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De Angelis vira su Gasbarra: Pd in fibrillazione a sei giorni dal voto

Licandro Licantropo
A Roma tutti sanno che, dopo un’intesa che pareva suggellata e a prova di ogni tipo di attacco, Francesco De Angelis non appoggerà più l’ipotesi candidatura alle primarie di Daniele Leodori ma ha spostato il suo sostegno sulla proposta di Enrico Gasbarra come presidente della Regione Lazio
Giugno 20, 2022
Enrico Gasbarra

Sono giorni di passione in casa Pd. Mentre a Frosinone l’attenzione si concentra sul ballottaggio di domenica prossima e sulle possibilità di Domenico Marzi di ribaltare il risultato del primo turno, ciò che in altri periodi diventerebbe notizia viene tenuto sottotraccia.

L’ordine di scuderia pare sia quello di non divulgare. Meglio parlare dopo l’esito del secondo turno. Ma a Roma tutti sanno che, dopo un’intesa che pareva suggellata e a prova di ogni tipo di attacco, Francesco De Angelis non appoggerà più l’ipotesi candidatura alle primarie di Daniele Leodori ma ha spostato il suo sostegno sulla proposta di Enrico Gasbarra come presidente della Regione Lazio.

Notizia che significa nell’ordine:

– che non esiste più l’accordo con il segretario regionale dei Dem Bruno Astorre (architrave di tutta una serie di “altre” tappe, candidatura al Parlamento compresa);

– che è sub-judice l’asse storico con Mauro Buschini che aspetta le indicazioni di Zingaretti, post ballottaggio per decidere da che parte schierarsi;

– che è saltata ogni ipotesi di intesa, in chiave regionali,  con Antonio Pompeo che risulterebbe essere già al fianco del vice-presidente della Regione e che, mediante Simone Costanzo, potrebbe  stringere una solida alleanza con lo stesso Astorre;

Se non fossimo a sei giorni dal voto di Frosinone, tutto questo, oggi giornalisticamente ridotto a “fibrillazione”, verrebbe classificato come terremoto.

Se poi al quadro piuttosto movimentato, quadro che quelli bravi definirebbero “in evoluzione”, uno aggiungesse anche l’attesa sulle scelte (e sulle reali motivazioni) di Sara Battisti la questione diventerebbe piuttosto inquietante.

Fatto sta che oggi la consigliera regionale rimane ancorata alle indicazioni del leader Francesco De Angelis (quindi Gasbarra) a sua volta mai così lontano da Albino Ruberti (a fianco di D’Amato).

E anche questa è notizia di non poco conto.

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