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Stadio della Roma, l’Assemblea Capitolina approva l’interesse pubblico

Marco Battistini
Arriva l’ok alla proposta di delibera della Giunta Gualtieri con 33 voti favorevoli e 3 astenuti
Maggio 10, 2023

Lo stadio della As Roma a Pietralata è un progetto di interesse pubblico per la Capitale. Lo ha stabilito l’Assemblea Capitolina che ha approvato la proposta di delibera della Giunta Gualtieri con 33 voti favorevoli e 3 astenuti. “Un grande lavoro per la nostra città, che si immaginava da troppi anni e che questa Aula sta contribuendo a affrontare in una chiave di trasparenza e di cura del bene comune”, ha detto il sindaco di Roma, che ha partecipato in Aula Giulio Cesare al voto finale. “Il voto molto largo, unanime su alcuni emendamenti e miglioramenti – ha sottolineato il sindaco Gualtieri – dimostra come si sia trattato di un lavoro corale di questa Aula che non si esaurisce col voto di oggi”. 

POTENZIATA LA MOBILITA’

Tra i miglioramenti apportati in Aula il sindaco ha citato “le prescrizioni non derogabili, le misure per il rafforzamento della mobilità, la qualificazione del verde, il migliore coinvolgimento dei Municipi II e IV, le clausole di garanzia nella concessione del diritto di superficie,che rinforzano l’impostazione che la Giunta ha seguito e che credo sia positiva per la città. 528 milioni di investimenti privati arriveranno in città per la costruzione di uno stadio, con i più alti standard qualitativi che, senza un solo euro di spesa pubblica o aumento di cubature, contribuirà alla ricucitura e rigenerazione di un’area importante. Le cose si possono fare, bene, in tempi certi, parlando poco e esprimendo una cultura dei fatti e dei risultati”.

Il M5S e la Lista Raggi non hanno partecipato al voto. Il consigliere di Fi-Udc Marco Di Stefano, annunciando il voto favorevole alla delibera ha spiegato che “le maggiori criticità che avevo espresso in commissione riguardavano la scarsità di parcheggi e l’assenza di una corsia preferenziale per l’ospedale Pertini. Prendendo atto che sono state recepite, insieme a altri suggerimenti, nel corso dell’esame dell’atto, ringrazio l’assessore Veloccia e gli uffici. Faccio un appello alla Giunta perché questo sforzo straordinario fatto per lo stadio venga messo in campo anche per gli altri provvedimenti importanti che la città aspetta, a partire da nuove regole per il Piano regolatore”. Fabrizio Santori della Lega, pur annunciando l’astensione, ha lodato “la trasparenza della gestione di questo progetto da parte dell’amministrazione, che non abbiamo visto nel caso del termovalorizzatore. Dubbi ce ne sono ma c’è una grande opera di cui siamo responsabili e rispetto ai quali l’amministrazione si è impegnata grazie all’approvazione dei nostri ordinià alla ricucitura e rigenerazione di un’area importante”. Il M5S e la Lista Raggi non hanno partecipato al voto.

Il consigliere di Fi-Udc Marco Di Stefano, annunciando il voto favorevole alla delibera ha spiegato che “le maggiori criticità che avevo espresso in commissione riguardavano la scarsità di parcheggi e l’assenza di una corsia preferenziale per l’ospedale Pertini. Prendendo atto che sono state recepite, insieme a altri suggerimenti, nel corso dell’esame dell’atto, ringrazio l’assessore Veloccia e gli uffici. Faccio un appello alla Giunta perché questo sforzo straordinario fatto per lo stadio venga messo in campo anche per gli altri provvedimenti importanti che la città aspetta, a partire da nuove regole per il Piano regolatore”. Fabrizio Santori della Lega, pur annunciando l’astensione, ha lodato “la trasparenza della gestione di questo progetto da parte dell’amministrazione, che non abbiamo visto nel caso del termovalorizzatore. Dubbi ce ne sono ma c’è una grande opera di cui siamo responsabili e rispetto ai quali l’amministrazione si è impegnata grazie all’approvazione dei nostri ordini del giorno”.

Il consigliere Francesco Carpano ha annunciato il voto “convinto” del gruppo di Azione “perché la zona scelta è quella migliore per tale opera, e un’occasione per ripensare la mobilità dell’area”. Giudizio sospeso, invece da parte di Fdi, che si è astenuta: “Molti nostri emendamenti, a protezione dell’interesse pubblico e delle problematiche del quadrante – ha detto il capogruppo Giovanni Quarzo – sono stati bocciati e quindi restiamo in attesa del progetto definitivo”. Valerio Casini, di Italia Viva, annunciando voto favorevole, ha spiegato che “il progetto presentato è un’occasione irrinunciabile di sviluppo del territorio, già collegato alla rete del trasporto pubblico. Vogliamo, però, che sia un polo pubblico, aperto 365 giorni l’anno, pienamente integrato con il contesto locale, come abbiamo raccomandato con in nostri ordini del giorno che sono stati approvati”. 

