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Rifiuti, arriva la proroga per i conferimenti in Abruzzo

Marco Battistini
Diverse le zone della Capitale alle prese con un’emergenza che sembra un’agonia. Ostiense, Marconi, il litorale di Ostia, Primavalle, solo per citare alcuni dei quartieri in difficoltà.
Luglio 28, 2022
discarica a cielo aperto

Cresce l’attesa per il nuovo piano rifiuti di Roma. Servirà a realizzare il termovalorizzatore, a gestione pubblica, che tanto sta facendo discutere l’opinione pubblica, sul quale il primo cittadino non sembra però aver alcuna intenzione di indietreggiare. “Continuare a trasferire i rifiuti fuori Roma è un’operazione costosissima” ha ribadito più volte. Costi che invece verranno abbattuti quando gli impianti saranno sul territorio comunale e che consentiranno di ridurre anche la tari pagata dai cittadini. Secondo le promesse di Gualtieri, addirittura oltre il 20% in meno.
Intanto però la città continua ad avere bisogno dei territori vicini. Ragion per cui la giunta regionale ha approvato la proroga fino al 31 dicembre 2022 del conferimento dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti da Roma Capitale negli impianti abruzzesi di trattamento meccanico biologico. Il rinnovo rientra nell’Accordo di programma sottoscritto da Regione Lazio e Regione Abruzzo per contribuire al fabbisogno di trattamento dei rifiuti della Capitale e prevede nei prossimi mesi la gestione di circa 33.750 tonnellate di residui urbani raccolti da Ama. In particolare, 2.500 tonnellate potranno essere lavorate presso l’impianto Aciam nel comune di Aielli, in provincia de L’Aquila, e 31.250 tonnellate presso l’impianto Deco nel Comune di Chieti.

PROBLEMI IN CITTA’

Diverse le zone della Capitale alle prese con un’emergenza che sembra un’agonia. Ostiense, Marconi, il litorale di Ostia, Primavalle, solo per citare alcuni dei quartieri in difficoltà. Manca qualche giro di raccolta perché la città sia di nuovo pulita dopo settimane di caos. L’incendio al tmb di Malagrotta ha fatto scontare alla città un mese e mezzo di sporcizia, montagne di immondizia sui marciapiedi e odori nauseabondi. Ora, finalmente, complice la partenza per le ferie estive di molti romani, si intravede la fine. Nuovi sbocchi, nel Lazio e in Lombardia, per compensare le 900 tonnellate lavorate a Malagrotta, nuovi assunti in Ama messi a potenziamento della raccolta stradale, l’aumento di quantitativi di rifiuti nelle aree per la trasferenza, la riapertura della discarica di Albano (con annesse proteste dal territorio). Queste le principali misure messe in campo in questo mese che, seppur lentamente, hanno portato a recuperare, almeno in parte, una parvenza di normalità.

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