Prime firme sui contratti di assunzione a tempo indeterminato in Provincia. Nell’ambito di un’azione di rafforzamento dell’organico previsto dal presidente Gerardo Stefanelli, l’ente ha assunto infatti due geometri e cinque operai, inseriti nei settori della Viabilità e dell’Edilizia scolastica, il cui contributo sarà importante per dare risposte più rapide alle esigenze del territorio. Si tratta del primo step per rafforzare la macchina amministrativa.
Il 14 settembre, è inoltre partito l’iter per bandire tre nuovi concorsi: il primo per sei posti di categoria D tecnica per ingegneri e architetti; il secondo, sempre di categoria D, per amministrativi. Anche queste figure professionali, che rafforzeranno il settore Ecologia, saranno necessarie per migliorare il funzionamento dell’ente. Contemporaneamente si sta ultimando la definizione degli organismi di controllo dell’attività della Provincia: è stato redatto l’avviso pubblico per individuare Il Presidente del Collegio dei revisori dei conti per il triennio 2022/2025.
“Passo dopo passo – sottolinea il presidente Stefanelli – stiamo dando attuazione alle indicazioni contenute nel documento di Bilancio approvato dal Consiglio provinciale rafforzando l’organico dell’ente e definendo la composizione degli organismi deputati al controllo delle attività economiche. Il potenziamento della macchina amministrativa, inserito tra i punti fondamentali delle linee del mandato, costituisce sicuramente la condizione necessaria per velocizzare le attività della Provincia e di conseguenza fornire risposte celeri e servizi efficienti ai cittadini”.
NECESSARIA RIFORMA RADICALE DELL’ENTE
Non bastano le assunzioni a dare maggiore forza a questo ente. La strategia di riforma portata avanti dal Governo e dal Parlamento nel 2014-2015 era quella di un progressivo superamento delle Province che sarebbe dovuto arrivare a compimento con la riforma costituzionale. Quest’ultima è stata bocciata dal referendum costituzionale del 2016; conseguentemente a livello nazionale sono state approvate diverse norme riguardo le possibilità di assunzione, gli equilibri dei bilanci, le possibilità di investimento degli enti locali e delle Province. Di fronte a questo quadro istituzionale appare sempre più forte l’esigenza del riordino del sistema delle autonomie locali nel Lazio nella direzione della chiarezza delle deleghe e delle funzioni e della semplificazione amministrativa. Un’amministrazione vicina ai territori e alle esigenze di cittadini e imprese. In sostanza la Provincia dovrebbe tornare ad ‘essere la ‘casa dei Comuni’. Come? sostenendo con forza la necessità di garantire un normale funzionamento degli organi, consolidandone le funzioni fondamentali, con l’obiettivo di giungere alla revisione del sistema elettorale, anche in ragione di un rinnovato ruolo strategico che le Province hanno nel rilancio del Paese. Non bisogna dimenticare che i fondi assegnati dal Pnrr agli enti locali, rendono evidente il ruolo di “cerniera istituzionale” delle Province nei confronti dei piccoli Comuni verso le Regioni e lo Stato, offrendo supporto e collaborazione attiva in quella logica di ‘casa dei Comuni’ più volte richiamata da Governo e Parlamento.