Il gigante di Verbania ha colpito ancora. Stavolta la fionda dì Evenepoel, il fuoriclasse belga che lo aveva battuto ai mondiali di specialità, non ha prodotto danni.
Il nostro Filippo Ganna, per evitare sorprese, ha pensato bene di divorare i 26 chilometri del percorso alla media di 56 km/h e così anche la Vuelta, nelle sembianze della decima tappa, corsa in circuito a Valladolid, si è concessa alle voglie del ragazzone piemontese.
Ora manca il Tour, per completare il trittico di successi ai grandi Giri nelle prove tic-tac.
“Top Ganna” ha compiuto il solito capolavoro di eleganza e potenza. La sua posizione in bici nelle gare a cronometro rasenta la perfezione: una Nadia Comaneci delle due ruote, un manuale in maglietta e pantaloncini, anzi in casco e body, perché i tempi esigono aggiornamenti tecnologici.
Però poi, come diceva Alfredo Binda, leggenda del ciclismo eroico, “Ghe voeren i garun”, che a beneficio dei diversamente parlanti significa ci vogliono le gambe.
E quelle di Filippo sono gambe potenti, così perfette e performanti che nemmeno Fidia saprebbe immortalarle senza recarle torto.
Dunque Ganna ha sconfitto Evenepoel, ma il belga può comunque sorridere, perché aver chiuso con soli 16 secondi di distacco dal campione tricolore gli ha consentito di recuperar terreno su tutti gli altri big della classifica generale.
KUSS RESTA IN MAGLIA ROSSA
Il terzo posto di tappa di Primos Roglic alimenta i dubbi sulla leadership in casa Jumbo Visma. In maglia rossa resta Sepp Kuss, e la forma non proprio smagliante di Vingegaard elimina almeno uno dei tre galli del pollaio.
La terza settimana però chiamerà il team a una scelta tra l’attuale leader della corsa e Roglic, che resta il più autorevole pretendente alla vittoria finale, per la quale concorrono anche il già citato Evenepoel, il regolarista Almeida, Juan Ayuso e Marc Soler, attuale secondo della classe.
Come sempre saranno le vette pirenaiche a disegnare la classifica finale, ma intanto la crono ha bocciato, o quantomeno ridimensionato le velleità di Mas, Landa e Martinez, bastonati al traguardo di giornata.
Intanto l’exploit di Pippo Ganna ha almeno disegnato uno squarcio di azzurro nel cielo della Vuelta de Espana. E in attesa di un nuovo Nibali non è soddisfazione da poco.