Da oltre venti giorni il sistema informatico di Roma Capitale è andato in tilt. Dipendenti e dei cittadini che da settimane sono alle prese con i disservizi degli uffici anagrafici.
Gli addetti ai lavori ancora non sono riusciti a risolvere quel bug nel software della banca dati di Roma Capitale, gestita da un colosso informatico americano, che non riesce a rispondere alle interrogazioni del Sipo, l’applicativo in uso all’anagrafe. La mole di dati del database comunale fortunatamente non è stata danneggiata ma gli uffici centrali e dei municipi sono andati completamente in tilt. La soluzione ponte adottata nei giorni scorsi, ossia spegnimento, inserimento e riaccensione del sistema, non ha sortito gli effetti desiderati. Permangono le problematiche sorte in seguito all’implementazione del sistema di protezione della rete informatica capitolina.
PRATICHE BLOCCATE
Migliaia le pratiche bloccate. Quasi 7mila gli atti in attesa di scannerizzazione da inserire nel sistema informativo. Impossibile effettuare i cambi di residenza online, rilasciare le tessere elettorali in vista delle prossime europee. In qualche caso blocco anche al rilascio delle carte di identità elettroniche. C’è quindi il caso del Municipio XII. A Monteverde ci sono in attesa 130 estratti, documenti che gli impiegati hanno a disposizione soltanto a video e così stanno procedendo con le trascrizioni come quelle di nascita, matrimonio e morte ma anche cambiamento o aggiunta di nome e cognome, comunicazioni sulla cittadinanza. Il blocco del sistema, unito alle festività di Pasqua, ha lasciato poi inevase quasi 500 richieste di cambi di residenza. “Probabilmente il bando a ribasso fatto all’epoca della Giunta Raggi per l’affidamento del software informatico del Comune non ha giovato” ha tuonato in commissione Giovanni Picone, consigliere municipale della Lega. “Venendo all’attualità spiace che dal Campidoglio non siano arrivate le scuse ai dipendenti che, invece di essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio, devono gestire criticità indipendenti dal loro operato. E questo vale per tutta Roma. Come il fatto che bisognerà spiegare ai cittadini e al personale come smaltiremo l’arretrato che si è accumulato”.