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Fazzone e Zaccheo, gli amici-nemici allungano i tempi della sfiducia a Coletta. Il doppio binario nel centrodestra

Marco Battistini
Il senatore Fazzone ha chiesto agli alleati di verificare le condizioni per un progetto comune e condiviso che porti alla scelta anticipata del prossimo candidato sindaco.
Settembre 8, 2022
Il senatore Claudio Fazzone

Ballottaggio o no, il centrodestra nelle ore successive all’esito del mini voto di domenica si è diviso. Le strategie in campo sono differenti. I riflettori sono puntati sulla coalizione che di fatto detiene la maggioranza dei consiglieri comunali. Ciò che appariva scontato, ovvero la sfiducia dal notaio nei confronti del sindaco, adesso non lo è più. In sostanza Fratelli d’Italia e Lega convergono per una decapitazione rapida del ‘vincitore’ rimasto senza maggioranza, che comporterebbe il ritorno del commissario in Comune ed elezioni a primavera. Ma quella che lunedì appariva come l’operazione più semplice, rischia di incagliarsi nei tatticismi di una parte della coalizione, restia a trovare convenienze immediate nella fine anticipata della consiliatura. Il ricorso al Tar che Latina nel Cuore avrebbe pronto, non sembra essere visto bene dai due partiti principali dell’alleanza.

FORZA ITALIA E ZACCHEO PRENDONO TEMPO

Forza Italia e per altri versi Latina nel Cuore, sembrano voler prendere tempo ed evitano accuratamente di rilasciare dichiarazioni bellicose nei confronti di Coletta. FI soprattutto intende giocarsi le proprie chance in vista delle future elezioni comunali ed è pronta ad alzare la posta. Il senatore Fazzone ha chiesto agli alleati di verificare le condizioni per un progetto comune e condiviso che porti alla scelta anticipata del prossimo candidato sindaco. Una condizione che rischia di non poter essere soddisfatta nell’immediato. Le elezioni politiche alle porte e l’imminente avvio di un’altra campagna elettorale per molti versi più agguerrita, ovvero le regionali del prossimo inverno, non potranno che posticipare discorsi e programmi sul capoluogo pontino. Gli azzurri intendono smarcarsi dalla linea della fermezza adottata dagli alleati maggiori, ritagliandosi una posizione autonoma e allo stesso tempo centrale. Non da meno la lista civica di Vincenzo Zaccheo, la Latina nel Cuore, che per motivi differenti ha optato per il silenzio sulla sfiducia. La sensazione che serpeggia è quella di una nuova partita a scacchi iniziata per la scelta del prossimo candidato sindaco. Vincenzo Zaccheo, pur sconfitto elettoralmente (di misura e con molti onori) è politicamente più vivo che mai. Il ricorso al Tar avrebbe come effetto principale quello di allungare i tempi della consiliatura. Zaccheo ha un consenso personale che resta molto forte e vuole farlo pesare in ogni modo. In periferia soprattutto e più in generale in termini di incidenza sull’alleanza. La sua lista ha confermato un 10% di tutto rispetto. Una formazione politica di destra legata alla figura carismatica di un leader non ancora sul viale del tramonto. L’eventuale sfiducia nei riguardi di Coletta e la fine della consiliatura non gioverebbero a Zaccheo, sia perchè spera nel nuovo ballottaggio, sia perchè mandando a casa Coletta con le firme dal notaio rischierebbe di finire nel dimenticatoio. Per questo è prevedibile una fase imperniata sul temporeggiamento, nel quale le diverse forze del centrodestra si confronteranno sulla strategia da mettere in campo per ritornare alla guida della città, mantenendo posizioni ed atteggiamenti differenti.

LA PARTITA DELLE REGIONALI

Proprio la partita delle regionali resta la vera madre di tutte le battaglie. Soprattutto all’interno di Forza Italia si potrebbe scatenare un’autentica bagarre per le candidature. Le prospettive sempre più concrete di una vittoria del centrodestra hanno scatenato gli appetiti in casa azzurra. Il posto di consigliere regionale è ambito da molti. Forse troppi esponenti. Alessandro Calvi dopo l’ottimo risultato su Latina città ha le carte in regola per centrare l’obiettivo di un posto in Consiglio regionale. In qualche modo la campagna elettorale del coordinatore provinciale sarà legata alla contesa sul capoluogo. Calvi da abile mediatore potrebbe giocarsi carte molto importanti e tenere FI in partita anche per la guida della città. Un elemento che Fratelli d’Italia e Lega non dovrebbero troppo sottovalutare. Ecco perché lo stesso senatore Fazzone tenderà a far ricomprendere il capitolo Latina nella lunga trattativa per la Regione. 

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