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Federconsumatori, allarme rincari: “Nel 2023 ogni famiglia spenderà oltre 2mila euro in più per beni e servizi”

Cesidio Vano
L’associazione invita il Governo Meloni a un impegno sempre maggiore per sostenere i meno abbienti e combattere le disuguaglianze in questo periodo difficile, che perdurerà nel prossimo anno
Dicembre 29, 2022

A lanciare l’allarme è l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori che ha stimato l’impatto che l’anno ormai alle porte avrà sui conti delle famiglie: un aggravio medio di 2.384,42 euro all’anno.

Sarebbe questo, per l’associazione di consumatori, il risultato dei rincari registrati nel 2022 per l’energia, che incidono direttamente sui prezzi al consumo di beni e servizi. In forte rialzo anche le previsioni dei costi che gli italiani sosterranno nel settore alimentare. Non mancano all’appello, inoltre, gli aumenti delle tariffe del servizio idrico, quelle nel campo della ristorazione e dei trasporti.

Pesa il caro energia e la spesa alimentare

Secondo le valutazioni dell’Osservatorio, l’impennata di gas e elettricità perdurerà anche nel 2023 con fasi alterne, con il rischio di diventare ancora più pesante ad Aprile se resterà confermata la cessazione delle misure di sospensione degli oneri di sistema, determinando ricadute consistenti sui bilanci delle famiglie. Federconsumatori si augura quindi che, visto il preoccupante quadro economico, venga confermato il mercato tutelato dell’energia assieme alla riforma del metodo tariffario.

Appello al Governo Meloni

L’associazione di tutela dei consumatori, stimando che la stangata in arrivo “si abbatterà pesantemente sulla situazione già precaria di molte famiglie” invita il Governo Meloni a un impegno sempre maggiore per sostenere i meno abbienti e combattere le disuguaglianze, ritenendo danno si “i tagli e le limitazioni previste nella legge di bilancio”.

Stop distacchi e più bonus sociali

Tra le misure richieste: “la sospensione dei distacchi per morosità delle utenze di luce e gas, la garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, l’aumento, su base progressiva, dell’importo dei bonus sociali, il Fondo contro la povertà energetica e la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo”.

Carrus: “Necessario tassare gli extraprofitti”

“Appare evidente, infatti, che di fronte ad aumenti di questa portata, lo stanziamento per la carta risparmio spesa e la sterilizzazione degli oneri di sistema fino a fine marzo non sono sufficienti ad aiutare efficacemente le famiglie. – afferma Michele Carrus, presidente di Federconsumatori. – È indispensabile, in tal senso, reperire nuove risorse, anzitutto da un serio contrasto all’evasione e con una riforma fiscale che tassi di più le rendite e i grossi patrimoni e di meno il lavoro e le pensioni; poi attraverso la tassazione fino anche al 100% dei superprofitti oltre una soglia accettabile fatti dalle aziende energetiche, ma introducendo una tassazione anche sugli extraprofitti realizzati dalle società che operano nei settori creditizio, finanziario, farmaceutico e nell’e-commerce. Misure contro la speculazione che sarebbe giusto rendere stabili, non temporanee.”

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