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Cassino, si parla di presentazione per Bongiovanni. Tra spaccature e veti incrociati. E tanti veleni

Tarcisio Di Pontecorvo
Blitz dei sostenitori del legale e presidente del Movimento per la Vita. L’orario dell’evento consente però di attendere lo svolgimento del tavolo regionale del centrodestra, anche se nessuno dei promotori della candidatura crede veramente che una riunione a livello di segreterie laziali ci sia e meno che mai che possa far emergere una alternativa a Buongiovanni.
Febbraio 6, 2024

Almeno apparentemente all’insaputa di mezza Lega e di tutta Fratelli d’Italia, stasera alle ore 18 al Teatro Manzoni sarà presentata la candidatura a sindaco dell’avvocato Arturo Buongiovanni. Viene dato per scontato ma la circostanza è tutta da verificare il sostegno diLega e Fratelli d’Italia (tutte da scoprire quali saranno le firme dei responsabili di partito e ratificatori dell’intesa), mentre sembra più probabile quello di Forza Italia (Rossella Chiusaroli è considerata la prima ad aver lanciato il nome del legale, nonché presidente del Movimento per la vita, nome sostenuto di fatto anche da una parte degli esponenti del Carroccio), e poi da Noi Moderati, Udc, lista di Massimiliano Mignanelli, lista Salvatore Fontana / Armando Russo, lista Benedetto Leone / Angelo Panaccione e lista di Carmine Di Mambro.
La scelta delle ore 18 non è casuale, considerato che nel primo pomeriggio dovrebbe riunirsi il tavolo regionale del centrodestra dove si dovrebbe discutere anche del caso Cassino. Tavolo che potrebbe anche decidere, clamorosamente, di percorrere altre strade.
Insomma siamo nelle ore decisive per la scelta del candidato a sindaco – a questo punto non unitario ma sicuramente già oggi maggioritario a livello di liste – del centrodestra cassinate.
Nello schieramento i veleni scorrono a badilate, a partire dai primaristi che si sentono traditi dai promotori della stessa consultazione, per proseguire coi candidati selezionati da Fratelli d’Italia che si sentono letteralmente presi per i fondelli.

Certo, dicono un po’ tutti, l’unità del centrodestra è importante ma servono anche i modi giusti per arrivarci e soprattutto senza compromettere la credibilità di chi ha messo la faccia quando partiti e civici chiamavano a raccolta i volonterosi e li incitavano a sfidarsi accomodandosi sulla graticola politica.
Giorgio Di Folco (detto Pistoia), primarista intenzionato ad andare avanti (insieme a Sebastianelli e, forse, Borraccio) ma soprattutto blogger notissimo per i suoi servizi sulla criminalità e l’ordine pubblico in città, è il più caustico: «Ero stato chiaro sin dal primo momento. Mi sono candidato alle primarie convinto che questo straordinario strumento politico, restituisse ai cassinesi l’opportunità di scegliere il proprio candidato senza che, come al solito, fossero i vari politici “occultati ” all’ombra a poterli scegliere per loro, ma mi sbagliavo di grosso. Sono stato molto critico con il comitato, con alcuni candidati e su come si stessero svolgendo le primarie, proprio perché temevo che dietro tutto questo, si celasse la figura “patriarcale” di Mario Abbruzzese, che si dichiara “ignaro di tutto” e inconsapevole di cio’ che stia succedendo in quanto impegnato nella sua campagna elettorale europea».
«Ero stato chiaro anche con lui – ricorda Di Folco -: Mario, stai giocando all’ombra delle primarie? Stai facendo il solito giochino? Ovviamente la risposta che ho ottenuto, è la stessa risposta che ottiene un bambino dalla madre, quando vuole che gli compri la cioccolata: No! La cioccolata fa male al pancino. Mario Abbruzzese ha distrutto un progetto civico importante, ha tradito e disintegrando anche il suo amico/candidato, Gianrico Lanciano. Per assecondare i suoi accordi partitici, per l’ennesima volta ha compiuto l’impensabile. Ha distrutto tutto, ma non me e le mie idee. Sono stato critico e ho cercato di aprire gli occhi anche agli altri che oggi sono costretti a piagnucolare sul loro destino, scelto da chi, come al solito, usa le persone per fini politici».

«Caro Mario – commenta ancora il blogger – sapevi che uno come me, non si fa usare in questa maniera e che ne avresti patito le conseguenze politiche. Faro’ il tuo stesso discorso: Separerò l’amicizia, la stima personale eccetera dalla questione politica. Non sono il tipo che si fa trattare in questa maniera. Non sono il tipo che si tira indietro. Andrò fino in fondo alle primarie, concorrerò alle amministrative fino al 9 Giugno e ti garantisco che cancellerò dalla faccia della terra ogni traccia della tua semina politica, attraverso il voto popolare. Nel 2019 la città di Cassino aveva abbondantemente espresso il suo dissenso nei tuoi confronti, favorendo Enzo Salera con 3000 voti di scarto, un risultato olimpionico per l’attuale Sindaco, che non avrebbe mai ottenuto se al tuo posto, si fosse candidato anche solo “Sbirulino”. L’ attentato alle primarie, messo a segno, attraverso l’azione subdola e scorretta dell’accordo sotterraneo, svendendo la pelle di noi tutti candidati, segna di fatto la tua caduta. Non si gioca con le persone».