescinde totalmente dai territori. Ilaria Fontana, capolista del proporzionale (oltre che in corsa nell’uninominale), punta alla conferma. Traguardo che può centrare, ma dipenderà dalle percentuali del Movimento di Giuseppe Conte.

Nicola Ottaviani


LE LISTE DELLE REGIONALI

In tantissimi sono proiettati al successivo appuntamento: le elezioni del Lazio. Iniziate (da tempo) le grandi manovre per le liste provinciali. In Fratelli d’Italia i punti fermi si chiamano Daniele Maura e Gabriele Picano. Ma anche gli altri quattro designati avranno le loro opportunità. Nella Lega sarà sfida a colpi di ticket: da una parte quello del consigliere regionale uscente Pasquale Ciacciarelli e di Francesca Chiappini (prima degli eletti alle comunali del capoluogo, esponente della Lista per Frosinone), dall’altra l’ex parlamentare Francesca Gerardi e il capogruppo alla Provincia Gianluca Quadrini. In Forza Italia si stanno preparando sia Adriano Piacentini che Rossella Chiusaroli, due dei tre subcommissari. L’altro è Daniele Natalia, ma il sindaco di Anagni dovrà concentrarsi sulle comunali e sul “derby” sempre più probabile con Franco Fiorito, pronto al clamoroso rientro più volte annunciato (dagli altri però). Resta il Partito Democratico. “La vita è tutta un quiz” era la colonna sonora di un celeberrimo programma di Renzo Arbore. Come le candidature del Pd alle regionali. Fino a un mese fa avrebbero risposto tutti in coro: Sara Battisti, Mauro Buschini e Antonio Pompeo. Poi c’è stato il video di Ruberti e De Angelis. Oggi i nomi restano quelli, sulla carta. Ma per conferme ufficiali, gerarchie, ticket e alleanze… è tutto un quiz.

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