Il primo sondaggio sulle elezioni Regionali Lazio incorona Francesco Rocca. Il candidato del centrodestra raccoglie il 42,6% delle preferenze nella rilevazione di Izi realizzata per Repubblica. Dietro c’è l’ex assessore Alessio D’Amato con il 34,8% mentre l’appena annunciata (da Conte e dal M5s) Donatella Bianchi raccoglie il 18,5%. Ma la coalizione di centrodestra perde punti rispetto alle elezioni politiche del 25 settembre. Il sondaggio sulle liste dice che Fratelli d’Italia si appresta a diventare il primo partito del Lazio raccogliendo il 32,4% delle preferenze. Segue il Partito Democratico con il 18,1% mentre il Movimento 5 Stelle è al 16,5%. Segue il Terzo Polo di Italia Viva e Azione con il 6,7%, poi c’è Forza Italia con il 5,7% e la Lega con il 4,1%. Per quanto riguarda le coalizioni i pentastellati potranno contare su una lista civica data al 2,8% raggiungendo così il 17,6. Il centrosinistra (Pd, Terzo Polo, Europa Verde, +Europa, Sinistra civica ecologista, Demos e le liste civiche) è a quota 33,9% mentre il centrodestra si attesta sul 42,7%. Il campione è di 1.012 persone intervistate tra il 27 e il 28 dicembre. L’astensione è data oltre il 30%.
REGIONALI LAZIO, IL MANAGER FRANCIA IN CAMPO
Alla presenza del Presidente Provinciale dell’Udc Latina, Maurizio Galardo, e del Commissario Provinciale, Mario Tortorelli, l’imprenditore Denis Francia ha posto la firma per la sua candidatura alle prossime Regionali, “certo di poter portare il proprio contributo professionale e manageriale alla politica”.
Laureato presso l’Università degli Studi di Roma 2 – Tor Vergata in Economia e Management e presso l’Università degli studi Internazionali di Roma in Economy of International Market, dopo aver studiato anche all’estero tra Polonia e Croazia e aver conseguito un Master in Business Administration alla LUISS Business School, Denis Francia ha svolto vari ruoli nella multinazionale Coca Cola HBC Italia come Market Developer, Business Analyst, I&G Sales Area Developer e Key Account Manager, arrivando ora a ricoprire il ruolo di Sales Manager FMCG & PL Italia presso la Francia Latticini Spa.
L’Udc “è certo che le sue capacità professionali e manageriali lo rendano un ottimo candidato nel concorrere a rilanciare la Regione, pronto a mettersi a disposizione dei cittadini per costruire una Regione Lazio giusta, solidale e finalmente vicina alle esigenze di tutti”. Si tratta sicuramente di una candidatura di prestigio con un forte peso economico.
TERRACINA FEUDO INCONTRASTATO
Il ritorno di Luca Caringi e l’ingresso di Alessandra Feudi non fanno che rafforzare la posizione di Fratelli d’Italia a Terracina per le Regionali Lazio. Ma soprattutto lanciano un messaggio chiaro agli alleati: non c’è trippa per gatti. In vista delle prossime comunali pontine, il quadro appare chiaro. FdI vuole riprendersi Terracina e conquistare Latina, Considerati gli attuali rapporti di forza è evidente che il partito di Giorgia Meloni non farà passi indietro. Nè tantomeno è pensabile allo stato attuale, che gli alleati minori abbiano grandi margini di manovra. Solo FI potrà rivendicare Aprilia attraverso Lanfranco Principi, candidato designato da tutta la coalizione. Il segnale è talmente forte che persino Paolo Trancassini si è ‘scomodato’ per commentare gli ingressi di due esponenti rilevanti a Terracina.
Il coordinatore regionale di FdI ha lanciato un monito ad avversari e alleati. “Si tratta di un passaggio politico che ha un importante valore al di là della città di Terracina -ha affermato Trancassini– Esso rappresenta, infatti, non soltanto un approdo importante nel percorso politico svolto da Luca e Alessandra in questi anni, confermando il loro radicamento all’interno della comunità politica e sociale della città. Si tratta, invece, di un passaggio di rilievo anche perché siamo in prossimità della grande sfida per il cambiamento della Regione e il loro contributo, come quello di tutti, sarà importante per sanare i disastri compiuti dalla sinistra in questi anni di governo regionale. Ecco perché le scelte di Luca e Alessandra ci danno ancora più forza ed entusiasmo”.
RIFIUTI IN ALTO MARE
Nel bilancio di fine 2022 il presidente Stefanelli ha voluto toccare un tema scottante, quello dei rifiuti. Il numero 1 di via Costa ha ricordato la nomina del commissario regionale e l’istituzione degli enti di governo del ciclo dei rifiuti. Passando poi ad analizzare la situazione politica, partendo dalle fratture emerse all’interno dell’Ato 4, considerate “la spia dell’atteggiamento degli amministratori locali”: “Sfruttando il clima di maggiore dialogo e collaborazione che c’è in Provincia – ha detto Stefanelli – mi piacerebbe nel 2023 poter avviare un’attività di diffusione di una maggiore cultura amministrativa rivolta a tutti i Comuni e ai consiglieri comunale. Questo territorio deve investire sulla costruzione di una classe dirigente competente a prescindere dai partiti politici di appartenenza. I governi locali cambiano, ma se c’è una cultura amministrativa condivisa, il benessere delle comunità è un patrimonio di tutti. Per costruire un ente che funziona ci vogliono almeno due mandati, per distruggerla basta molto meno”.
Insomma Stefanelli sembra avere fretta. Non solo per l’emergenza rifiuti che incombe, ma anche per la definizione delle nomine del nuovo ente. Per il blitz finale bisognerà attendere fine febbraio, dopo le Regionali Lazio.