ASSENZE DENTRO ROMA FUTURA

Rispetto alla maggioranza, risultavano assenti i consiglieri di Roma Futura, tra i quali il capogruppo ed ex assessore della Giunta Marino Giovanni Caudo. Il consigliere Verde Sandro Bonessio ha annunciato voto favorevole ringraziando i rappresentanti dei comitati “che ci hanno accompagnato nei sopralluoghi, indicando le criticità da superare perché questa delibera fosse veramente nell’interesse pubblico della città”. Anche Alessandro Luparelli, di Sce, ha annunciato voto favorevole “perché è stato dimostrato che si può costruire una grande opera senza aumentare cubature, senza quel un milione e mezzo di metri cubi di cemento privato previsto dai progetti delle amministrazioni precedenti”. Ribadiamo il nostro impegno a far rispettare l’impegno a realizzare un bosco urbano a risarcimento”. “Grazie a tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione – ha detto la capogruppo del Pd Valeria Baglio – perché con il loro contributo costruttivo hanno sostenuto e migliorato un progetto comune per la città: non un’opera di bandiera ma che porterà cambiamenti positivi ai servizi di un intero quadrante della città”. “Grazie del lavoro immenso dell’assessore Veloccia, del sindaco – ha aggiunto la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli – ma anche di tutte le consigliere e i consiglieri che hanno dato l’esempio di un grande lavoro costruttivo per la città che potrà essere da esempio”. 

CORRETTIVI IN AULA

Il passaggio consiliare ha arricchito il testo proposto dalla Giunta di alcune prescrizioni inderogabili che dovranno essere rispecchiate nel progetto definitivo che la As Roma è chiamata, da domani, a definire. Si dovrà progettare una dotazione di parcheggi aggiuntiva rispetto a quella già prevista, una quota della quale potrà essere realizzata nelle aree adiacenti alle stazioni e alle fermate della Metro B nella tratta verso Rebibbia. Ci dovrà essere la garanzia di un accesso fluido al quadrante interessato, ma soprattutto all’ospedale Pertini anche in presenza di eventi sportivi. Il progetto dovrà garantire che almeno il 50% degli utenti dello stadio possa raggiungerlo stadio con trasporto pubblico, ciclabili o a piedi.

Si prevedono, infatti, tre collegamenti ciclo-pedonali: tra il quartiere Bologna/Nomentano lungo via Livorno, nell’area della stazione Tiburtina lungo il piazzale ovest e lungo l’asse via Seguenza, via Monti Tiburtini e Ospedale Pertini. La dotazione delle aree verdi dovrà essere adeguata e accessibile, con una particolare attenzione al rischio di impermeabilizzazione del suolo, e dovranno essere assicurate tutte le misure più moderne di riduzione degli impatti acustici sugli abitati circostanti e sull’ospedale. Gli eventuali espropri per a completa disponibilità dell’area saranno a carico della As Roma. La proposta dovrà essere elaborata come una vera e propria variante urbanistica, seguendo le indicazioni degli uffici capitolini. La concessione dell’area e dell’impianto all’As Roma sarà valida per 90 anni: si fa divieto di ogni cessione o cambio di destinazione d’uso dell’impianto rispetto a quella sportiva e si prevede una penale se dovesse venir meno la concessione per ragioni a carico del proponente, prima dei 90 anni previsti. 

LA VARIANTE URBANISTICA

Dopo il voto dell’Assemblea gli uffici capitolini saranno al lavoro in un tavolo tecnico per accompagnare la società proponente che, sulla base delle prescrizioni della delibera di Consiglio, dovrà elaborare il progetto finale come variante urbanistica. In parallelo si svolgerà il dibattito pubblico previsto dalla legge nazionale sugli stadi, le cui indicazioni dovranno essere tenute in contro dai proponenti nell’elaborazione finale. La Regione Lazio dovrà, dunque, predisporre la valutazione d’impatto ambientale agli esiti della quale l’Assemblea capitolina, secondo la nuova versione della delibera sul pubblico interesse capitolina, dovrà esprimersi sul rispetto delle prescrizioni indicate e conferire la delega al sindaco di Roma Roberto Gualtieri di rappresentare il Comune nella Conferenza dei servizi decisoria insediata presso la Regione Lazio. Sulla base del documento prodotto dalla Conferenza potrà partire la gara per la realizzazione dello Stadio, che si punta a chiudere entro il 2024 per arrivare alla posa della prima pietra entro il 2025. La corsa contro il tempo punta a celebrare almeno una partita del campionato del 2027 nella nuova infrastruttura per celebrare, così, il centenario della squadra della Capitale.

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