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Il “bilancio” di Pompeo guarda agli amministratori e alle regionali. Ma il centrodestra prepara l’assalto alla Provincia

Massimo Pizzuti
Tra dodici mesi non sarà lui a illustrare il documento previsionale: a ottobre termina questa esperienza e poi entro gennaio 2023 sarà eletto il successore. Dopo la vittoria al Comune di Frosinone, il centrodestra vuole la presidenza della Provincia.
Giugno 30, 2022
Il presidente della Provincia Antonio Pompeo

Il bilancio è stato approvato da 54 dei 63 sindaci presenti all’assemblea: la conferma che a otto anni dall’insediamento Antonio Pompeo ha ancora un’ampia maggioranza di amministratori che lo sostiene. Una maggioranza trasversale, nonostante il no di 9 amministratori riconducibili in gran parte al centrodestra. C’è un altro bilancio che però Pompeo ha voluto fare, quello di due mandati da presidente. Tra dodici mesi non sarà lui a illustrare il documento previsionale: a ottobre termina questa esperienza e poi entro gennaio 2023 sarà eletto il successore.

LE REGIONALI COME OBIETTIVO

Antonio Pompeo ha rivendicato i risultati di questi anni, soprattutto quello di aver saputo rendere nuovamente “attrattivo” un ente che la legge Delrio aveva affondato. Una manovra economica di 162 milioni di euro lo dimostra. Antonio Pompeo, che è anche alla guida dell’Upi Lazio, sperava nel terzo mandato oppure in una riforma che riportasse le Province alla situazione dell’elezione diretta. Non sarà così. Ne ha preso atto iniziando a preparare la candidatura alle regionali, in un quadro molto cambiato rispetto a poche settimane fa. Certamente dovrà vedersela con gli uscenti Mauro Buschini e Sara Battisti, ma dopo le comunali di Frosinone la partita è più aperta. Pompeo si è avvicinato molto al senatore e segretario regionale Bruno Astorre, che ha il dente avvelenato nei confronti di Francesco De Angelis e Pensare Democratico per il loro appoggio a Enrico Gasbarra piuttosto che a Daniele Leodori. Il sindaco di Ferentino porta in dote il suo ottimo rapporto con gli amministratori locali, anche con quelli di centrodestra: ha saputo governare insieme a Forza Italia e Nuovo Centrodestra, poi ha raggiunto degli equilibri in aula grazie all’attribuzione di cariche istituzionali (la presidenza del consiglio) a esponenti di Fratelli d’Italia prima (Daniele Maura) e della Lega dopo (Luca Zaccari). Ieri nel fare il doppio bilancio di questo lungo periodo ha messo l’accento sulle prospettive dell’ente Provincia. Se poi alla Regione dovesse davvero andare in porto l’intesa tra Daniele Leodori e Claudio Fazzone, allora anche nei territori potrebbero aprirsi spazi oggi impensabili. Pompeo ha intenzione in ogni caso di giocarsi la partita per un seggio alle regionali, sulla base di come ha svolto il ruolo di presidente della Provincia.

LE AMBIZIONI DEL CENTRODESTRA

Per la presidenza della Provincia, però, le cose sono destinate a cambiare. Dopo la vittoria al Comune di Frosinone, il centrodestra vuole la presidenza della Provincia. Il senatore e leader di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini non pensa ad altro. Difficilmente la prossima volta la coalizione si spaccherà. E ci sono i numeri per centrare un obiettivo a suo modo storico, in grado di ribaltare l’intera situazione politica della Ciociaria. Se dovesse essere centrato, Pompeo potrà dire di essere stato l’unico del centrosinistra a vincere alle provinciali. Anche questo è un bilancio…