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Gualtieri si affida a Rida Ambiente. Nel pontino sulla mini-discarica prevale lo scaricabarile

Marco Battistini
A fare la parte del leone è il commissario incaricato dalla Regione Lazio, Illuminato Bonsignore, che ha individuato tre aree ritenute idonee per realizzare gli impianti di smaltimento dell’Ato di Latina.
Giugno 20, 2022
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

Mentre a Roma il sindaco Gualtieri benedice Rida Ambiente a Latina prosegue la politica dello scaricabarile in tema di rifiuti. Il pragmatismo di Gualtieri ha trovato sponda nella società di Fabio Altissimi, che dopo il rogo di Malagrotta, si è messa a disposizione per trattare 750 tonnellate di rifiuti al giorno. Quantitativo che potrebbe successivamente aumentare. 
Al contrario in terra pontina si assiste ad una bagarre davvero poco edificante. A fare la parte del leone è il commissario incaricato dalla Regione Lazio, Illuminato Bonsignore, che ha individuato tre aree ritenute idonee per realizzare gli impianti di smaltimento dell’Ato di Latina.
Il commissario ha completato il suo lavoro di valutazione, ha svolto analisi e verifiche di idoneità secondo i criteri di localizzazione delle discariche con riferimento agli aspetti ambientali, idrogeologici e di difesa del suolo, esaminando i fattori escludenti, quelli di attenzione progettuale e quelli preferenziali, insieme alle verifiche di natura paesaggistica nel rispetto dei vincoli fissati dal Piano territoriale paesistico regionale e dalle tavole sui “Sistemi e Ambiti di Paesaggio” e dei “Beni Paesaggistici”. Al termine di questo lavoro di valutazione tecnica, a cui hanno dato un contributo i funzionari della Provincia, l’ingegner Bonsignore ha individuato tre siti per i nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti già trattati, evidenziando che ciascuna di queste aree è in grado di garantire l’autosufficienza dell’area pontina. I siti indicati riguardano un’area che ricade nel comune di Cisterna, con una superficie di circa 34.000 mq in località “la Villa”, un’altra sempre a Cisterna con superficie di circa 43.000 mq in un ex complesso industriale dismesso (ex Goodyear) e infine un’area del comune di Aprilia con superficie di circa 77.000 mq all’interno di una cava dismessa. Bonsignore ha però lasciato la patata bollente alla Provincia, ente che dovrà indicare dove realizzare uno o più impianti di smaltimento, con l’obiettivo di rendere autosufficiente l’Ambito territoriale pontino nella chiusura del ciclo dei rifiuti. 
La scelta di Bonsignore ha mandato su tutte le furie la Provincia stessa oltre ai Comuni interessati di Aprilia e Cisterna di Latina. Sia via Costa che le amministrazioni comunali sono pronte ad impugnare il provvedimento, ma la loro reazione rischia di essere ormai tardiva. Un intervento più deciso andava probabilmente fatto pervenire già nelle scorse settimane, quando ormai era chiara a tutti l’intenzione del commissario di scegliere i tre siti indicati e di lasciare alla Provincia stessa l’onere della decisione finale. 

IL SILENZIO SULL’ESCLUSIONE DI LA COGNA

Come nelle previsioni, ma non secondo logica, dai tre siti è stato escluso quello di La Cogna. Un’area che nelle intenzioni della Paguro srl verrebbe trasformata in “discarica” (parallelamente alla bonifica dei terreni inquinati dell’area), rifiuti per un quantitativo totale, secondo le carte, pari a 675.000 mc, circa 10 volte superiore ai rifiuti attualmente presenti, la cui stima è stata quantificata in 67.693 mc. Appare fin troppo clamorosa l’anomalia rappresentata dalla scelta del commissario di indicare un sito presso un terreno dove si pratica la coltivazione del kiwi, prodotto di pregio soprattutto nel pontino, bypassando invece un’area già abbandonata e ideale per una discarica. Su questo si è registrato un silenzio profondo da parte degli amministratori locali e della politica in generale, che ha preferito lasciar fare il commissario.
A questo punto non restano che le carte bollate. La società Paguro ha presentato un doppio ricorso alla magistratura amministrativa. Al Tar di Roma è stata impugnata la determina regionale del 3 maggio con la pronuncia negativa della Valutazione di impatto ambientale.
Paguro ha inoltre aperto un contenzioso al Tar di Latina che ha come obiettivo l’accertamento dell’illegittimità del silenzio serbato dalla Provincia di Latina e dal Commissario straordinario ai rifiuti Illuminato Bonsignore sull’istanza presentata dalla Paguro il 18 febbraio, e con cui si richiedeva di inserire il terreno di La Cogna nell’elenco dei siti idonei a ospitare la discarica. La battaglia legale è dunque appena iniziata. Il primo round è previsto per mercoledì prossimo al tribunale amministrativo del capoluogo pontino.

LA REGIONE LAZIO ACCELERA SUGLI ATO

Il tutto avviene mentre alla Pisana ci si appresta ad effettuare il passaggio finale sulla proposta di legge dei nuovi Ato sui rifiuti. La pl 330 del 13 aprile 2022, concernente: “Disciplina degli enti di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani” sarà infatti al centro di un esame articolato martedì prossimo in commissione Bilancio, seduta nel quale sono previste anche le operazioni di voto. Anche su questo fronte il presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli promette battaglia. “Il testo della proposta di legge necessita di alcuni correttivi -ha detto Stefanelli- il primo riguarda il ruolo delle Province che scompare del tutto. Inoltre leggendo l’articolato della proposta di legge emerge che è previsto per il futuro Egato un presidente e un consiglio direttivo ai quali vengono riconosciuto un emolumento che può essere quantificato in circa 400mila euro annui, somma che proviene dalla tariffa che grava sugli utenti: ritengo che sarebbe opportuno utilizzare tali risorse, visto che presidente e consiglio direttivo sono comunque sindaci che percepiscono un compenso, per rafforzare la struttura tecnica e amministrativa dell’Egato, senza la quale non sarebbe possibile mettere in campo una funzione di controllo competente ed efficiente”. Stefanelli ha quindi chiesto che la guida dell’Egato spetti al presidente della Provincia. Solo nelle prossime ore sarà possibile capire se almeno su questo importante punto verrà accontentato.

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