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Verso lo stop del Super Green pass a lavoro e all’aperto: ecco tutto quello che cambia

Martina Arduini
Il piano per l’estate senza restrizioni del governo Draghi prevede una progressiva eliminazione della certificazione verde a partire dai luoghi all’aperto
Marzo 16, 2022
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Dritto al punto. Il governo Draghi tra oggi e domani darà lo stop a molte restrizioni. Nonostante l’aumento dei contagi e le nuove varianti Omicron si prosegue sulla linea annunciata mesi fa. In attesa della cabina di regia, oggi la Conferenza delle Regioni presenterà proposte al Governo sui contenuti del provvedimento di uscita dall’emergenza da Covid-19.

“Una cabina di regia molto importante dove verranno decisi gli allentamenti delle misure anti-Covid. Sicuramente si toglierà il Green pass all’aperto anche per le attività sportive e ci sarà una trasformazione del Green pass rafforzato in Green pass base in alcune realtà”. L’ha anticipato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a margine dell’incontro: “Il ruolo sociale e strategico dell’industria farmaceutica italiana” organizzato dal Gruppo delle aziende farmaceutiche italiane Fab13. “Questo – ha aggiunto Costa – permette anche ai non vaccinati di poter riacquisire tutta una serie di libertà che sono compresse. Ci avviamo a un ritorno alla normalità e credo che sia ragionevole pensare che finalmente avremo un’estate senza restrizioni”.

Questo sarà uno degli ultimi incontri con il Comitato tecnico scientifico, che il 31 marzo verrà sciolto con la fine dello stato di emergenza.

Super Green pass a lavoro per gli over 50 

A chi ha superato questa soglia d’età, dal 1 aprile, potrebbe essere richiesto solo il certificato base, che si ottiene con un tampone negativo. E’ questo l’orientamento che sta maturando il governo, alle prese con la road map per uscire dall’emergenza Covid.

Il certificato verde base verrà richiesto a lavoro, per tutte le fasce d’età, almeno fino al 15 giugno.

Ristoranti e bar

Dal 1 aprile il pass “rafforzato” all’aperto non dovrebbe esser più necessario, per bar e ristoranti, come anche per i trasporti pubblici locali, strutture turistiche, musei, mostre e attività commerciali. Per i trasporti a lunga percorrenza (come aerei, treni e navi) servirà ancora un tampone negativo.

Gli stadi dovrebbero tornare al 100% (ma si preme per una deroga per la partita della Nazionale del 24 marzo) mentre per i palazzetti le capienze dovrebbero aumentare progressivamente.

L’idea è che la ripresa del turismo, con l’arrivo della bella stagione, non debba essere ostacolata in alcun modo. Il piano di spostare alberghi e trasporti nella lista delle attività a cui si può accedere anche con un tampone negativo va in questa direzione.

Scuola e mascherine

Sparirà l’obbligo della Ffp2 in favore della chirurgica a scuola. L’unica incognita resta proprio la mascherina al chiuso nei luoghi pubblici, su cui non si riesce ad avere una data – vera o presunta – di addio definitivo.

Circola persino l’ipotesi di una sorta di “liberi tutti” per i positivi asintomatici, che quindi non dovrebbero essere sottoposti a isolamento. Ma gli esperti e i tecnici invitano alla cautela e non escludono verifiche a metà mese per capire se e quanto alleggerire ulteriormente le restrizioni.

Obbligo vaccinale

Il 15 giugno è una data da segnare sul calendario in quanto scadrà l’obbligo vaccinale per tutti.

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