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Domani il Consiglio regionale del Lazio per il rendiconto 2021: disavanzo di oltre 8 miliardi, bene la gestione di competenza

Cesidio Vano
Dicembre 12, 2022
Consiglio Regionale del Lazio

Torna a riunirsi domani il Consiglio regionale del Lazio che, benché sciolto dopo le dimissioni del governatore Nicola Zingaretti – divenuto incompatibile in quanto eletto deputato -, ha comunque l’onere di approvare il rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2021 e il Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2021.

Per questo il presidente Marco Vincenzi ha convocato, in seduta ordinaria, l’Assemblea per le ore 11 di domani 13 dicembre. Poco prima, alle 10,30, si riunirà il Comitato regionale di controllo contabile che dovrà fornire la propria relazione sul Rendiconto generale, come previsto dalla legge regionale.

La commissione Bilancio, invece, riunitasi nei giorni scorsi ha deciso di inviare direttamente all’Aula la proposta di legge regionale per l’approvazione del rendiconto e del rendiconto consolidato, rimandando a quella sede eventuali discussioni.

Il rendiconto al 31 dicembre 2021 si chiude, se si tiene conto anche del fondo pluriennale vincolato, con un disavanzo di 8,3 miliardi d’euro; considerando, invece, il solo risultato di competenza del 2021, si registra un avanzo di 691 milioni di euro.

In numeri del rendiconto

Venendo allo specifico dei numeri del rendiconto 2021, le entrate accertate e le spese impegnate, al netto delle operazioni di riaccertamento, ammontano rispettivamente ad euro 20.815.120.212,35 e ad euro 19.972.690.411,15; il saldo tra entrate e spese di competenza ammonta ad euro 655.810.090,36 ed è pari alla differenza tra le entrate accertate e le spese impegnate sulla competenza dell’esercizio 2021, al netto delle operazioni di riaccertamento, pari ad euro 842.429.801,20. Dalle risultanze della gestione dei residui si rileva che nell’esercizio 2021 si è registrata, nel conto dei residui attivi assunti negli esercizi 2020 e precedenti, una diminuzione di euro 127.540.954,33 per crediti assolutamente inesigibili o insussistenti; dalle risultanze della gestione dei residui si rileva inoltre che nell’esercizio 2021 si è registrata, nel conto dei residui passivi assunti negli esercizi 2020 e precedenti, una diminuzione di euro 84.647.075,35 per debiti insussistenti;

Lo stock totale dei residui attivi alla data del 31.12.2021 ammonta ad euro 4.464.589.019,95; lo stock totale dei residui passivi alla data del 31.12.2021 ammonta ad euro 4.145.896.956,86; il fondo pluriennale vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2021 ammonta ad euro 886.002.654,71. La giacenza di cassa presso la Tesoreria al 31 dicembre 2021 è pari ad euro 2.194.626.432,64.

Il peso dei vecchi debiti

Da tali dati si rileva che si ottiene un saldo positivo di euro 1.627.315.841,02, che rappresenta il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021, al netto delle quote accantonate e vincolate; considerate quest’ultime, invece, si ottiene un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021, pari meno 8.316.339.017,14.

I chiarimenti della Giunta

In merito al disavanzo detto, nella relazione alla proposta di legge, la Giunta spiega: “In particolare, l’articolo 11, comma 1, dà atto del risultato di amministrazione al 31.12.2021, pari a euro – 8.316.339.017,14, di cui euro – 425.336.099,98 rappresentano il disavanzo per debito autorizzato e non contratto; euro – 278.362.211,01 corrispondono alla quota residuale del disavanzo di parte corrente da ripianare in quote costanti ventennali; ed euro -236.825.621,41 rappresentano la quota residuale del disavanzo formatosi nel 2020 a seguito della decisione di parifica della Corte dei Conti sul rendiconto 2020. Il disavanzo al netto del Fondo anticipazioni di liquidità è pari a euro – 940.523.932,40. L’art. 11, comma 2, prevede l’iscrizione dell’avanzo di cassa di cui all’art. 10 e del risultato di amministrazione, di cui al comma 1, nel bilancio di previsione dell’esercizio 2022”.

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