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Turismo Lazio: “Più notti, più sogni”. La Regione ancora non rimborsa le agenzie di viaggio

Cesidio Vano
Diverse agenzie turistiche ancora aspettano il rimborso da parte della Regione Lazio per l’iniziativa “Più notti, più sogni”, varata nel 2021 e nel 2022. Il consigliere della Lega Tripodi denuncia il fatto
Gennaio 4, 2023
Turisti a Roma

Sono numerosi gli operatori turistici e le agenzie di viaggio del Lazio che ancora aspettano il rimborso del 25 o 30% che la Regione Lazio si è impegnata a versare a fronte dell’adesione dell’iniziativa “Più notti, più sogni”, varata nel 2021 e nel 2022 (e prorogata fino al prossimo marzo 2023) dall’ente della Pisana per promuovere il turismo nel Lazio.

L’iniziativa prevede che la Regione Lazio ‘regali’ una notte di più ai turisti, italiani o stranieri, che ne prenotino due o tre presso una medesima struttura ricettiva. Se, invece, il turista prenota per 5 notti sempre nella stessa struttura, la Regione ne regala altre due.

Regione Lazio, l’iniziativa pensata per promuovere il turismo dopo il Covid

La misura, finanziata con uno stanziamento di 8,5 milioni di euro dalla Regione Lazio, era stata pensata dall’assessorato al Turismo negli anni scorsi per ridare impulso alla filiera turistica dopo la crisi del settore causata dalla pandemia. Il meccanismo studiato dalla Giunta regionale è quello dello “sconto in fattura”: poi la Regione Lazio avrebbe rimborsato gli operatori. Fino ad un costo di 3.000 euro per pacchetto vacanza, la Regione avrebbe rimborsato il 30%; mentre, per costi dai 5.000 euro in poi, il rimborso sarebbe stato del 25%.

Quest’anno, poi, l’iniziativa è diventata “Più notti, più sogni + Experience”, dove quell’inglesissimo “Experience” prevedeva anche l’offerta di ulteriori proposte legate ad attività o servizi da inserire nel pacchetto vacanze.

La Regione non rimborsa le agenzie di viaggio

Finora, però, sono pochissimi gli operatori e le agenzie di viaggio che hanno visto il becco di un quattrino. Anzi, a rendere più macchinoso l’iter di rimborso – la gestione dell’iniziativa è stata affidata alla società in house della Regione Lazio “LazioCrea Spa” – ci si sono messi anche alcuni problemi tecnici sulla piattaforma telematica tramite cui gli aventi diritto avrebbero dovuto caricare la documentazione necessaria ai rimborsi.

Interrogazione della Lega

A denunciare la situazione di stasi è stato il consigliere regionale della Lega, Angelo Tripodi, che ha presentato – poco prima dello scorso Natale – un’interrogazione all’assesora al Turismo Valentina Corrado e al presidente vicario Daniele Leonori. Nell’atto ispettivo Tripodi spiega: “Come emerge dai dati forniti da Fiavet e Assoviaggi, le agenzie di viaggio, sin da subito – dall’adesione a “più notti, più sogni + Experience” – si sono trovate in grandi difficoltà, in quanto la piattaforma di rendicontazione delle fatture emesse recanti lo sconto ha stentato ad essere messa a disposizione e che, solo dopo ripetuti solleciti, è stata predisposta nel mese di luglio 2022”. Tripodi aggiunge che, secondo le stesse fonti già citate “a tale ritardo si aggiunge quello dei pagamenti, in quando sono pochissimi gli operatori turistici che ad oggi hanno ricevuto la liquidazione dello sconto in fattura operato ai clienti finali”.

Da ‘aiuto’ annunciato a ‘danno’ economico

Il consigliere della Lega denuncia, poi, come tale stato di cose abbia “determinato una sovraesposizione economica delle agenzie di viaggio che, avendo anticipato il contributo regionale, anziché beneficiare della “boccata di ossigeno” annunciata agli esordi della misura sugli organi di stampa dall’Assessora al Turismo, ne hanno riportato un danno economico sostanziale”.

Tripodi: “L’Assessora chiarisca”

Per tutti i motivi detti, Tripodi interroga l’assessore al Ramo e il presidente vicario affinché spieghino i motivi che hanno determinato il ritardo nella predisposizione della piattaforma di rendicontazione della misura di incentivo al turismo e soprattutto illustrino i motivi dei mancati pagamenti degli sconti in fattura operati ed anticipati dalle agenzie di viaggio che hanno aderito all’iniziativa. 
Dopo quasi un mese, però, la richiesta è rimasta lettera morta. Non è detto, ad ogni modo, che l’imminenza della consultazione elettorale regionale non possa fare il miracolo e sbloccare i pagamenti.