Aumenta la tariffa rifiuti della Capitale. Sale poco meno del 3 per cento (2,87%). L’incremento deliberato dalla Giunta Gualtieri è contenuto all’interno del più complessivo sistema di delibere relative al Piano economico e finanziario di Ama per il 2024 e il 2025. Il provvedimento ora è atteso all’iter di approvazione in Aula Giulio Cesare: lunedì è in calendario il primo esame nelle Commissioni congiunte Bilancio e Ambiente per l’espressione del parere di competenza sul complesso delle tre delibere Ama: quella che determina la Tari, quella sulla qualità del servizio e, infine, il Piano economico e finanziario Ama. Dopo di che, i testi approderanno in Assemblea capitolina per il voto finale. Che, una volta espresso, renderà il provvedimento immediatamente eseguibile e, quindi, i romani già nel prossimo bollettino di giugno si troveranno l’aumento.
LE CIFRE
L’aumento è determinato dalle richieste di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. L’ente di controllo aveva imposto al Comune di Roma un aumento della tariffa del 14% per adeguarsi all’inflazione. Una richiesta che avviene regolarmente su base biennale. “La maggior parte di questi aumenti, però, è stata neutralizzata- hanno spiegato fonti tecniche dell’assessorato capitolino al Bilancio- grazie all’efficientamento interno di Ama per 40 milioni circa e dal migliore contrasto all’evasione tariffaria”. Per l’annualità 2025-26 è invece prevista la neutralizzazione degli aumenti. L’assessora capitolina al Bilancio, Silvia Scozzese, aveva ricordato la scorsa seduta che sulla TaRi “si registra un miglioramento di incassi di competenza, che passa dal 17% del 2019 al 62% 2023″. Mettendo insieme la competenza ai residui vediamo che si passa dai 545 milioni del 2019 ai 724 del 2023. Abbiamo risorse per gestire il ciclo dei rifiuti e guardiamo quindi agli investimenti con positività”.
La promessa del Comune è quella di non avere ulteriori rincari per il prossimo anno sia intensificando la lotta all’evasione della Tari che ha dato ottimi risultati, sia, qualora fosse necessario, intervenendo con stanziamenti appositi.